27/11/2012
Luo Qi
Area 35, Milano
La 'fortuna' delle parole scomposte. I veri protagonisti delle opere sono i caratteri cinesi che dialogano con strumenti come acqua, carta e inchiostro.
Parole ripetute, modificate, contrapposte in un continuo dialogo tra antico e moderno si materializzano nelle opere di Luo Qi. La loro realizzazione viene affidata a strumenti semplici come acqua, carta e inchiostro, oppure arrivano a colorarsi in modo sapiente su tele dipinte ad olio. Ma sia sulla tela che su rotoli preziosi elegantemente dispiegati per rivelare il loro contenuto, i veri protagonisti sono i caratteri cinesi. La cultura cinese più profonda è ossessionata dal forte impatto visivo della propria lingua, e non potrebbe essere altrimenti.
Fino a farla diventare quasi simbolo che trascende la parola stessa, come accade per il carattere “fu”, di fortuna-felicità, che affiora in ogni aspetto della vita dell’Impero di Mezzo, declinato nelle forme grafiche più svariate. Basato sull'idea dell'avere lo stomaco sazio con una bocca racchiusa dal simbolo del campo coltivato e con a sinistra un'immagine del grano che raggiunge con le sue foglie la volta celeste, ben rappresenta l’essenza dell’universo culturale cinese. Anche Luo Qi lo riprende insieme ad altri ideogrammi, lo fa proprio e lo trasforma attraverso il suo stile unico, moderno ma con un forte richiamo al mondo classico. Attinge al miglior repertorio calligrafico, dosando in modo sofisticato la scelta dello stile da utilizzare. Interviene sulla lingua scritta come uno scultore di parole, le smembra, le rigenera creando nuove composizioni, attraverso soluzioni formali dove con illusioni ottiche la parola arriva quasi a perdere la sua natura originaria.
Ma nello stesso tempo esaltandola graficamente fino a creare nuovi linguaggi poetici generati da inediti accostamenti tra parola-grafica e immagini in senso stretto. Nasce un nuovo senso poetico: un sentire delicato, intellettuale, avvolgente che convoglia all’interno di nuovi mondi. Continuatore di una grande tradizione artistica che l’apertura verso l’occidente degli anni Ottanta non ha minimamente arrestato, ma incentivato con nuovi stimoli per sperimentazioni stilistiche, Luo Qi si è fatto portatore formale e concettuale di percorsi artistici per i quali sono stati creati nuove definizioni come: “calligrafia dipinta”. La ricerca calligrafica sondata in Accademia si è intrecciata con le tecniche pittoriche “altre” provenienti dall’occidente, dagli scambi con gli artisti “dell’olio e della tempera”: la calligrafia ha inspessito il suo tratto fino a diventare materica. Ha assunto nuovi colori oltre al rosso e nero della tradizione.
E allora il calligrafo e il pittore si intrecciano nei ruoli, tradizione e modernità si fondono. La lingua che nasce per antonomasia dalle immagini e che coinvolge nel compiacimento della sua forma grafica tutti i cinesi in ogni aspetto della loro vita, non può non essere nucleo focale di partenza per la ricerca formale di un artista cinese in senso stretto. Luo Qi, provenendo da una grande tradizione familiare legata alla cultura dei letterati, ne rende onore rinnovandola, plasmandola in composizioni estremamente contemporanee ed emotivamente evocative sia all’occhio occidentale che a quello cinese.
Inaugurazione: 28 Novembre dalle 18.30-22
Area 35
Via Vigevano, 35- Milano
Orario: mar e ven 15.30-19
Ingresso gratuito