'Dis-seminare foglie seguendo un progetto coerente e' l'ultima ossessione artistica di Rosetta Berardi(...)'
Leggermente...cadere
Installazione
a cura di Loretta Zaganelli
Inaugurazione lunedì 26 maggio dalle 18.00 alle 20.00
Altre visite per appuntamento telefonico tel. 0544 402877
cell. 338 9602512
Dis-seminare foglie seguendo un progetto coerente è l'ultima ossessione
artistica di Rosetta Berardi, artista nata a San Michele di Ganzania nel 1944,
che vive e lavora a Ravenna dagli anni settanta.
L'artista, da diverso tempo, ha iniziato una ricerca volta all'Oriente, dal
titolo "Omaggio all'India". In questo iter progettuale, le foglie diventano i
soggetti delle sue opere astratte. La foglia, simbolo di vita ma anche di morte,
proprio per la sua natura caduca, viene sondata da Rosetta in infiniti modi. Se
all'inizio degli anni novanta, figura prediletta dall'artista era l'uovo, come
simbolo di nascita e perfezione, (apparente), ora la foglia ne ha preso il posto
con la sua fragilità , scomposta in ombre che si reiterano seguendo i soggetti ed
i loro andamenti.
Il tema della ripetizione del soggetto è intrinseco al cammino di Rosetta
Berardi. Nell'installazione Rettilineo a circolare, opera permanente a Lido
Adriano (RA) 2002, le ruote colorate, dialogano con lo spazio aperto, giocando
con gli elementi naturali e artificiali del paesaggio periferico, creando una
sorta di circolo reiterato, obbiettivo multiple da cui osservare il non-luogo
del centro commerciale con occhi divertiti, oasi giocosa nel tessuto urbano che
lo ri-connota come luogo.
In tutti i suoi lavori, ricorre un elemento che si specchia nella sua ombra,
colorata o non, così nell'installazione per Maglione, cittadina famosa per aver
accolto, per volontà di Maurizio Corgnati, opere d'arte contemporanee nel
tessuto urbano, come installazioni all'aperto; Rosetta Berardi ha installato una
variante delle foglie, dal titolo "Leggermente cadere" dove il tema della
foglie, si configura come metafora dell'esistenza.
In quest' opera, la sintesi di Berardi, espressa nelle grandi campiture di rossi
primari, e carminii, si staglia sull'edificio grigio in cui il lavoro è posto,
come una finestra vitale, una sorta di nicchia spirituale della passione, per
gli abitanti di Maglione. Le foglie nere e opache, dalla forma pendula, cadono
sia dentro che fuor di finestra, spandendosi nella parete grigia, creando un
percorso immaginario verso il basso della terra e il suo centro. L'ombrello è il
simbolo che ci ripara dalle intemperie, posto a lato dell'opera, argento, ma
sempre verso il basso. Questo tendere in giù, verso i valori fondamentalmente
primari, legati alla terra come luogo in cui le foglie cadono e la vita si
rigenera, è il dato fondamentale della ricerca "orientale" di Rosetta Berardi.
Nell'istallazione esposta a Madonna dell'Albero, "Leggermente cadere", del 2002,
le foglie, poste su un tappeto rosso, che parte dall'alto della parete, per
stendersi verso il basso, sono ancora elementi che segnano e scandiscono il
passare del tempo, lentamente..., lasciando così delle tracce sulle nostre
suppellettili. Non è un caso che l'artista abbia fotografato sé stessa in questo
lavoro stendendosi sul tappeto, amalgamandosi alle foglie come foglia ella
stessa, essere umano caduco e fragile. Sempre con il tema delle foglie,
l'artista ha dipinto, nel 2003, la stanza da letto di un lussuoso albergo di
Spoleto, alcova rossa, luogo dell'amore/morte per eccellenza, come ben sapeva lo
scrittore Georges Bataille.
"Omaggio all'India", si configura come una riflessione sul mondo orientale come
luogo in cui l'esistenza è considerata per i suoi valori essenziali, nascere,
vivere, morire. L'ultimo lavoro dell'artista, sul tema, è un'installazione
all'esterno, posta sul prato umido dalle mille foglie verdi. Piccoli quadri
campiti in rosso su plexiglas, in cui la forma della foglia è disegnata in meno,
trasparente, ritagliata, resa visibile con l'aiuto delle dell'erba del prato.
L'opera si compone di 4 quadri, posti sul prato, lasciando vuoti gli spazi di
incontro, a formare una croce d'erba. Ancora a terra, quasi a ricomporre una
piccola opera di land art, citando le croci di Walter De Maria e
contemporaneamente l'astrazione serigrafica di Warhol, ma i quadri di Rosetta
Berardi sono dipinti a mano, sempre. Il circolo termina al suolo, le foglie, una
volta per tutte, possono riposare in un letto verde di vita.
Di Loretta Zaganelli
Inaugurazione lunedì 26 maggio ore 18.00 - 20.00
Visite per appuntamento telefonico tel. 0544 402877
Con quest'evento, il quarto curato in questo spazio, (ricordiamo il primo, Tuol
Sleng, in cui esponeva Agostino Cordelli, il secondo, Slowly, fotografie di
Caterina Biancolella, da "Il deserto rosso", il terzo, Mia Nonna, fotografie di
Elena Maria Gramolelli), si continua una serie di eventi espositivi allo spazio
fotografico Gianluca Liverani, che avrà cadenza quindicinale/mensile. Lo
spazio non è rivolto unicamente alla fotografia. In calendario verranno
inserite anche mostre di pittura, installazioni, etc.
Spazio Fotografico di Gianluca Liverani
Via Cella 94 Madonna dell'Albero (RA)