Christiane Beer
Marco Casentini
Giovanni Frangi
Tamara Ferioli
J&Peg
Massimo Kaufmann
Franco Mazzucchelli
Pino Pinelli
Velasco Vitali
Ettore Buganza
Loris Di Falco
Una mostra che si articola in nove declinazioni del bianco a partire dalle sculture minimali di Christiane Beer.
Christiane Beer, Marco Casentini, Giovanni Frangi, Tamara Ferioli, J&Peg, Massimo Kaufmann, Franco Mazzucchelli, Pino Pinelli, Velasco Vitali
a cura di Ettore Buganza e Loris Di Falco
Una mostra che si articola in 9 declinazioni del bianco, il colore assoluto,
la somma dei colori dello spettro, la purezza o il vuoto dopo la morte,
forse che lo spazio infinito non sia nero bensì denso di luce.
Un percorso che inizia con Christiane Beer, scultrice che propone
composizioni minimali realizzate in argilla sintetica bianca, con essenziali
quasi impercettibili variazioni geometriche.
La geometria si arricchisce di combinazioni in Marco Casentini, il ritmo
diviene musicale e si dispone sulla bidimensionalità della pittura, con
leggere concessioni allo spessore delle lastre di plexiglass.
I frammenti di bianco di Pino Pinelli sono schegge di pittura riorganizzate
sulla parete creando un'armonia musicale, lavorando di sovrapposizione,
addizionando il pigmento riduce l'enfasi espressiva del colore.
Franco Mazzucchelli si esprime coi materiali sintetici che caratterizzano
dall'inizio il suo operare a cui unisce la leggerezza dell'aria, il suo
p.v.c. gonfiabile bianco rimanda alle forme che assumono le nuvole.
I quadri di Massimo Kaufmann si ispirano alla scrittura Breil, sono texture
in rilievo, qui il bianco è una pittura tattile da leggere con le dita.
Dalla direzione che predilige la costruzione formale, il bianco in Giovanni
Frangi vira verso il paesaggio, la visione non è più rigorosa e la materia
si fa spuria, il colore si sedimenta su se stesso, i giardini ribollono e
confondono i ricordi.
Ritroviamo in Velasco Vitali la struttura della architettura, le dense
pennellate scavano la materia della storia, strati su strati di bianco, come
la calcina delle antiche case in pietra.
Il bianco in Tamara Ferioli è protagonista e non un comprimario, è il valore
oltre il quale congelare i momenti dell'essere attraverso il disegno, il
collage e la scultura.
Per i J&Peg la creazione artistica è un processo mentale che combina più
discipline, partiti dal nero ora le loro combinazioni di disegno e
fotografia si perdono nella luce. Etereo compimento del cerchio iniziato con
l'assenza di rappresentazione della Beer.
Loris Di Falco
Inaugurazione: 29 Novembre 2012 ore 18,30
Spazio Bigli
via Bigli 11/A- Milano
Ingresso gratuito