Irene Andessner, ha scelto la Sala degli Uomini Illustri del Caffe' Florian per attuare la messa in scena di se', nelle vesti di personaggi femminili del passato. La Sala degli Uomini Illustri si tramuta cosi' in Sala delle Donne Illustri, dove le 'immagini postume' di dieci donne veneziane sono ottenute con tecniche fotografiche grazie alle quali l'artista presta il suo volto mutevole, offrendo alle immagini del passato una specie di 'contro-presente'.
di Irene Andessner
in occasione della 50a Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia
Temporanea
Le realtà possibili del Caffè Florian
Irene Andessner, l'artista salisburghese nota per i suoi trasformismi, ha
scelto la Sala degli Uomini Illustri del Caffè Florian per attuare la messa
in scena di sé, nelle vesti di personaggi femminili del passato.
La Sala degli Uomini Illustri si tramuta così in Sala delle Donne Illustri,
dove le 'immagini postume' di dieci donne veneziane, come la compositrice
Barbara Strozzi, la pittrice Rosalba Carriera o la prima propugnatrice dei
diritti della donna, Moderata Fonte, sono ottenute con tecniche fotografiche
grazie alle quali l'artista presta il suo volto mutevole, offrendo alle
immagini del passato una specie di 'contro-presente'.
Nella Sala Liberty del Caffè, invece, sarà collocata un'installazione
spaziale con un ritratto dell'artista, commissionato dalla Andessner stessa
alla pittrice Marinella Biscaro, ed eseguito sulla scorta dei ritratti di
Moderata Fonte.
Irene Andessner è nata a Salisburgo e si è formata presso l'Accademia di
Belle Arti di Venezia, dove è stata allieva di Emilio Vedova, e presso
l'Accademia di Vienna, con Max Weiler e Arnulf Rainer.
Dal 1998 possiede un atelier a Venezia.
Sin dall'inizio della sua attività , l'artista si è concentrata sul tema del
ritratto, passando dalla pittura gestuale alla tecnica pittorica classica,
con ritratti concettualmente leggibili. Dalla metà degli anni '90, la
Andessner adotta tecniche fotografiche e video, e l'autoritratto viene
sostituito dalla messa in scena di sé, traendo spunto da modelli della
storia dell'arte, da sante, personaggi della fiction e miti moderni come
Marlen Dietrich. Nel progetto "I.M. Dietrich" (2001/2002), l'identificazione
del ruolo si spinge fino all'attuazione di un reale matrimonio, per assumere
'veramente' il cognome del personaggio.
L'immagine della donna cui l'artista presta il suo volto "è sempre fittizia,
negli occhi dell'osservatore e della società ", dice la Andessner; non 'I
was', bensì 'I am', è il suo motto.
Il progetto "Donne Illustri" è curato da Stefano Stipitivich e rientra nel
progetto Temporanea - Le realtà possibili del Caffè Florian; avviato nel
1988, rientra tra le iniziative dedicate all'arte contemporanea volute da
Daniela Gaddo Vedaldi, che conduce lo storico Caffè di Piazza San Marco.
Anna Zemella
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Caffè Florian, Piazza San Marco, Venezia