Con differenti linguaggi formali e modalita'espressive i quattro artisti, Carla Accardi, Enrico Castellani, Dadamaino e Nuvolo spesso richiamano la grande lezione dei maestri del passato in una continuita' necessaria e nella volonta' di mantenere altissima la qualita' del pensiero che l'arte italiana ha prodotto e che le opere testimoniano continuamente.
Il giorno domenica 22 giugno alle ore 17,30 presso la Pinacoteca Comunale in Palazzo Rosari Spada di Spoleto (Pg) sarà inaugurata la mostra
CONTINUUM a cura di Aldo Iori
con opere di Carla Accardi, Enrico Castellani, Dadamaino e Nuvolo
La mostra CONTINUUM nasce dall'idea di porre attenzione ancora una volta al particolare rapporto che l'arte contemporanea mantiene con il passato, con le sue problematiche e le sue tensioni di pensiero. Con differenti linguaggi formali e modalità espressive i quattro artisti, Carla Accardi, Enrico Castellani, Dadamaino e Nuvolo spesso richiamano la grande lezione dei maestri del passato in una continuità necessaria e nella volontà di mantenere altissima la qualità del pensiero che l'arte italiana ha prodotto e che le opere testimoniano continuamente.
Il titolo 'CONTINUUM' della piccola e particolare esposizione richiama il tema del tempo e dello spazio, elementi fondanti del lavoro degli artisti invitati. Il tempo sia come progettazione ed esecuzione manuale del lavoro sia come presenza e impegno dell'artista nella cultura del proprio tempo e spazio come particolare condizione contemporaneamente interna ed esterna alla pittura.
La Pinacoteca Comunale, alloggiata nell'antico Palazzo Rosani Spada (già sede di bellissime mostre di artisti contemporanei ed ex sede della Civica Galleria d'Arte Moderna) è ricca di preziose opere, non solo di pittura e scultura, che testimoniano la vitalità dell'arte in Umbria nel corso del millennio appena terminato; la persistenza di tale vitalità è oggi testimoniata da quattro opere poste sulle soglie di porte murate. L'arte ancora una volta riconferma che il passato esiste solo come riconoscimento critico in un presente e che questo permette la costruzione di una qualità del futuro.
Per l'inaugurazione viene presentato un testo di Aldo Iori.
La mostra CONTINUUM fa parte di ''Viaggiatori sulla Flaminia'', progetto di Giuliano Macchia e Franco Troiani, organizzata in collaborazione con il Comune di Spoleto (Galleria Civica d'Arte Moderna) e la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Umbria. Questa V edizione ''Giardini ultimi /ultimi giardini'' è ancora un attraversamento della città che inizia dalla Basilica di San Salvatore e si conclude a Palazzo Collicola nella Galleria Civica d'Arte Moderna. Artisti noti e artisti emergenti sono stati invitati a esporre presso il Cimitero Monumentale, la Chiesa di San Carlo, la cappella di S.Maria del Pozzo, l'Albornoz Palace Hotel (a cura di A. Cochetti e E. De Albentiis), i giardini di via Matteotti, il Museo Archeologico (a cura di G. Bonomi), nel Museo del Costume (a cura di E. Mascelloni), l'ex carcere del Sant'Uffizio (a cura di A. Cochetti) e Palazzo Collicola.
Gli altri artisti invitati sono: Agresti, Berardi, Boille, Bonalumi, Campi, Cardinali, Carrino, Cavenago, Ceccobelli, Colaianni, Dessì, Di Stasio, Fenci, Fiorucci, Gandolfi, Karpuseeler, Lang, Levini, LeWitt, Lok, Maccioni, Miniucchi, Nagasawa, Paciotto, Ragni, Renda, Sandford & Gosti, Stalder, Teixeira & Ostann, Teodori, Timossi, Viola, Wischnewski.
D.Malusardi di Fenice Danza e R. Biselli del Teatro di Sacco collaborano all'iniziativa 'Viaggiatori sulla Flaminia'.
Carla ACCARDI
Nasce a Trapani nel 1924. Nel 1946 si trasferisce a Roma e compie un viaggio a Parigi con gli artisti con i quali firma nel 1947 il manifesto Forma 1, proposizione teorica per la ricerca formale astratta senza abiure ideologiche. La sua pittura si distacca dai riferimenti figurativi e dalle ricerche della tradizione astratta europea per assumere da subito una dimensione segnica che si caratterizza negli anni 1954-55 durante una profonda indagine autoconoscitiva. Il segno libero nello spazio della rappresentazione si combina con il colore in inedite soluzioni cromatiche e spaziali. Nei primi anni '60 si interessa alle proprietà e qualità dei nuovi materiali plastici e inizia a produrre opere nelle quali la pittura ha come supporto il sicofoil. Nel 1964 realizza Tende, un'opera tridimensionale nella quale la pittura diviene spazio. Tale ricerca coincide con un rinnovato impegno nella realtà socioculturale con importanti contributi teorici sulla condizione della donna artista. Il rapporto segno-colore diviene negli anni successivi elemento caratterizzante la sua pittura che mantiene alta la riflessione formale in cicli di opere sempre più legate ad un'autonoma ricerca sulla struttura e sull'ambientazione. Personalità artistica tra le più eminenti del panorama italiano è spesso presente in rassegne internazionali e nei principali musei italiani ed esteri. Vive e lavora a Roma.
