Dagli appuntiti cipressi alle rotondita' delle colline, i paesaggi toscani sono reinventati in ideali geometrie per dare la possibilita' alle emozioni di esprimersi attraverso una suggestione naturalistica.
La rassegna presenta una serie di straordinari acquerelli che ci portano a scoprire la piacevole Toscana. La calma e la serenità della campagna senese, è qui rappresentata attraverso l'emozione di momenti e luoghi che l'artista ha vissuto e vive ancora oggi. Immagini fissate dapprima nella memoria e velocemente trascritte nei taccuini di viaggio per divenire successivamente delle opere d'arte dove l'intimismo delle emozioni vissute fa rivivere la magia di un momento, di una luce, del tempo che passa al ritmo delle stagioni.
I paesaggi toscani attraggono l'occhio dell'artista che li reinventa trasformandoli in ideali geometrie che partono dagli appuntiti cipressi per perdersi nelle rotondità delle colline, per dare ad un insieme di sentimenti ed emozioni la possibilità di esprimersi attraverso la suggestione naturalistica.
La dolce malinconia, che avvolge le opere di Giovanni Crescimani, si svela attraverso le sfumature dei colori utilizzati, dal tenue ocra all'intenso marrone. Questa armoniosa colorazione crea il fascino delle opere consentendo alla tradizione della pittura in plein air di integrarsi alla moderna sperimentazione.
Nelle opere di Crescimani si ritrova una costante ricerca, ma anche l'utilizzo di antiche culture, come quella cinese che l'artista ha lungamente studiato, come dimostra il suo anomalo e interessante cammino..
L'articolato percorso della mostra si completa con una serie di lavori in ceramica smaltata che testimoniano della creatività manuale e plastica dell'artista
Giovanni Crescimani, nato a Tirana da padre siciliano e madre veneziana, vive e lavora tra Roma e la Val d'Orcia (Siena), dove trascorre gran parte del suo tempo. Laureatosi in ingegneria elettronica, ha sempre, parallelamente, coltivato la sua grande passione per la pittura. Ha approfondito lo studio della tecnica del disegno dal vero presso l'Accademia di Brera. Nel contempo ha mantenuto un costante interesse per i classici, come i vedutisti veneziani ed in particolare per il virtuosismo pittorico di Francesco Guardi.
Dopo aver lavoratato nelle principali aziende del settore informatico, nel 1995 ha deciso, anche per la notorietà acquisita e per i ripetuti apprezzamenti critici, di dedicarsi esclusivamente alla pittura.
Risale proprio al 1995 la sua prima mostra personale Le Mutazioni presso la galleria L'ECLISSE di Roma.
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Immagine: Montalcino,2009 acquarello su carta cm30x42
Inaugurazione: Giovedì 8 novembre, ore 18.30
Istituto Italiano di Cultura
Rue Fernand Pauriol, 6, Marseille, Francia
Ingresso libero