Silence is golden. Una graffiante ironia e l'utilizzo del patrimonio iconografico dell'immediata contemporaneita' caratterizzano le opere in mostra, che creano un surreale affresco della societa'.
A cura di Igor Zanti
La Marsiglione Arts Gallery è lieta di presentare Silence is golden, la
prima personale comasca del controverso artista milanese Max Papeschi, a
cura di Igor Zanti.
Dopo le fatiche estive che lo hanno visto protagonista di una importante
personale a Pietrasanta -vero e proprio centro nevralgico dell’arte
italiana durante i mesi più caldi- e di una retrospettiva a Città del
Messico, Max Papeschi inaugura la nuova stagione espositiva con una sua
prima personale nel capoluogo lariano.
Scenario della mostra è la Marsiglione Arts Gallery, animata da Salvatore
Marsiglione che ha deciso di affiancare al suo impegno come riconosciuto
e stimato restauratore anche un’attività espositiva con mostre dedicate
tanto ad artisti già ampiamente storicizzati, quanto a figure emergenti
nel panorama dell’arte contemporanea.
La mostra Silence is golden si pone nel solco di questa volontà di
ricerca, proponendo all’attento pubblico lariano il lavoro di uno dei più
discussi e controversi artisti del panorama della giovane arte italiana.
Max Papeschi, milanese di nascita, arriva alla digital-art dopo
l’esperienza da autore e regista in ambito teatrale, televisivo e
cinematografico.
Come artista figurativo il suo approccio con l’art world
è stato d’immediato successo sia di pubblico che di critica. Il suo
lavoro, caratterizzato da un approccio dichiaratamente “politicamente
scorretto”, mostra una società globalizzata e consumista, svelandone i
suoi orrori in maniera ironicamente realistica.
Ed è proprio la graffiante ironia, l’utilizzo del patrimonio iconografico
della nostra più immediata contemporaneità, mixato con un’irriverente e
rivelatrice rilettura storica, il fil rouge che collega le opere in
mostra, creando un surreale per quanto terribilmente veritiero affresco
della società contemporanea.
Come scrive Igor Zanti nel testo introduttivo della mostra:
“….non si creda, però, che Papeschi voglia indossare le vesti di Marco
Porcio Catone, perché questo sarebbe lontano dal suo modo di agire, dal
suo modo di pensare. Non vi è, infatti, una volontà di togliersi dal
gruppo e di erigersi a giudice, ma piuttosto il desiderio di raccontare
con altro occhio, con voce priva dei tentennamenti della convenienza, la
sua realtà, quasi fosse un terapeutico modo per ricostruire e per
comprendere appieno i perché del presente cercando le risposte nel passato
.”
Opening: Giovedì 22 novembre 2012 dalle 18.30
Dj Set: Fabio Orefice + Finger Up
Marsiglione Arts Gallery
via Vitani, 31, Como
Orari: martedì - sabato 10 | 19:30
Ingresso libero