Museo Internazionale delle Ceramiche MIC
Faenza (RA)
viale Alfredo Baccarini, 19
0546 697311 FAX 0546 27141
WEB
Omaggio a Guido Gambone
dal 19/10/2012 al 5/1/2013
mart-ven 10-13.30, sab, dom e festivi 10-17.30

Segnalato da

Danilo Sartoni




 
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19/10/2012

Omaggio a Guido Gambone

Museo Internazionale delle Ceramiche MIC, Faenza (RA)

Un omaggio attraverso l'amicizia e la testimonianza del pittore Giuseppe Tampieri. Sono esposte nel percorso del Novecento le ceramiche appartenenti alla Collezione G. Tampieri oltre ad alcuni inediti del Museo.


comunicato stampa

"Omaggio a Guido Gambone" la prossima mostra che inaugura il 20 ottobre al Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, espone la Collezione di Giuseppe Tampieri - pittore faentino suo stimato amico - insieme ad alcuni inediti presenti nella collezione del Museo stesso. Guido Gambone di origine campana, si trasferisce giovanissimo con la famiglia a Vietri dove impara l’arte della ceramica. Qui lavora con le principali manifatture ed entra in contatto con la cosiddetta "colonia dei ceramisti tedeschi" attivi a Vietri negli anni ’20 e ’30 (Richard Doelker, Irene Kowaliska, Gunther Stundemann, Elle Scwarz, Barbara Margarethe, Thewalt-Hannasch) assimilandone lo stile fiabesco mediterraneo. Influenzato soprattutto da Irene Kowaliska, Gambone elabora un proprio stile attento alle forme primitive e alla decorazione astratto-figurativa e fondando una sua manifattura “La Faenzerella”.

Le occasioni che portarono Guido Gambone a Faenza furono diverse. Partecipò a diversi edizioni del Premio Faenza, proprio su sollecito di Tampieri, vincendone ben cinque edizioni (1947, 1948, 1949, 1959, 1960) e grazie, sempre all’interessamento dell’amico e all’aiuto di Ennio Golfieri e di Melisanda Lama - allora segretaria del Mic - realizza una mostra nel dicembre del 1948. “Parte delle opere esposte all’epoca sono affini a quella della mostra di oggi – scrive Claudia Casali, direttrice del Mic – sono manufatti, di natura sperimentale, che richiamano in parte, nella figurazione, l’esperienza di Vietri e della colonia tedesca”. In mostra anche tre dipinti realizzati negli anni ’50 che “mostrano chiari riferimenti alla Scuola Romana e al Novecento, - continua - un’impronta propriamente surrealistico-metafisica, di certo marginale rispetto agli esiti ceramici”. Guido Gambone e Giuseppe Tampieri si conoscono a Firenze tra il 1938 e il 1941, anni in cui Tampieri frequentò l’Istituto d’arte e da allora comincia un lungo rapporto di amicizia e di affinità elettive. Tampieri lo definisce “dal carattere fiero e intransigente” e rileva la sua segreta passione per la pittura. Purtroppo la monografica faentina del 1948 passò un po’ in secondo piano, nonostante l’anno prima avesse vinto il Premio Faenza. “E allora, come mai quella che effettivamente era la sua prima mostra personale passò inosservata - si chiede Tampieri - e non è nemmeno citata oggi nelle sue schede bibliografiche?”. Dopo 43 anni dalla sua morte ecco che Tampieri torna a celebrare l’amico con questa nuova esposizione ricordandolo ancora con affetto: “Sono passati tanti anni - dice - e ancora sento la sua presenza nelle lettere e nelle opere che ho conservato gelosamente”.

La mostra inaugura il 20 ottobre alle 17,30 e rimane allestita fino al 6 gennaio 2013.

Museo Internazionale delle Ceramiche MIC
viale Alfredo Baccarini, 19 - Faenza (RA)
Dal martedì al venerdì 10,00-13,30, sabato, domenica e festivi 10,00-17,30, chiuso il lunedì
Ingresso: intero 8 euro, ridotto 5 euro, pacchetto famiglia 12 euro

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