Il segno della gloria. Un'esposizione che analizza il disegno dell'artista in tutte le sue fasi, fino a confrontarlo con l'opera di autori contemporanei. Un viaggio intenso che prende vita attraverso un ricco contributo di opere: 71 disegni, 9 acqueforti, 1 modello in terracotta e 3 in gesso, 3 calchi autografi, 2 marmi e 5 dipinti, di cui 4 a tempera e 1 a olio.
Sarà il Museo di Roma Palazzo Braschi ad ospitare dal 5 dicembre 2012 al 7 aprile 2013 la mostra “Canova. Il segno della gloria. Disegni, dipinti e sculture”.
I 79 disegni sono stati selezionati dai 1800 circa che costituiscono la più grande raccolta al mondo di disegni di un artista, donata a metà Ottocento all’appena inaugurato Museo Civico di Bassano da Giambattista Sartori Canova, fratellastro dell’artista ed erede universale. I disegni sono accompagnati da 15 acqueforti delle opere realizzate, 6 modelli originali in gesso, da 4 tempere, un dipinto ad olio, due terrecotte e due marmi che consentono di visualizzare il passaggio dalla fase ideativa alla realizzazione dell’opera. Una scelta che offre un quadro storico ineguagliabile dell’Europa tra Settecento ed Ottocento, chiarendo il ruolo di Canova come primo artista della modernità.
Una mostra – promossa da Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico - Sovraintendenza ai Beni Culturali e dal Comune di Bassano del Grappa con la cura di Giuliana Ericani, Direttrice del Museo Biblioteca Archivio di Bassano del Grappa e organizzata da Metamorfosi e Zètema Progetto Cultura – che affronta per la prima volta lo studio del disegno di Canova da due punti di vista: quello stilistico, affrontando le sue caratteristiche e il rapporto con gli artisti contemporanei e quello di prima idea per l’opera realizzata. Metamorfosi, nel suo lavoro di qualità di affiancamento di prestigiose istituzioni culturali, con questa mostra inizia una collaborazione con Museo Civico di Bassano del Grappa, volto a valorizzare lo straordinario patrimonio culturale lì conservato.
Una prima sezione della mostra seleziona dall’intera produzione grafica di Antonio Canova fogli che raccontano perfettamente la varietà del suo segno e dei metodi di progettazione. Partendo poi dal disegno, l’esposizione individua due principali percorsi di lettura dell’opera canoviana: il rapporto con la scultura antica delle collezioni romane e con i personaggi storici e della cultura del suo tempo. Qui sarà possibile ammirare i disegni per i monumenti e le sculture di Clemente XIV, Napoleone Bonaparte, Maria Luisa d’Asburgo, Maria Cristina d’Austria, Carlo III e Ferdinando I di Borbone, George Washington, Vittorio Alfieri, Orazio Nelson, e Paolina Borghese Bonaparte e opere commissionate da Giorgio IV re d’Inghilterra e Joséphine de Beauharnais Bonaparte. In questa sezione sono accostate le incisioni fatte eseguire da Canova per offrire l’immagine dell’opera realizzata ed alcune opere, cinque bozzetti in gesso e in terracotta e due dipinti, parte integrante dell’iter della realizzazione. Completano e arricchiscono la mostra i disegni per tre importanti opere realizzate, la Venere Italica, il Creugante e Damosseno per Pio VII e l’Ercole e Lica per il banchiere Torlonia.
