Tim Davis: in mostra saranno presenti quindici lavori di medie e grandi dimensioni tratte dalle serie 'Retail' e 'Lots', realizzate rispettivamente nel 2000 e nel 2001. Sean Mellyn: in galleria si potranno ammirare una serie di dipinti ad olio 'tridimensionali' recentemente realizzati dall'artista ed alcuni disegni.
TIM DAVIS
Marella Arte Contemporanea ha il piacere di presentare la prima mostra
personale in Italia dell'artista Tim Davis. In mostra saranno presenti
quindici lavori di medie e grandi dimensioni tratte dalle serie "Retail" e
"Lots", realizzate rispettivamente nel 2000 e nel 2001.
Nella serie "Lots" l'artista ritrae prevalentemente paesaggi urbani notturni
composti da strade, parcheggi, stazioni di servizio, facciate di motel
solitari. Violenti fasci di luce, vivaci ed accecanti, colpiscono gli
oggetti creando degli effetti luminosi dai toni irreali. La luce e i colori
divengono i protagonisti assoluti di queste opere.
Tim Davis sa esaltare la bellezza nascosta nel banale e nel quotidiano a cui
conferisce liricità e poesia. In "Mattress behind Denny's" la
raffigurazione di un materasso variopinto appoggiato ad una parete metallica
diventa il pretesto per creare giochi di colori luminescenti e sgargianti di
grande suggestione. In "Pink Arches" invece l'ombra di un paesaggio urbano
viene riflessa dalla luce dei lampioni su una parete ad archi dando vita ad
una sorta di doppia architettura dai toni surreali.
La serie "Retail" ritrae le tipiche abitazioni della provincia americana:
case unifamiliari in stile coloniale, particolari di facciate sui cui vetri
si riflettono le insegne di famose multinazionali del petrolio (Shell,
Mobil) e dell'alimentazione (Mc Donald, Burger King). Anche qui i colori e
la luce divengono i registi dell'immagine. Nell'opera "McDonal's 1 Â
Forsythia" il giallo acceso dei fiori in primo piano si accorda
armonicamente con le finestre illuminate sullo sfondo e l'insegna del Mc
Donald creando un gioco di rimandi che dalla superficie ci trasporta in
profondità .
Il senso di assenza e di inquietudine che pervade queste case isolate dove
la presenza umana può essere solo supposta, ne è un esempio "Mall Light", ci
riporta alla mente le atmosfere rarefatte di Gregory Crewdson, il grande
artista americano, di cui Tim Davis viene considerato erede.
Nato nel 1969 a Malawi, Tim Davis vive e lavora a New York. Si ricorda, tra
le personali, "Retail  White Cube2" (Londra, 2001). L'artista ha inoltre
partecipato a numerose collettive, si ricordano le principali: "The Dubrow
Biennial" (Kagan Martos Gallery, New York, 2002), "Hypoluxo Road" (Brent
Sikkema, New York, 2001), "Workspheres" (Museum of Modern Art, New York,
2001), "New York show" (Museum of the City of New York, 2000) e "Thin Air"
(Julie Saul Gallery, 1999).
Nell'immagine un'opera di TIM DAVIS
Date Mostra: Dal 10 Giugno al 19 Luglio 2003
Opening Reception: Martedì 10 Giugno dalle 19.30 alle 21.30
Orari Spazio Espositivo: Dal Martedì al Sabato dalle 12.00 alle 20.00
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SEAN MELLYN
Marella Arte Contemporanea è lieta di presentare l'opera di uno degli
artisti newyorkesi più originali ed innovativi dell'attuale panorama
pittorico americano: Sean Mellyn.
In galleria si potranno ammirare una serie di dipinti ad olio
"tridimensionali" recentemente realizzati dall'artista ed alcuni disegni.
La pittura di Sean Mellyn è dominata da immagini di bambini "freschi ed
angelici" di dimensioni volutamente ingrandite ed esagerate che, ricordando
certa figurazione pop, mirano, con grande ironia, a mettere in risalto
particolari grotteschi e surreali.
Attraverso l'aggiunta di piccoli oggetti applicati alla tela l'artista crea
delle pitture tridimensionali con uno stile finito "più vero del vero",
memore degli antichi maestri ma anche di una sensibilità pop.
In "Best Friends" (2002) il dialogo tra un bimbo ed un maialino assume dei
toni giocosi ed ironici proprio per la presenza, sul suo volto,
dell'applicazione del naso dell'animale. In un recente lavoro su carta
invece, come in un vecchio orologio a cucù, un pulcino si sporge
surrealisticamente dalla fronte di un lattante che meravigliato
dell'accaduto accenna un sorriso sorpreso.
In "Nosejobs" (1998) invece Sean Mellyn trasforma un ritratto apparentemente
tradizionale nella composizione in un'opera di sorprendente modernità in cui
due fanciulle con dei nasi fasciati applicati alla tela rivolgono lo sguardo
allo spettatore incuranti della loro stranezza. Ancora in "Dragula" (2002)
vediamo comparire, nascosti dietro ad un sacchetto di carta bucato, gli
occhi vivaci di un uomo intento ad aspirare il fumo di una sigaretta "vera".
L'opera di Sean Mellyn vuol mostrare come la bidimensionalità della pittura
può dar forma ad oggetti che, quasi scivolando via dalle superfici che li
hanno creati, si integrano con lo spazio che li attornia. La sua pittura
vuole essere una sfida alla nostra nozione dei limiti tradizionali della
pittura.
Nato nel 1965 a Rhode Island, Sean Mellyn vive e lavora a New York.
L'artista ha realizzato molte personali tra cui si ricordano quella presso
la galleria Roberts & Tilton di Los Angeles (2002) e quella presso la Jack
Tilton / Anna Kustera Gallery di New York (2000). Ha inoltre partecipato a
numerose collettive tra le quali si ricordano le più recenti: "TV Influenza"
(Krinzinger Projekte  Vienna, 2002), "Super Natural Playground" (Marella
Arte Contemporanea, 2002), "Collection Collections: Recent Acquisitions from
Collectors of Contemporary Art" (University Art Museum, University of
California, Santa Barbara, CA, 2000).
Le opere dell'artista sono state acquisite da alcuni dei più importanti
musei americani: Whitney Museum of American Art (New York), Brooklyn Museum
of Art, Denver Art Museum, Museum of Modern Art (New York), San Francisco
Museum of Modern Art, Houston Museum of Fine Arts.
Date Mostra: Dal 10 Giugno al 19 Luglio 2003
Opening Reception: Martedì 10 Giugno dalle 19.30 alle 21.30
Orari Spazio Espositivo: Dal Martedì al Sabato dalle 12.00 alle 20.00
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