Paolo Tonin arte contemporanea
Torino
via San Tommaso, 6 (interno cortile dx)
011 19710514 FAX 011 19791494
WEB
Roberto Gandus
dal 10/10/2012 al 8/11/2012
lun - ven 10,30-13 e 14,30-19, sab su appuntamento

Segnalato da

Paolo Tonin



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Roberto Gandus



 
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10/10/2012

Roberto Gandus

Paolo Tonin arte contemporanea, Torino

Fili. Il lavoro sviluppato negli ultimi due anni. Dove l'occhio e' "una sorta di forbice che taglia immagini per poi rimontarle come si fa nel cinema". (R. Gandus)


comunicato stampa

Il lavoro sviluppato in questi ultimi due anni è la prosecuzione di un mio assillo: l’ambiente, i percorsi degli interni dove viviamo, con particolare attenzione al e ai perimetri, agli oggetti. In sostanza tutto quanto sottolinea il vuoto. Più che guardare inconsciamente seziono, taglio, estrapolo. L’occhio è dunque una sorta di forbice che taglia immagini per poi rimontarle come si fa nel cinema. Il racconto che ne esce è ancora l’ambiente. Catturo o vengo catturato da una sedia, nel passarle accanto sfuma, diventa ombra, non rimane che rappresentarla, disegnare su stucco la sua traccia, fotografarla, imprimerla sulla tela, tornare ad accennarne con la grafite i contorni e con la tempera proporre il ricordo del colore. Così per un vecchio sgabello da pianoforte, carico di ricordi, anche lui traccia di un passato che va svanendo. O per l’ombra di una foglia sul muro o il brandello di un filo scoperto, il groviglio di fili elettrici o il filo che scompare o appare dal muro. Tutti elementi che disegnano lo spazio, lo contornano anzi lo scontornano, ne segnalano il vuoto.

Le immagini sono a volte singoli frammenti, a volte brevi sequenze a raccontare istante per istante il vissuto.
“La galleria è luogo d’elezione in quanto luogo in cui si acuisce la percezione, in cui si vede con più acutezza. Un processo di adattamento del guardare, cioè del configurare il realizzabile come si viene realizzando, alla condizione nostra, già realizzata, di riguardanti, di passeggiatori che osservano”. Parole di Paolo Fossati per la presentazione di una mia mostra di tanti anni or sono. Là si trattava di una passeggiata (in galleria), tesa a sezionare il luogo tramite la fotografia, qui, forse, il discorso è per certi versi analogo: “i quadri” riportano tracce, brandelli, rimasugli di oggetti, luoghi e ambienti dove si è vissuti, segni pronti anche loro a cancellarsi, ad annullarsi. Per lasciare cosa? Memoria? Vuoto? Fili, fili scoperti, groviglio, sgabello, sedia, ombre. Passeggiata o Traccia che sia, è l’espressione dell’esasperazione di una paura: “quella di non riuscire a vedersi vedente, non sentirsi in sintonia e restare disaggregato, allo stadio di catalogo... Catalogo in cui la somma non da né lo zero né l’io.” RG

Inaugurazione 11 ottobre alle ore 19-22

Paolo Tonin arte contemporanea
via San Tommaso 6, Torino
Orario: dalle 10,30 alle 13 e dalle 14,30 alle 19 dal lunedì al venerdì, sabato su appuntamento
Ingresso libero

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