Fili. Il ferro e l'erba. Cereda, utilizzando lamiere in ferro di recupero, realizza opere impiegando una materia povera; i lavori di Comi sono realizzati con zolle d'erba, tra pittura, scultura e installazione.
a cura di Simona Bartolena
Il MUST, dopo la positiva esperienza di Tracce di
Contemporaneo realizzata in occasione di Ville
Aperte 2012 in collaborazione con Heart pulsazioni
culturali, propone un altro appuntamento con l'arte
contemporanea.
Si tratta della mostra Fili. Il ferro e l'erba, che vedrà
presentati i lavori di due artisti apparentemente
molto diversi tra loro: Andrea Cereda e Vittorio Comi.
Andrea Cereda, utilizzando lamiere e tondini in ferro di
recupero, realizza opere impiegando una materia
povera, arrugginita, consumata che si fa interprete di
forme dalla bellezza inusuale, per poi approdare, in un
percorso di progressivo “svuotamento”, a sculture
leggere e poetiche, dinamiche ed eteree, a dispetto
della ruvidezza del materiale di cui sono fatte.
Mentre le opere di Cereda conservano traccia, sulla
superficie abrasa della lamiera, del lungo racconto
della propria precedente esistenza, quelle di Vittorio
Comi conoscono addirittura un intero ciclo vitale.
Realizzate con zolle d’erba appositamente seminate,
in bilico tra pittura, scultura e installazione, esse sono
creature delle quali prendersi cura, piccoli polmoni
verdi appesi alle pareti.
Sia Cereda che Comi, ciascuno alla propria maniera,
propongono una struggente e poetica riflessione sull’impatto
ambientale dell’arte e sulla sua relazione
con lo spazio e con il fruitore.
Le opere dei due artisti sono presentate negli spazi
aperti e chiusi del museo, intrecciando con l'edificio
antico un dialogo profondo e denso di significati.
La mostra, a cura di Simona Bartolena, sarà inaugurata
sabato 1 dicembre 2012 alle ore 18.30, e sarà poi
visitabile negli orari di apertura del MUST.
Gli artisti
Andrea Cereda arriva al mondo dell’arte passando
per l’esperienza maturata nel campo della pubblicità.
Per realizzare i suoi lavori utilizza lamiere di vecchi
bidoni scoloriti, consunti, arrugginiti (recuperati in
discarica o trovati in qualche casolare abbandonato)
assemblati fra loro e tenuti insieme da cuciture, saldature
e filo di ferro.
Vittorio Comi cresce nel mondo dell'arte dopo una
lunga esperienza negli effetti speciali per il cinema e
la pubblicità. Predilige l'erba sia viva che morta per
realizzare opere in bilico tra installazione e scultura.
Semina, cresce, taglia, alimenta e cura le opere viventi,
adopera soprattutto "erbacce" trovate ovunque per
le opere morte.
La curatrice
Simona Bartolena, storica dell’arte, affianca l’attività
didattica a quella di curatrice di mostre di arte moderna
e contemporanea. Ha recentemente costituito a
Vimercate Heart Spazio vivo, un centro culturale polifunzionale.
Tra le sue numerose pubblicazioni Arte al
Femminile (Electa, 2003), Omaggio agli Impressionisti
(Mondadori Electa, 2008), I Capolavori del Musée
d’Orsay (Mondadori Arte, 2008), Donne (Mondadori
Electa, 2009), Brianza: terra d’artisti (Silvana
Editoriale, 2009).
Inaugurazione 1 dicembre ore 18.30
MUST
Via Vittorio Emanuele II, 53 Vimercate (MB)
Visita Biglietto museo:
euro 3,00 / ridotto euro 2,00
Orari
mercoledì e giovedì 10.00 – 13.00,
venerdì, sabato, domenica
10.00 – 13.00 / 15.00 – 19.00