Canova “solea gittare in carta il suo pensiero con pochi e semplicissimi tratti, che più volte ritoccava e modificava”: nelle parole dello storico dell’arte Leopoldo Cicognara si misura l’urgenza della trasposizione del pensiero e dell’immagine sulla carta e la funzione personale e segreta di questi segni, indice di una modernità esistenziale e di prassi esecutiva che crea continuamente sorpresa e meraviglia in chi vi si accosta. Nel 1858 il bassanese Gian Jacopo Ferrazzi, nel commemorare il donatore sottolineava la grande eredità canoviana del Museo di Bassano e il ruolo che il disegno aveva avuto nell’iter realizzativo delle sue sculture: “Noi siamo gli avventurati possessori della storia del suo pensiero”. Ed è proprio l’identificazione del disegno con il pensiero che viene ripetutamente riproposta dalle fonti contemporanee. “Pensieri delineati a lapis”, la sintetica ma efficace descrizione dei disegni dell’illustre fratello da parte di Giambattista Sartori, interpreta i tratti canoviani come la prima fase dell’ ”invenzione” e consente di seguire attraverso la loro lettura tutte le fasi della nascita delle opere. Il ruolo del disegno nella sua opera è segnalato dal suo biografo, Melchior Missirini (1824) come pari allo scalpello, quali “istrumenti che guidano all’immortalità”.
Un fondo, quello bassanese, costituito da 10 grandi album e 8 taccuini non omogenei nella struttura, comprendenti fogli di differenti dimensioni, da più di 500 ad una decina di millimetri, disegni finiti di accademia e schizzi di getto, progetti interi e parziali per bassorilievi in gesso e grandi sculture a tutto tondo.
Il disegno come “pensiero” dell’opera realizzata ma anche come “ricordo” di esperienze di vita, di studio e di lavoro, si trasforma nella mostra in strumento per comprendere la complessità della personalità e dell’opera di questo grande scultore veneto, che si formò nelle terre della sua nascita per affermarsi poi nella culla della scultura classica e barocca, a Roma, in un periodo storico di grandi cambiamenti che introduce all’Età moderna.
Informazioni
060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00
Gruppi (max 30 partecipanti): è disponibile un servizio di visite guidate, a scelta tra percorso museo e/o percorso mostra
È disponibile un servizio di prenotazione per gruppi, (max 30 partecipanti): costo addizionale per la prenotazione € 25,00
Scuole (max 30 partecipanti): è disponibile un servizio di visite guidate; è richiesta la prenotazione del turno di ingresso. Prenotazione 060608 (tutti i giorni 9.00 – 21.00)
La prenotazione per singoli visitatori è possibile solo con il pre-acquisto online del biglietto di ingresso.
Acquisto online
www.omniticket.it
Con la prenotazione è possibile evitare la fila presentandosi direttamente alla cassa.
Organizzazione
Roma Capitale
Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico
Sovraintendenza ai Beni Culturali
Città di Bassano del Grappa
Con la collaborazione di
Istituto di Ricerca per gli Studi su Canova e il Neoclassicismo
Comitato per l’edizione Nazionale delle opere di Antonio Canova
Sponsor
Banche Tesoriere di Roma Capitale: BNL – Gruppo BNP Paribas, Unicredit, Mnte dei Paschi di Siena
Acqua Claudia
Finmeccanica
Il Gioco del Lotto
Vodafone
Con il contributo tecnico di
Atac
La Repubblica
Inaugurazione: 4 dicembre 2012 ore 18,00
Museo di Roma Palazzo Braschi
piazza San Pantaleo, 10 (Piazza Navona) - Roma
Dal martedì alla domenica ore 10.00 - 20.00
La biglietteria chiude alle 19.00. 24 e 31 dicembre 10.00-14.00
Chiuso il lunedì, 25 dicembre, 1 gennaio
Integrato Museo + Mostra:
Intero € 11,00; Ridotto € 9,00
Per i cittadini residenti nel territorio di Roma Capitale (mediante esibizione di valido documento che attesti la residenza) Intero € 10,00; Ridotto € 8,00
Biglietto cumulativo Braschi + Barracco + mostra:
Intero € 11,50; Ridotto € 9,50
Per i cittadini residenti nel territorio di Roma Capitale (mediante esibizione di valido documento che attesti la residenza) Intero € 10,50; Ridotto € 8,50