Interferenze. Se c'e' un soggetto che ricorre, costante, nelle opere di Graziano Cugildi, quello e' l'uomo, come sottolinea Adelinda Allegretti in catalogo. Volti inespressivi, dai contorni spesso sfocati, lontani da qualsivoglia introspezione psicologica, dominano, ora solitari ora in gruppo, lo spazio ristretto e soffocante della tela o dei cartoni di piccole dimensioni.
Interferenze
a cura di Adelinda Allegretti
Se c'è un soggetto che ricorre, costante, nelle opere di Graziano Cugildi,
quello è l'uomo, come sottolinea Adelinda Allegretti in catalogo. Volti
inespressivi, dai contorni spesso sfocati, lontani da qualsivoglia introspezione
psicologica, dominano, ora solitari ora in gruppo, lo spazio ristretto e
soffocante della tela o dei cartoni di piccole dimensioni. Attori di una trama
inesistente, con lo sguardo vuoto fissano lo spettatore, alla ricerca di un
contatto che non avverrà mai, tanto distanti sembrano dalla nostra realtà .
Eppure ci guardano, impassibili, ed anche quando manca un vero e proprio volto,
c'è sempre un grande occhio che ci scruta. È la coscienza, la psiche, o persino
il pensiero, come lasciano intendere alcuni titoli.
Per quanto ci si possa sforzare di trovare un punto d'incontro l'incapacità di
comunicare resta inalterata, un silenzio tra noi e loro che pesa come un
macigno, ma che sembra infastidire più noi, lasciando completamente indifferenti
gli altri. Infatti il disagio è solo nostro, mentre i personaggi di Cugildi, pur
in quello che ai nostri occhi compare come un estraniamento, parlano tra loro,
si raccontano delle fiabe, passeggiano sotto la pioggia, cantano, lodano,
affollano mercati. E allora, dov'è l'incomunicabilità ? E se fosse un limite solo
nostro? Forse dovremmo ribaltare il punto di vista e, con umiltà , spingere
stavolta il nostro pensiero, o la coscienza, non importa il nome che gli
attribuiamo, a guardare oltre, a sollevare il velo di Maja di schopenhaueriana
memoria. Potrebbe cambiare il modo di percepire la realtà ed il silenzio che
avvolge questi personaggi finalmente ci direbbe qualcosa.
Giovedì 19 giugno 2003 - dalle ore 18 alle 22
Sarà presente l'Artista
Orari: 11-13/15,30-19,15; chiuso domenica, lunedì mattina.
Bianca Maria Rizzi, Via Molino delle Armi, 3 - Milano
Tel. 02-58314940