Geografie della mente. Una serie di installazioni realizzate per l'occasione ispirate ad una riflessione sulla geografia come territorio di esperienza, un percorso simbolico e concettuale legato ad un'idea di esplorazione della propria coscienza piu' intima.
a cura di Ludovico Pratesi
Nella rappresentazione di un luogo la geografia è sempre riprogettata, viziata da sentimenti, impressioni e preconcetti. Si tratta di una geografia mentale, dove il soggetto è la sensazione. La scoperta, la meraviglia, il sogno sono componenti che si trovano ovunque, basta avere gli occhi e il cuore aperti per poterli cogliere (G.Ozzola)
Nella splendida e storica cornice del parco di Villa Celimontana, la Società Geografica Italiana ospita la mostra personale di Giovanni Ozzola "Geografie della mente", curata da Ludovico Pratesi, che si inaugura il 16 ottobre alle ore 18.
Ispirata ad una riflessione sulla geografia come territorio di esperienza per un percorso simbolico e concettuale legato ad un’idea di esplorazione della propria coscienza più intima, Ozzola presenta in tre sale del cinquecentesco Palazzetto Mattei, sede dell’antica e prestigiosa istituzione, una serie di opere realizzate per l’occasione con linguaggi espressivi diversi.
Nella prima sala l’artista presenta l’opera Senza titolo Senza Nord (2012), ispirata da una riflessione sul senso di smarrimento che caratterizza il nostro tempo:una bussola circondata da frammenti di magnetite cerca il nord senza mai trovarlo.
Nella seconda sala due antiche bacheche in legno ospitano World exploration (2012) e South Pole (2012) due lastre di ardesia dove Ozzola ha inciso una serie di segni che corrispondono alle rotte degli antichi esploratori, mentre l’ultima sala ospita Magellano Cloud (2012) una grande immagine fotografica ispirata al concetto di cosmografia intesa come visione.
L’arredo delle sale della villa, che custodiscono l’importante biblioteca della Società Geografica Italiana, permettono al pubblico di interagire con la cultura della geografia, rappresentata da testi originali, consultabili nel corso della visita su richesta.
Si ringrazia la galleria Continua.
Palazzetto Mattei, sede della Società Geografica Italiana, nel cuore della villa
Nel 1553, condotta come vigna dalla famiglia Paluzzelli,la villa fu acquistata per 1000 scudi d’oro dalla famiglia Mattei, che la sottopose ad interventi di sistemazione ad opera dell’architetto Jacopo del Duca, conclusi nel 1581.La famiglia Mattei perse la proprietà della villa nel 1802, che ebbe diversi proprietari sino al 1869 quando la acquistò Riccardo Hoffmann, barone di Baviera. A questi fu espropriata al termine della prima guerra mondiale come proprietà del nemico su suolo patrio.Dal 1926 è una proprietà del comune di Roma, che assegnò il Palazzetto Mattei alla SocietàGeografica Italiana, ed è parco pubblico dal 1928 La Società Geografica Italiana viene fondata a Firenze nel 1867 con l’obiettivo di promuovere la cultura e le conoscenze geografiche e fin dalla sua nascita si impegna nell’attività di esplorazione delle terre di recente scoperta.
Ente morale dal 1869, si trasferisce a Roma nel 1872, dove ha tuttora sede in un edificio cinquecentesco, recentemente restaurato, il Palazzetto Mattei.
Ufficio Stampa Società Geografica Italiana
Carlotta Spera 331.6429957 ufficiostampa@societageografica.it
Inaugurazione 16 ottobre ore 18-21
Conversazione tra Giovanni Ozzola Ludovico Pratesi e Simone Bozzato Segretario della Società Geografica Italiana
Ore 19,30
Roma, Società Geografica Italiana
Villa Celimontana
via della Navicella, 12 Roma
dal lunedì al venerdì 9 -13 .Martedì e giovedì 14 -17.