Le opere dell'artista costruiscono, attraverso un sottile gioco di forme, una metaforica trasformazione della dimensione del sempre presente, propria dell'era della globalizzazione, fino a farla divenire una mitica compresenza di elementi spazio temporali. (Maria Luisa Califano)
Reticolati di senso
Maria Luisa Califano:
La creatività nell'era della globalizzazione, trascinata dal flusso costante
delle informazioni, si appropria di nuovi strumenti e percorre inesplorati
itinerari, inaugurando nuovi e fluidi spazi rappresentativi; essa raccoglie,
così, la difficile sfida di creare nuovi linguaggi artistici in grado di "far
vedere una realtà " che oggi sembra voler proporre una diversa percezione dei
rapporti spazio temporali.
Le interessanti creazioni di Vincenzo Montella si muovono in questo contesto
sperimentale e costruiscono, attraverso un sottile gioco di forme, una
metaforica trasformazione della dimensione del sempre presente, propria dell'era
della globalizzazione, fino a farla divenire una mitica compresenza di elementi
spazio temporali.
Nasce così uno scenario, che persa ogni staticità , consente agli elementi
costituenti di fluttuare in una dimensione del qui ed ora che non è mai qui e
non è mai ora, gioco creativo che ben rappresenta e rielabora, in una visione
del tutto personale, la grande illusione dell'era contemporanea.. Su di una
superficie, solo apparentemente bidimensionale, danzano, in un'atmosfera
magicamente tridimensionale realtà e fantasia, accostando su scenari di mondi
lontani frammenti della memoria e produzioni fantasistiche. In uno strano gioco
di luci, elementi di una memoria arcaica, quasi corporea, coesistono con una
lucida realtà del presente, in una coesistenza che riesce ad annullare ogni
possibile rimando ad un rapporto di successione temporale. Le immagini del
passato escono da traslucidi scrigni, preziosi contenitori di ricordi, a mala a
pena nascosti nella vivida luce del presente, che persa ogni possibilità di
celarli li irradia ovunque. Se mai essi furono legati a dolorose fratture, non
ha più importanza ormai, poiché nuovo e vivo è il rapporto contestuale, nuovo e
vivo è il gioco fantasmatico che creano intorno a loro in quel particolare modo
di essere lì sugli scorci percettivi di una città , nell'essere lì sovrapposti e
frammisti alle sensazioni del presente, accolti e trainati da una vivida
capacità creativa.
In questa atmosfera si dispiegano, in un incontro creativo i codici espressivi
dell'autore e dello spettatore, tessendo reticolati di senso attraverso una
miriade di accostamenti metaforici e metonimici che continuamente si susseguono,
bilanciandosi e potenziandosi.
Fruire della visione delle opere di Vincenzo Montella significa proprio
lasciarsi trasportare attraverso questa miriade di significati rinunciando, come
è giusto che sia di fronte ad un lavoro artistico, all'illusione di condividere
con l'autore, una volta e per sempre, un senso compiuto.
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