Luce, forma, colore, emozione. La fastosa dimora dell'ultimo Doge di Venezia si fa scrigno di dipinti sacri e profani - tele affiancate dai bozzetti preparatori, dipinti restaurati per l'occasione e disegni - di Giovanni Battista Tiepolo (1696-1770), per illustrarne il percorso dalle prime esperienze fino alle imprese della tarda maturita'.
Dal 15 dicembre al 7 aprile, la fastosa dimora dell’ultimo Doge di Venezia, la scenografica Villa Manin di Passariano, si fa scrigno di dipinti sacri e profani di Giovanni Battista Tiepolo (1696-1770), provenienti da prestigiosi musei europei e americani e da luoghi di culto, atti ad illustrarne il percorso artistico dalle prime esperienze fino alle imprese della tarda maturità che lo confermano pittore di prima grandezza.
Tele, talvolta di eccezionale dimensione, affiancate dai bozzetti preparatori utili per la valutazione delle doti inventive e della capacità ̀ tecnica, dipinti restaurati per l’occasione, eleganti disegni, in una mostra di entusiasmante bellezza e alta scientificità. Spettacolare e nel contempo largamente didattica. Un evento, quello affidato alle cure di Giuseppe Bergamini, Alberto Craievich e Filippo Pedrocco, programmato da quattro anni e accuratamente preparato, molto atteso anche a livello internazionale e di imponente impegno organizzativo per numero e qualità delle opere esposte.
La straordinaria esposizione trova perfetto compimento nella visita al Palazzo patriarcale di Udine, ora Museo Diocesano, ove il giovane Tiepolo, a partire dal 1726, affrescò il soffitto dello Scalone d’onore, la Galleria degli Ospiti, la Sala Rossa e la Sala del Trono, e a Trieste, al Civico Museo Sartorio, che custodisce oltre 250 suoi disegni.
La mostra segue di una generazione (esattamente 41 anni) quella che la Villa udinese propose nel 1971 in occasione dei duecento anni dalla morte del pittore e destinata a segnare il punto di svolta nella sua fortuna critica. Ora l’Azienda Speciale villa Manin e la Regione Friuli Venezia Giulia realizzano in quella stessa sede un’esposizione monografica in grado di attraversare l’intera complessa parabola artistica del pittore: una mostra di grande impegno che anche alla luce dei numerosi studi susseguitisi da allora consente oggi una valutazione più ampia e approfondita del Tiepolo.
Se ne documenta l’evoluzione stilistica, con l’individuazione di alcuni momenti chiave del rapporto del Tiepolo con i suoi mecenati. Accanto all’esame dei singoli dipinti vengono quindi ricordati i maggiori committenti e gli intellettuali – come Scipione Maffei, Francesco Algarotti, i cugini Zanetti – che hanno seguito l’artista fin dagli esordi, influendo sulla sua formazione culturale. Impegnativi restauri promossi proprio in occasione della mostra permettono inoltre di accostarsi ad opere difficilmente visibili per la loro ubicazione o che hanno rischiato di essere compromesse da recenti, traumatici, avvenimenti.
Tiepolo è senza dubbio il pittore veneziano più celebre del Settecento, l’instancabile realizzatore di imprese monumentali su tela o a fresco, vero e proprio detentore del monopolio tanto nella decorazione dei palazzi lagunari quanto delle ville di terraferma. Principi e sovrani di tutta Europa si contendono i suoi servigi. La mostra ripercorre la sua lunga e fertile attività attraverso una sequenza di opere particolarmente significative, di soggetto sia sacro che profano, che testimoniano al meglio una casistica estremamente ampia di commissioni: soffitti allegorici, pale d’altare, decorazioni in villa, modelletti, disegni. Vengono esposti anche dipinti di straordinaria dimensione, poiché per esplicita dichiarazione dell’artista “Li pittori devono procurare di riuscire nelle opere grandi [...] quindi la mente del Pittore deve sempre tendere al Sublime, all’Eroico, alla Perfezione”.
In alcuni casi il complesso lavoro preparatorio, dai disegni al bozzetto all’opera finita, presentato nel dettaglio, introduce in modo coinvolgente il visitatore nel magico mondo tiepolesco. Particolarmente piacevoli sono i dipinti di contenuto storico o mitologico, nei quali il pittore sprigiona tutta la sua irruenta capacità espressiva: egli non si limita a visualizzare famose vicende del passato ma indaga l’intima natura dei protagonisti facendone emergere passioni e individualità. Egualmente importanti e di grande impatto emotivo i dipinti di destinazione chiesastica, che ricordano al visitatore come Tiepolo sia stato l’ultimo, ispirato, pittore di arte sacra della tradizione occidentale.
Molto curato l’apparato didattico che, come le audioguide e le visite guidate si propone in italiano, inglese e tedesco. Perché Tiepolo a Villa Manin può effettivamente annullare i confini geografici e attrarre visitatori anche dai Paesi vicini.
Mercoledì 21 novembre, con inizio alle 18.30, ad Udine presso la Sala Convegni della Fondazione CRUP, via Manin 15, viene presentata ed illustrata con immagini la mostra. Dopo il saluto del Presidente della Fondazione Crup, dott. Lionello D'Agostini, a presentare la sontuosa monografica (ben 142 le opere esposte) sono il Commissario dell'Azienda Speciale villa Manin, Enzo Cainero, i curatori del grande evento Giuseppe Bergamini e Alberto Craievich e il Soprintendente per i Beni Culturali Luca
Caburlotto.
L'ingresso è libero sino ad eventuale esaurimento dei posti.
Immagine: Giambattista Tiepolo: Zefiro e Flora (part.)
Servizio informazioni e prenotazioni:
Call Center Villa Manin tel. +39.0432 821210 tiepolo@villamanin-eventi.it
Ufficio Stampa
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo tel. 049.663499 info@studioesseci.net
Vernice per la Stampa venerdì 14 dicembre, ore 11.00
Villa Manin
piazza Manin, 10 (frazione Passariano) Codroipo (UD)
Orario della mostra
Da lunedì a venerdì ore 9.00 - 18.00
sabato, domenica e festivi ore 9.00 - 19.00
25 dicembre 2012 ore 14.00 - 19.00
31 dicembre 2012 ore 9.00 - 14.00
1 gennaio 2013 ore 11.00 - 19.00
Biglietti Villa Manin (in parentesi e in corsivo: biglietti Museo Diocesano e Gallerie del Tiepolo a Udine)
Intero € 10 (€ 7)
Ridotto € 8 (€ 5): studenti universitari con attestato di iscrizione; oltre i 65 anni; gruppi con prenotazione obbligatoria (minimo 15, massimo 25 con capogruppo gratuito); chiunque esibisca biglietto intero del Museo Diocesano e Gallerie del Tiepolo di Udine
Ridotto € 6 (€ 3): minorenni e scolaresche solo se prenotate (con due accompagnatori a titolo gratuito)
Le scolaresche possono godere della tariffa ridotta esclusivamente per visite dal lunedì al venerdi
̀ Per visite effettuate il sabato e la domenica viene applicata la tariffa dei gruppi
Ingresso gratuito: bambini fino a 5 anni, giornalisti con tesserino, accompagnatore di portatore di handicap
Diritto di prevendita, con esclusione delle scuole, € 1,50
Sospensione Vendita biglietti: 45 minuti prima della chiusura