A rebours (paysages). Un gruppo di lavori fotografici inediti, un esercizio di decostruzione e ricostruzione della realta' realizzata maneggiando polaroid e con ricostruzioni in studio.
a cura di Marcello Smarrelli
Nell’ambito del programma Le promesse dell’arte, ideato da Marina Valensise, direttrice dell’Istituto di Cultura Italiano di Parigi, Sabato 24 Novembre alle ore 12.00 si inaugura “À rebours (paysages)”, la mostra personale di Alessandro Dandini de Sylva, a cura di Marcello Smarrelli, che conclude il periodo di residenza dedicato alla fotografia.
Le promesse dell’arte è un programma che mira a far conoscere in Francia i giovani talenti italiani, nel campo dell’arte, dell’architettura, della musica, della fotografia, del cinema, della letteratura. Ogni mese l’Istituto ospita un artista nel complesso storico dell’Hôtel de Galliffet, mettendogli a disposizione spazi, contatti, relazioni, impegnandosi a produrre e a presentare al pubblico il progetto che l’artista avrà realizzato durante il suo periodo di residenza.
“À rebours (paysages)”, è una raccolta di lavori fotografici inediti che Alessandro Dandini de Sylva (Roma, 1981) ha realizzato a Parigi. Il titolo riprende liberamente il famoso romanzo di Joris Karl Huysmans, À rebours (“A ritroso”), divenuto il manifesto dell’estetismo simbolista, sottolineando sia l’aspetto visionario e immaginifico di queste immagini sia l’involuzione del processo fotografico con il quale sono ottenute.
Attraverso l’uso di una vecchia Polaroid, intervenendo con le sostanze chimiche presenti nella pellicola con un procedimento che non ammette ripensamenti o cancellature, l’artista realizza immagini riducendo il processo fotografico all’essenza. Accanto a queste figure di “paesaggio” sarà esposta una serie di fotografie in grandi dimensioni dei fogli di carta, colorati e appesi nello studio, dai quali l’artista è partito per impressionare le polaroid, mostrando a ritroso l’intero sviluppo creativo. Il filo conduttore che percorre la ricerca di Alessandro Dandini de Sylva è di trattare le immagini, anche le più astratte, non come fenomeni isolati, ma sempre in relazione alle altre. Anche per questo progetto, come per i precedenti, fotografie figurative e astratte vengono poste sullo stesso piano, in un rapporto di intima corrispondenza.
Attraverso il dialogo tra paesaggi reali ed artificiali, frutto di manipolazioni quasi alchemiche, il lavoro lega paesaggio e suggestioni, mediante un processo di induzione chimica. Usando la luce per agire direttamente sulle chimiche di sviluppo delle polaroid istantanee, l’artista riconduce il lavoro del fotografo alle proprie basi, quasi ricercando l’essenza stessa della fotografia. Una continua messa in gioco di diversi punti di vista dove ogni immagine è pura luce che cade davanti alla lente, ogni figura è fisicamente pura fotografia.
Quello di Alessandro Dandini de Sylva è un esercizio di decostruzione e ricostruzione della realtà che in tutti i suoi lavori si sviluppa in modi diversi: dalle prime manipolazioni di polaroid, passando per i chiarori notturni ricostruiti in studio, fino alle ultime fotografie dove oggetti al di fuori del loro contesto naturale mettono in discussione i meccanismi di significazione prodotti dalla rappresentazione degli oggetti stessi.
Alessandro Dandini de Sylva è un fotografo e curatore nato nel 1981 a Roma dove attualmente vive e lavora. Laureato in economia, nel 2006 si trasferisce a New York dove inizia la sua ricerca artistica ed espone i suoi primi lavori. Nel 2008 ritorna a Roma e fonda 9 Photography, un collettivo attivo nella diffusione della fotografia contemporanea attraverso lecture, workshop e mostre. I suoi lavori sono stati inclusi in numerose esposizioni in gallerie e spazi istituzionali, tra cui recentemente Delloro Contemporary Art, Ex Elettrofonica, CO2 Gallery, Fotografia – Festival Internazionale di Roma, e Sotheby’s Roma e Milano. Le sue fotografie sono presenti in varie pubblicazioni e riviste, tra cui Punctum, Inside Art e CO2 Magazine. Nel 2009 viene selezionato come finalista per il Talent Prize e il suo lavoro è esposto al Museo Centrale Montemartini. Dal 2011 è curatore di Fotografia – Festival Internazionale di Roma in programma al MACRO – Museo d'Arte Contemporanea di Roma e curatore di PhC Capalbiofotografia Festival.
Informazioni:
Istituto Italiano di Cultura de Paris, Tel. +33 144394924
Thea Romanello - thea.romanello@esteri.it / Irene Marta - irene.marta@esteri.it
Ufficio Stampa: ChiNa Pressoffice - chinapressoffice@gmail.com
Chiara Ciucci Giuliani +39 3929173661; Nicoletta Guglielmucci +39 3332587544
Inaugurazione: sabato 24 novembre dalle 12h alle 18h
Istituto Italiano di Cultura de Paris
73, rue de Grenelle, 75007 Paris
Metro linea 10,12, Sèvres-Babylone / linea 12, Rue du Bac / linea 13, Varenne
Bus 39, 63, 68, 69, 83, 94
Orario di apertura: dal lunedi al venerdi - 10h -13h / 15h -18h