The Wrong side. Un esempio di fotogiornalismo e reportage che si concentra su alcune pericolose zone di confine tra Messico e Stati Uniti, tra Culiacan, Tijuana e Ciudad Juarez.
Il lavoro realizzato da Jérôme Sessini si concentra sulla zona di confine
tra Messico e Stati Uniti, - tra Culiacan, Tijuana e specialmente Ciudad
Juárez: le città più pericolose del paese, forse del mondo. Si tratta di una
terra di nessuno in mano agli uomini del cartello della droga dove si
svolge una guerra logorante e lunghissima: quella per il controllo dello
spaccio degli stupefacenti, costata la vita a 26.000 persone tra
trafficanti, poliziotti e civili.
Per completare il suo lavoro, Sessini è tornato per ben otto volte in
Messico, una terra certo difficile da raccontare. Ha fotografato prima le
strade, le risse, gli omicidi, le scene del crimine. Poi è riuscito ad
entrare nelle case di chi cerca di sopravvivere a una terra cattiva, di chi
ormai è totalmente succube delle regole della droga.
Il risultato è una serie straordinaria di immagini, forti nella loro
essenza, robuste nell'impianto visivo e dense nei contenuti: un grande
esempio di fotogiornalismo.
La mostra di Forma presenta questo lavoro; un documento importante che
testimonia lo stato del Messico, piombato in un vero conflitto civile dopo
che il presidente Felipe Calderón ha dichiarato guerra ai narco-trafficanti
nel dicembre 2006.
The Wrong side ha vinto l'ultima edizione del Premio F per il
fotogiornalismo con queste motivazioni: L'instancabile esplorazione che
Jérôme Sessini fa della violenza legata alla droga ai confini tra il Messico
e gli Stati Uniti è notevole per il suo intenso impegno in una realtà
pericolosa e allarmante; per la sua attenzione ai particolari concreti e per
la sua ambizione a comunicare lo scopo e la complessità del conflitto”.
La mostra è accompagnata da un libro edito da Contrasto
Jérôme Sessini scopre la fotografia documentaria americana attraverso alcuni
libri di un amico. Inizia a scattare, a ritrarre persone, paesaggi e vita
quotidiana dei luoghi dove era nato e cresciuto, tenendo sempre ben in mente
gli insegnamenti di Diane Arbus, Lee Friedlander, Mark Cohen e Eugene
Richards.
Nel 1998 comincia la sua carriera da giornalista, e arriva a Parigi.
L’agenzia Gamma gli offre l’opportunità di lavorare e di coprire il
conflitto in Kosovo. Sessini da quel momento in poi è stato testimone dei
principali eventi internazionali: la situazione palestinese, il conflitto in
Iraq (dal 2003 al 2008), Haiti (2004), la conquista di Mogadishu da parte
dei militanti Islamici e la guerra in Libano (2006). Il lavoro di Sessini ha
ottenuto immediatamente fama internazionale.
Le sue immagini sono state pubblicate da numerose riviste e quotidiani, tra
cui ricordiamo Newsweek, Stern, Paris-Match, Le Monde e The Wall Street
Journal. Ha riscosso grande successo durante le mostre al Visa Photo
Festival di Perpignan, ai Rencontres d’Arles, alla Bibliothèque nationale
François-Mitterrand e presso il Ministero della Cultura Francese. È membro
di Magnum Photos da luglio 2012.
Inaugurazione: 7 Novembre ore 18:30
Fondazione Forma per la Fotografia
Piazza Tito Lucrezio Caro, 1- Milano
Orario: mar-dom 10-20 Gio-ven 10-22
Biglietti: intero 7 euro; ridotto 6; scuole 4