10 fotografie che ripercorrono il percorso recente dell'artista, dalla prima serie "Les Amantes", fino agli ultimi scatti della nuova serie che da' titolo alla mostra, "Haven her Body Was". Goudal esplora il rapporto tra il corpo, come mezzo per calibrare il proprio lavoro, e la struttura dell'immagine, come strumento per riconoscere l'intervento artistico.
ProejctB Gallery è felice di presentare HAVEN HER BODY WAS la personale dell’ artista Francese Noemie Goudal che inaugura il nuovo spazio della galleria in Via Maroncelli, 7 a Milano. In mostra dieci fotografie di cui otto di grandi dimensioni che ripercorrono il percorso recente dell’artista dalla prima serie Les Amantes fino agl’ultimi scatti della nuova serie Haven her Body Was.
HAVEN HER BODY WAS
“Attraverso la sovrapposizione di significati e materiali all’interno dell'ambito fotografico, Noemie Goudal tesse verità e narrazione per aprire porte verso mondi immaginari; luoghi remoti e isolati come punto di partenza per esaminare lo stato ed il flusso della relazione tra fotografia, memoria e verità. “ Testo di Sebastian Montabonel ed Emma Lewis.
Il lavoro di Noemie Goudal indaga il modo in cui guardiamo l’immagine attraverso installazioni, video, scultura e sopratutto fotografia. La figura dell’artista che agisce attraverso queste pratiche per trasformare l’oggetto fotografato nell’immagine che diventa “opera d’arte” è fondamentale. Il suo gesto poetico esplora il rapporto tra il corpo, come mezzo per calibrare il proprio lavoro e la struttura dell’immagine, come strumento per riconoscere l’intervento artistico. Noemie Goudal interviene sul territorio inserendo grandi sfondi di carta volutamente riconoscibili, li sovrappone al paesaggio per creare un’immagine che si colloca sulla linea di confine della realtà, senza mai abbandonarla veramente. Lo spettatore che si trova così, a guardare l’immagine da un punto di vista in bilico tra finzione e, immaginazione è costretto in “Un luogo di contemplazione in cui la vita si ferma, un luogo in cui guardare e ascoltare” ad osservare da nuove prospettive.”
Intervista di Cristiana Campanini
La complessa narrativa spaziale dell’artista, che riprende alcuni dipinti del rinascimento, costruisce una dimensione, un spazio “altro” distaccato dal nostro mondo, ma anche dall’invenzione dove poter porsi domande sulla percezione che abbiamo della realtà e la possibilità scoprire nuovi territori. La nuova serie Haven Her Body Was esplora l’opposizione degl’elementi tra organico e “artefatto” dall’uomo. “L’immagine dialettica” di Noemie Goudal si confronta con la relazione che abbiamo sempre avuto verso luoghi isolati, territori indipendenti della nostra immaginazione come le isole e le grotte.
“Le qualità della materia sono la chiave - la natura selvaggia contrasta con l’inflessibilità' della struttura dell'artefatto. Siano paradisi naturali inseriti in paesaggi industriali abbandonati o all'opposto - un'entrata post- modernista, simbolo dell’ideologia utopica, postulata all’interno della natura selvaggia - gli sfondi suggeriscono una via di fuga dalle scenografie in cui sono inseriti, possibilità insita nella pura alterità.”
Testo di Sebastian Montabonel ed Emma Lewis.
PROJECTB | PUBBLICATION
Il catalogo che accompagna la mostra continua, i progetti di pubblicazione di ProjectB, che mirano ad espandere la forma temporale della mostra. Il catalogo comprende i testi
Suspended Disbelief: The photography of Noemie Goudal dei critici Inglese Sebastian Montabonel ed Emma Lewis, l’intervista all’artista della giornalista Italiana Cristiana Campanini, oltre ad una parte di ricerca sugli studi dell’artista.
“A cosa lavori oggi?
Continuo a cercare luoghi isolati di grande forza narrativa come isole, grotte, nidi. La lettura di Desert islands di Gilles Deleuze è stata illuminante in questa ricerca. L’isola è una frattura dal resto della terra. Avvolta dal mare, sembra galleggiare. Fluttua appoggiata all’oceano, come una zattera.” Intervista di Cristiana Campanini.
Inaugurazione mostra e nuova sede il 21 novembre ore 18.30
ProjectB Gallery (nuova sede)
Via Pietro Maroncelli, 7 (interno cortile a destra) - Milano
Dal lunedì al venerdì: 10.00 - 13.00 | 14.00 - 19.00
Ingresso libero