Gli anni Sessanta. Il colore del segno. L'esposizione presenta i lavori che Sanfilippo invio' alla Biennale di Venezia del 1966, oltre a numerose opere documentate in importanti mostre degli anni '60. Un'indagine che mette in luce il tempo della sua maturita' artistica: quegli anni Sessanta nel corso dei quali l'artista venne individuato in Italia e all'estero come una delle personalita' fondative dell'arte astratta italiana.
a cura di Fabrizio D'Amico
Alle FAM di Agrigento le galassie minute e colorate di Antonio Sanfilippo. Numerosi inediti per il tributo delle Fabbriche Chiaramontane a uno dei maestri dell’Astrattismo italiano
A più di vent’anni di distanza dalle ultime grandi personali siciliane di Erice e Taormina, a trenta dalla mostra di Gibellina e dopo l’ampio omaggio tributatogli dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna (GNAM) di Roma nell’anno della sua scomparsa, Antonio Sanfilippo (1924-1980), uno dei più grandi interpreti dell’Astrattismo in Italia, torna in Sicilia con una mostra alle Fabbriche Chiaramontane di Agrigento, dal 27 ottobre al 13 gennaio 2013, dal titolo “Antonio Sanfilippo | Gli anni Sessanta. Il colore del segno”.
Un tributo al maestro siciliano fortemente voluto per le FAM da Antonino Pusateri, Presidente dell’Associazione Amici della Pittura Siciliana dell’Ottocento, che ne ha affidato la cura al critico e storico dell’arte Fabrizio D’Amico. Attraverso un lungo e puntuale lavoro di studio e ricerca viene presentata, dalla data inaugurale del 27 ottobre, un’esposizione ricca di spunti e contributi: in mostra un nucleo consistente dei lavori che Sanfilippo inviò alla Biennale di Venezia del 1966, oltre a numerose opere documentate in importanti mostre degli anni Sessanta in Italia e all’estero, oggi di proprietà di musei pubblici e di collezionisti privati. Un’indagine che, per la prima volta, mette in luce con larghezza e con sguardo esclusivo il tempo della piena e più colma maturità di Sanfilippo: quegli anni Sessanta nel corso dei quali l’artista venne individuato in Italia e all’estero come una delle personalità fondative dell’arte astratta italiana.
Nato a Partanna (Tp), nel dicembre del 1923, Sanfilippo è firmatario nel 1947 a Roma, del pionieristico manifesto di “Forma”, atto di nascita dell’Astrattismo in Italia. E’ il curatore Fabrizio D’Amico a introdurre l’artista: “Transitato attraverso un neocubismo picassiano – spiega D’Amico, già docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’Università di Pisa - dopo vari soggiorni a Parigi, Sanfilippo si orienta prima sul concretismo di Magnelli, poi su Hartung e su Kandinsky. E’ attraverso di loro che giunge all’elaborazione del suo ‘segno’ particolare, incantato e gioioso, vicino e lontano insieme a quello di Carla Accardi, sua moglie, e di Capogrossi: ‘segno’ che lo collega alla cultura d’immagine dell’art autre di Tapié, allora - a metà degli anni Cinquanta - erede dell’informel, e poetica dominante sulla scena europea. E’ adesso che Sanfilippo elabora la sua ‘figura’ più tipica, costituita da una sorta di nuvola o galassia di segni minuti e coloratissimi, ai quali affida la sua prima notorietà in campo anche internazionale e che presenta in numerosissime mostre in Italia e all’estero: Roma, Firenze, Milano, Bruxelles, Pittsburgh, Losanna, Londra”.
Questi dipinti, nel frattempo cresciuti per dimensione, vengono esposti alla Biennale di Venezia, dove Sanfilippo è invitato molte volte, e dove nel 1966 gli viene assegnata una vasta e prestigiosa sala personale: un episodio che ne stigmatizza definitivamente il profilo di grande maestro dell’astrattismo italiano. “Su queste opere – aggiunge D’Amico – abbiamo inteso incardinare l’esposizione alle FAM di Agrigento, che s’avvale anche della presenza dei maggiori dipinti conservati nelle collezioni pubbliche siciliane oltre che del contributo di molti prestiti di collezionisti privati, fra questi molti dipinti inediti, mai prima d’ora esposti pubblicamente”.
Alla mostra delle FAM è dedicato il catalogo curato da Paola Bonani con testi critici di Fabrizio D’Amico, Sergio Troisi e della stessa Bonani, pubblicato da Silvana Editoriale. Organizzata dall’associazione Amici della Pittura Siciliana dell’Ottocento con il contributo dell’Archivio Sanfilippo di Roma, il patrocinio del Comune e della Provincia Regionale di Agrigento e il supporto di Elenka e Benessere & Bellessere Agrigento in qualità di sponsor, la mostra “Antonio Sanfilippo | Gli anni Sessanta. Il colore del segno” sarà visitabile alle FAM fino al 13 gennaio 2013. Gli spazi delle Fabbriche Chiaramontane sono aperti da martedì a domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20. Chiusa i lunedì e i rossi di calendario. L’ingresso è gratuito.
Catalogo: Silvana Editoriale
con testi di Paola Bonani, Fabrizio D'Amico, Sergio Troisi
Organizzazione: Associazione Amici della Pittura Siciliana dell’Ottocento, www.ottocentosiciliano.it
Cura editoriale: Paola Bonani
Con il contributo dell’Archivio Sanfilippo, Roma
Con il Patrocinio del Comune di Agrigento e della Provincia Regionale di Agrigento
Sponsor: Elenka, Benessere & Bellessere di Agrigento
Coordinamento organizzativo: Laura Vento
Informazioni: FAM 0922.277,29
Immagine: Antonio Sanfilippo: Senza titolo, 1963. Tempera su tela, cm 70 x 100 Agrigento, collezione privata
Ufficio stampa:
Zephir di Carmela Grasso | melagrasso@tiscali.it | mobile 349.26.84.564
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo | gestione3@studioesseci.net | 049.66.34.99
Inaugurazione: sabato 27 ottobre, ore 18.30
FAM, Fabbriche Chiaramontane, Agrigento
Piazza San Francesco 1
Orari: da martedì a domenica 10-13 e 16-20. Chiuse i lunedì e i rossi di calendario
Ingresso gratuito