Mediamuseum
Pescara
piazza Alessandrini, 34
085 4517898 FAX 085 4517909
WEB
Marcello Specchio e Violetta Mastrodonato
dal 28/9/2012 al 12/10/2012
feriali 10,30-12,30 e 17-19

Segnalato da

Mediamuseum




 
calendario eventi  :: 




28/9/2012

Marcello Specchio e Violetta Mastrodonato

Mediamuseum, Pescara

Gocce...come scorre l'acqua gocce. Un percorso in cui l'acqua e' l'elemento portante e il filo conduttore delle tele.


comunicato stampa

a cura di Gabriella Ciaffarini

Violetta Mastrodonato e Marcello Specchio ci invitano a seguirli in un percorso suggestivo in cui l’acqua è l’elemento portante ed il filo conduttore delle opere.

Violetta Mastrodonato propone quadri a tecnica mista, patchworks, installazioni, preziose foglie d’ oro accanto alla povertà espressiva di autentiche foglie secche, e ancora parole intersecate ad alberi a formare labirinti simbolici in cui ritrovare il proprio sé profondo: molteplici mezzi che svolgono il tema della Vita che ha nell’acqua e nel mito la sua origine.

Il dialogo con l’osservatore si apre con l’opera “Il deserto che vive”, dove il vivente emerge con i colori della terra, a testimoniare la potenza irresistibile e al tempo stesso l’umiltà della vita che lega la sua esistenza anche alla consapevolezza degli esseri umani ed alla loro capacità di narrare.
Le fiabe sovrappongono ben presto i loro racconti dorati e i loro boschi ieratici all’essenziale realtà della Natura: interessante in queste opere la contrapposizione artificiale-naturale , ottenuta per mezzo della compresenza di mattonelle a spigolo vivo e di elementi naturali.
L’installazione rappresenta la sintesi concettuale di queste opere: il microcosmo di una goccia d’acqua colta nell’istante dell’impatto col terreno, si dilata fino a contenere, con effetto prospettico, il macrocosmo o, che è lo stesso, la profondità dell’anima umana.

Diversa e complementare la proposta di Marcello Specchio, dove il mondo della memoria si esplicita in straordinari fermo-immagine, dove signoreggiano toni di blu e ocra, interrotti drammaticamente da improvvisi interventi in blu scurissimo, quasi a significare lacune incolmabili o interferenze del presente nella magia del ricordo o ancora un livello emozionale che lacera con grumi di dolore le immagini di Eden perduti.

Troviamo conferma di questo nell’opera “L’Età dell’oro”. Qui la giovinezza, la bellezza, la femminilità delicata eppure prorompente, si affermano luminosi, emergendo dai graffi affondati nel blu.
La coerenza della narrazione concettualizzata dell’artista si invera anche attraverso l’uso reiterato del graffio come strumento espressivo: il graffio che ferisce il blu, simbolo della riflessione e della presenza a se stessi, è però l’unico modo che ci consente di far emergere immagini commosse o giocose o eroiche che nella memoria sedimentano per alimentare la vita.
Come l’acqua, tutto scorre e sgocciola in un misterioso ed eterno movimento in cui fiabe ed Eden, infanzia e sogno dialogano e nutrono realismo e sofferenza, adultità e realismo.
Queste opere aprono un dialogo aperto e schietto, ma soprattutto attivo con i fruitori, ed è impossibile osservare queste opere senza sentirsene profondamente interpellati.

Inaugurazione 29 settembre ore 17,30

Mediamuseum
piazza Alessandrini, 34 - Pescara
Orari: mattino 10,30-12,30, pomeriggio 17,00-19,00 aperto tutti i giorni feriali
Ingresso libero

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