Oratorio Ai Caduti - Villa Simion
Spinea (VE)
via Roma, 265
041 5413169 FAX 041 5411822
WEB
Hannah Gauntlett
dal 9/11/2012 al 13/11/2012
lun-sab 15.30-19, dom 10-12 e 16.30-19
041 994691
WEB
Segnalato da

Roberta Gubitosi




 
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9/11/2012

Hannah Gauntlett

Oratorio Ai Caduti - Villa Simion, Spinea (VE)

Urban life. La ricerca dell'artista e' incentrata sulla realta' urbana, nella stratificazione di antico e moderno, nel mutamento continuo dell'architettura, della tecnologia, della politica e della societa'.


comunicato stampa

a cura di Roberta Gubitosi

Urban life rappresenta una nuova e profonda riflessione sul tema della comunicazione nella contemporanea realtà urbana, dal mondo silenzioso degli ampi spazi dominati dalle forme architettoniche al lento fluire della gente per le strade.

La ricerca dell'artista inglese Hannah Gauntlett è incentrata sulla realtà urbana, nella stratificazione di antico e moderno, nel mutamento continuo dell'architettura, della tecnologia, della politica e della società. Imponenti moli architettoniche, strutture simbolo della realtà contemporanea, icone storiche delle più famose città europee dominano imponenti lo spazio delle sue opere. Il paesaggio urbano è sempre protagonista anche nella semplice e calibrata geometria compositiva costituita da tagli in diagonale, dal susseguirsi e frammentarsi dei piani strutturali. È uno spazio percepito e vissuto, in cui la dimensione del ricordo, del viaggio, della realtà personale dell'artista si intreccia con la dimensione culturale e sociale della città.

La fotografia è lo strumento di indagine, capace di catturare in modo rapido il mondo che circonda l'artista. La strada, la stazione, le scale mobili, il treno sono i luoghi che ritornano nelle sue opere, frequentati quotidianamente dalla gente, in cui il fluire delle persone si addensa, e dove le masse si disperdono nei singoli individui. In particolare lo scatto multiplo permette di rappresentare la vita urbana in movimento e di studiare la dinamica sociale dei rapporti tra le persone. Significativa a tale proposito l'opera Urban life IX, dove in una sequenza di immagini dello stesso luogo si sviluppano le relazioni e gli incontri tra le persone.

Nelle opere di Hannah Gauntlett il punto di vista cambia continuamente: a volte si avvicina quasi a volere entrare nella scena e scoprire il minimo variare di una particolare situazione; altre si allontana per indagare i movimenti e le dinamiche delle masse.
Le immagini sono lo specchio della società e delle persone che la compongono, catturate durante la vita di tutti i giorni da un occhio attento alle sfumature dell’ “umana commedia” che va in atto negli spazi pubblici del grande palcoscenico della città. La strada diviene la scena del "teatro della vita" nella quale gli attori sono gli abitanti, i passanti, compresa la stessa artista. Bisogna solo individuare il luogo giusto per scattare la foto, “il palco”, e poi attendere gli “attori”.

Si tratta di un'indagine anche sociologica, che mette a fuoco la quotidianità dell'uomo nella città contemporanea, in cui l'individuo sempre più si chiude nella sfera privata e dove i rapporti a quattro occhi vengono trascurati a favore della comunicazione tecnologica a distanza, del mondo di Internet e dei social network.

La fotografia non è solo il mezzo per rappresentare il mondo personale ma è la via che porta alla conoscenza di ciò che è intorno all'artista. L' interesse per la vita urbana avvicina l'artista al nuovo genere della Street Photography, tuttavia la particolare e personale tecnica di esecuzione delle opere non permette di limitare la sua produzione a un solo genere, esprimendo una forte autonomia e individualità artistica. La fotografia infatti è solo una parte delle sue opere, costituite dall'integrazione di materiali diversi. Si tratta di un metodo di produzione eterogeneo, in cui l'immagine viene trasferita su supporti precedentemente lavorati e assemblati. Un particolare processo di transfer fotografico permette di riportare l'immagine su superfici di diversi materiali, dalla tela, al legno, alle lamine metalliche. Attraverso la lavorazione dei supporti, l'immagine acquista nuovi valori materiali e strutturali; anche la luce si addensa e diviene struttura grazie al variare degli strati materici sottostanti. In questo modo ciò che è riproducibile come l'immagine fotografica diviene un'opera unica e irripetibile attraverso il processo creativo dell'artista. La singolare integrazione di media diversi distingue l'operare di Hannah Gautlett che in questo modo riesce a esprimere la stretta relazione tra l'arte e la vita.
Roberta Gubitosi

Aperto dall'8 novembre, inaugurazione 10 novembre ore 18.00

Oratorio Ai Caduti - Villa Simion
via Roma, 265 - Spinea (VE)
Orario: lunedì-sabato 15.30-19.00 domenica 10.00-12.00/16.30-19.00
Ingresso libero

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Hannah Gauntlett
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