Enrico CASTELLANI
Nasce a Castelmassa di Rovigo nel 1930. Dopo studi di architettura svolti all'estero, alla fine degli anni Cinquanta è a Milano dove è esponente attivo della nuova scena artistica, in cui è determinante la presenza di Lucio Fontana e dove i giovani artisti definiscono nuove modalità linguistiche ed operative dell'arte. Nel 1959 abbandona una pittura nella quale sono presenti echi informali e gestuali per iniziare a definire delle superfici pittoriche in cui la tela dipinta in modo monocromo è soggetta a minime introflessioni ed estroflessioni ad opera di una serie di chiodi posti sul telaio sottostante. La luce diviene rivelatrice così delle tensioni, delle pause e dei ritmi di un rigoroso intreccio geometrico. Nel 1959 con Piero Manzoni ed altri artisti, come Dadamaino e Vincenzo Agnetti, dà vita alla rivista 'Azimuth' nelle cui pagine trova spazio la produzione teorica e iconica delle nuove generazioni con un ampio respiro internazionale; in essa, e nella galleria omonima che si apre a Milano, si entra in contatto con i gruppi italiani di arte programmata ma soprattutto con i contemporanei Yves Klein del Nouveau Réalisme francese e gli artisti del gruppo Zero tedesco. Nel 1967 realizza Ambiente bianco una definizione spaziale delle superfici monocrome che, salvo poche eccezioni come è il caso del Muro del Tempo (1968), sono fino ad oggi la costante metodologica per realizzare nuove ed inedite soluzioni formali. Vive e lavora a Celleno (VT).
DADAMAINO
Eduarda Maino nasce a Milano nel 1936. Si avvicina alla pittura in giovane età ed è interessata da subito alle proposizioni teoriche e formali spazialiste di Fontana; partecipa alla vivace stagione milanese della fine degli anni Cinquanta esponendo con Castellani, Manzoni e i gruppi d'avanguardia europei. I suoi primi lavori sono dei Volumi nei quali la tela si apre in tagli circolari che rivelano il supporto retrostante. Sperimenta in seguito nuovi materiali plastici e le possibilità combinatorie delle forme e dei colori in opere a volte vicine alla ricerca ottica dei movimenti internazionali degli anni Sessanta. Una profonda riflessione che investe la sua coscienza di artista come soggetto politico all'interno della cultura in cambiamento porta a una modifica del proprio lavoro verso la definizione di un universo segnico in cui una pseudo-scrittura diviene elemento formale di narrazione di tensioni e posizioni critiche come ne I fatti della vita del 1978-80 o nei successivi Passo dopo passo. Il più recente ciclo Seit und zeit degli anni Novanta, opere di grande dimensione realizzate ad inchiostro su materiale plastico che si collocano libere nello spazio, la questione del tempo assume un particolare e nuovo significato; il lavoro paziente e ripetitivo diviene continua riflessione sulla condizione culturale del presente. Invitata in mostre storiche e in rassegne internazionali il suo lavoro è esposto nei principali musei europei. Vive e lavora a Milano.
NUVOLO
Giorgio Ascani nasce a Città di Castello nel 1926. Dopo la guerra di liberazione nella quale assume il nome di Nuvolo, si reca a Roma su consiglio dell'amico e conterraneo Alberto Burri. Nella capitale entra in relazione di amicizia e di lavoro con Edgardo Mannucci, Ettore Colla, Corrado Cagli, Mirko e Afro Basaldella. Il poeta Emilio Villa presenta per la prima volta il suo lavoro sulla rivista Arti Visive e poi nella prima personale a Roma nel 1955; le sue opere sono caratterizzate da una singolare ricerca sul segno e sulla forma astratta che, privata dagli echi gestuali informali e sperimentali, è ricca di poeticità e lirismi e si avvale di un rigoroso e sapiente uso della tecnica serigrafica da lui per la prima volta impiegata in ambito propriamente artistico. Presente all'interno del dibattito culturale italiano entra in contatto con la realtà dello spazialismo e dei nuovi gruppi milanesi ed è presente in importanti rassegne d'arte internazionale e i suoi lavori acquisiti in collezioni museali europee e statunitensi. Negli anni Sessanta affianca all'attività artistica l'impegno didattico che culminerà con l'insegnamento di Pittura e la direzione presso l'Accademia di Belle Arti di Perugia negli anni Ottanta. La sua pittura più recente si caratterizza per un uso libero dei mezzi e dei linguaggi tecnologici, come il video e il computer, che vengono usati per verificare nuove modalità formali del rapporto tra pensiero umanistico e pensiero scientifico. Vive e lavora a Città di Castello (Pg).
Aldo Iori nasce a Crema (Cr) nel 1954 conduce studi di architettura e storia dell'arte antica e contemporanea. Interessato ai rapporti spaziali dell'opera e tra questa e il luogo, cura numerosi allestimenti di mostre e rassegne. Si interessa all'opera di numerosi artisti, come curatore di mostre personali e collettive o con testi scientifici sul loro lavoro. Dal 1983 è docente di Storia dell'arte presso l'Accademia 'Pietro Vannucci' di Perugia per la quale è stato curatore di varie iniziative artistiche e progetti europei. Vive e lavora a Roma e a Perugia.
Si ringraziano gli artisti e per la preziosa collaborazione L.Gentili, L.Amadei e G.Soprani
Immagine: Dadamaino, Senza titolo cm 80x80 Tecnica mista, 1972.
Aperto tutti giorni: 10,30-13 e 15-18,30 fino al 13 luglio 2003
Per Informazioni: Pinacoteca Comunale 0743 45940
Galleria Civica d'Arte Moderna 0743 48860
DATA: domenica 22 giugno alle ore 17,30
ORGANIZZAZIONE: Associazione Culturale Viaggiatori sulla Flaminia (G. Macchia e F. Troiani)
Pinacoteca Comunale Palazzo Rosari Spada a Spoleto
Ingresso via delle Terme