Galleria One Off
Torino
via bonelli 3

Food Design 2
dal 28/5/2003 al 29/6/2003
011 4360383

Segnalato da

Galleria One Off




 
calendario eventi  :: 




28/5/2003

Food Design 2

Galleria One Off, Torino

La rassegna degli organismi concettualmente modificati, dove artisti e designer propongono commistioni commestibili. Opere per i 5 sensi in cui la materia e' cibo. In food design, oggetti di vita quotidiana vengono progettati e realizzati utilizzando come materiale costruttivo il cibo, cosi' il ghiaccio gioca a fare il vetro, lo zucchero filato si finge cotone e la muffa imita il velluto.


comunicato stampa

Opere per i 5 sensi in cui la materia è cibo

LA RASSEGNA DEGLI ORGANISMI CONCETTUALMENTE MODIFICATI, DOVE ARTISTI E DESIGNER PROPONGONO COMMISTIONI COMMESTIBILI.
LA METAFORA ALIMENTARE ALLA RICERCA DELLA NOSTRA IDENTITÀ

perché Food Design
La rivoluzione artistica del ventesimo secolo è stata quella di considerare l'arte pop, cioè popular, non più oggetto di culto da museo ma prodotto artistico alla portata di un pubblico più ampio, i cui contenuti prendono forma dal panorama quotidiano che ci circonda.
L'arte si avvicina così alla gente, ne stimola l'interesse e ne permette il contatto diretto: l'arte si tocca, non sta più chiusa nei musei, e si riproduce serialmente.
Nel ventunesimo secolo, è invece sempre più il design ad acquistare importanza artistica: l'oggetto disegnato secondo criteri di stile, utilità ed economia di riproduzione diventa il protagonista dell'immaginario popolare.
Il senso di Food Design è quello di riunire insieme queste due pratiche artistiche arte/design esaltandone il carattere pop e ludico: il cibo (artisticamente cucinato, cioè manipolato dall'uomo) e il design (operazione di disegno ergonomico) si uniscono facendo diventare il materiale alimentare oggetto d'uso, funzionale e utilizzabile. Non il classico concetto di progettazione come supporto alle funzioni legate al cibo, ma un concetto più innovativo e provocatorio, attraverso il quale siano gli oggetti stessi ad essere costruiti con il cibo.

caratteristiche delle opere
In food design, oggetti di vita quotidiana vengono progettati e realizzati utilizzando come materiale costruttivo il cibo, così il ghiaccio gioca a fare il vetro, lo zucchero filato si finge cotone e la muffa imita il velluto.
Le opere sono impermanenti, hanno una scadenza, diventano vittime di quella superficialità consumistica di cui soffre la nostra società. Gli oggetti e le opere sono esposte ad processo di naturale deterioramento, vengono letteralmente fagocitate, diventano cibo da consumare. L'identità tra forma e contenuto tipica del design è qui sottoposta ad un processo di capovolgimento: le qualità specifiche del prodotto alimentare vengono esaltate e reinventate cercando cibi adatti a diventare oggetti funzionali invendibili, divorabili con quell'ansia di consumo che dona ad ogni cosa una vita sempre più breve ed effimera.

la manifestazione 2003
Dopo il grande successo (circa 5000 presenze per un evento one-day) della scorsa edizione e visto l'interesse che ha suscitato nel pubblico e tra i media, Food Design si ripresenta quest'anno con l'intento di diventare una manifestazione ancora più ampia ed articolata.
Saranno circa cinquanta gli artisti e i designer che giovedì 29 maggio a partite dalle ore 18,00 esporranno i lavori realizzati con i materiali alimentari tra i più diversi: carne, limoni, banane, uova, formaggio, zucchero, pasta. Le opere verranno distribuite fra i vari locali della zona, creando un flusso di pubblico che si muoverà fra una vineria ed una galleria d'arte, fra un atelier ed uno studio di architettura.
La particolare caratteristica espositiva di Food Design permette così di coinvolgere un'intera area cittadina facendo diventare tutto il quartiere del Quadrilatero un 'museo'.

La grande vetrina del Quadrilatero Romano ospiterà sia le opere di artisti invitati a produrre e cucinare x{2018}opere food' sia i progetti di design confluiti a seguito del bando indetto da ONE Off e realizzati con il contributo dell'EPAT che ha coinvolto cuochi e pasticceri a lavorare fianco a fianco con i designer.
Gli stessi concorreranno ai due premi speciali che sono stati istituiti dall'Associazione EPAT e da Lavazza.
L'Associazione EPAT premierà il candidato scelto mettendo in produzione l'oggetto di design giudicato più funzionale all'utilizzo nei pubblici esercizi, con relativa distribuzione nei caffè bar di Torino .
LAVAZZA, per confermare il suo impegno con il mondo della creatività in ambito gastronomico e del design, premierà il designer che con la sua creatività, ha dimostrato la maggiore sensibilità nell'ambito del connubio tra cibo e arte, legate al mondo del caffè.
Al vincitore del 'premio Lavazza', sarà data la possibilità di produrre la sua opera in migliaia di pezzi, che saranno offerti al pubblico nel corso della serata di Food Design.

Nei mesi seguenti verrà organizzata la presentazione del video in un luogo istituzionale, con una festa in cui verranno proiettate le immagini del making off riprese durante la realizzazione delle opere esposte.

ARTISTI
Hiroaki ASAHARA, Sergio BARBONI, Ennio BERTRAND, Nicola BOLLA con Claudio e Stefano VICINA MAZZARETTO, Daniela CAVALCABO', Santo CINALLI, Fulvio COLANGELO, Ottavio DI CHIO, Mario FALLINI, Duilio GAMBINO, Piero GILARDI, Alberto GROZIO, Monica MAZZOLENI, Antonella PIRO, Marco PORTA, Marisa SARTIRANA, Marco SILOMBRIA, Massimo SPINELLI, Andy TURNER, Vittorio VALENTE, Luisa VALENTINI

DESIGNER
Studio ADRIANO, Andrea ALLOESIO, AUTOPSIE VESTIMENTAIRE, CIVICO 13, COEX, C-WORK-S con PANPERDU, Walter DANG, Riccardo DE GIULI, IACCHETTI+RAGNI Aroundesign, Maurizio MONTESION, Richard MORETA, NUCLEO, Massimo RASERO, SERIE NUMERICA, SUPRADESIGN, UNIKO DESIGN, Walter VALLINI, WOP Italia, ZEROTRE

concorrono al premio speciale EPAT e al premio speciale LAVAZZA
Enrica Cipelletti, Nicoletta De Biasi, Tobias Finauer, Daniel Fintzi, Gruppo Ghigos, Sebastian Hundertmark, Stephan Jacobs, Raphael Meyer, Massimiliano Miglierina, Paolo Francesco Piva, Aparna Rao, Milena Dani Sansugaro, Enrique Luis Sardi, Barbara Uderzo, Agnese Z'Graggen, Matteo Zini

l'organizzazione
L'evento è organizzato dal gruppo ONE Off, un nucleo creativo costituitosi nel gennaio 2002, che riunisce designer ed event designer con l'obiettivo di progettare operazioni di comunicazione legate al design e alle sue contaminazioni; un mètissage fra varie forme di espressione quali arte, video, musica, cibo, biotecnologia. La Galleria One Off dunque vuole sostenere concretamente, con la sua presenza a Torino, i progetti, le idee, le suggestioni che possano avere rilevanza e capacità di coinvolgimento sul piano culturale e sociale.

con il patrocinio della Città di Torino

Spazio multiartistico ONE Off via bonelli 3 - 10122 torino italy - tel/fax +39 0114360383

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