Big Bambu': circa 8.000 aste di bambu' legate e incastrate fra loro dagli artisti insieme a un gruppo di arrampicatori esperti, americani e italiani, a creare un'inedita scultura-architettura, che si sviluppa fino a circa 25 metri di altezza. I gemelli americani sono gli interpreti della sesta edizione di Enel Contemporanea che celebra i 50 anni dell'azienda. A cura di Francesco Bonami.
a cura di Francesco Bonami
A partire dall’11 dicembre viene aperta al pubblico la grande installazione “Big Bambú” degli artisti americani Mike e Doug Starn, selezionati per Enel Contemporanea 2012. L’opera è realizzata negli spazi di MACRO Testaccio a Roma, in occasione delle celebrazioni per il cinquantenario dell’azienda.
Roma, dicembre 2012 – Sono gli artisti americani, gemelli omozigoti, Mike e Doug Starn i protagonisti della sesta edizione di Enel Contemporanea, fra i più prestigiosi appuntamenti internazionali nel panorama dell’arte contemporanea, a cura di Francesco Bonami. Un’edizione speciale per i 50 anni di Enel che, a partire dall’11 dicembre, vede l’apertura al pubblico negli ampi spazi di MACRO Testaccio della gigantesca installazione “Big Bambú”, appositamente creata per la città di Roma.
Dopo la doppia giostra in movimento dell’artista tedesco Carsten Höller e la “casa di farfalle” degli olandesi Bik Van der Pol - che nel 2010 inaugurò con grande successo il nuovo MACRO a Roma e che a settembre è sbarcata a Mosca – quest’anno i visitatori potranno ammirare e sperimentare un’opera che promette di emozionare non solo gli addetti ai lavori.
Realizzata da Enel nell’ambito della consolidata partnership con il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma, Enel Contemporanea 2012 offre al pubblico la possibilità di vivere in modo nuovo l’area museale di MACRO Testaccio. “Big Bambú” è infatti un’installazione tutta da scoprire, con percorsi e camminamenti aperti ai visitatori, tra emozioni, natura e colori. Ma è anche un sorprendente luogo d’incontro e di aggregazione, dove fermarsi a chiacchierare, ad ascoltare una presentazione, a leggere un libro o anche, semplicemente, a guardare il panorama di Roma da un punto di vista unico e diverso: un nuovo modo di vivere l'arte, il quartiere e la città. Per l’occasione, nell’ottica di una migliore fruibilità dell’area interna di MACRO Testaccio, vengono inoltre realizzate due isole verdi lungo i corridoi laterali, con una selezione botanica di sempreverdi ed essenze ornamentali legate alla tradizione e alla spontaneità del territorio.
Negli spazi del museo circa 8.000 aste di bambù sono state legate e incastrate fra loro dagli artisti insieme a un gruppo di arrampicatori esperti, americani e italiani, a creare un’inedita scultura-architettura, che si sviluppa fino a circa 25 metri di altezza. L’opera della serie “Big Bambú” è stata concepita dai fratelli Starn come un organismo vivente in continuo cambiamento nella sua complessità ed energia, grazie all’utilizzo di un materiale solido e flessibile, oltre che altamente simbolico, come il bambù. All’interno dell’architettura-scultura l’imprevedibile incrociarsi dei bambù diviene al tempo stesso elemento giocoso ed espressione della molteplicità della vita, dell’immaginazione e della creatività umana. Rendendo la flessibilità e gli intrecci del bambù elementi fisici di costruzione ma anche elementi mentali di riflessione, il visitatore può abbandonarsi nello spazio di quest’opera d’arte in continua trasformazione, concepita come se la costruzione non fosse mai finita. Un grande organismo vivo che si trasforma, si muove, si adatta al tempo, che cresce non in dimensioni ma in sensazioni. In questo modo i fratelli Starn creano una delle poche opere d’arte contemporanea che, pur presentandosi nella sua versione ultimata come una scultura, rimane costantemente organica e viva, capace di accogliere lo spettatore e di inglobarlo come parte integrante del processo.
Nel 2010 l’installazione ”Big Bambú: You Can’t, You Don’t and You Won’t Stop” (non puoi, non vuoi e non ti fermerai) di Mike e Doug Starn, in mostra al Metropolitan Museum di New York, è stata la nona esposizione più visitata nella storia del museo e la quarta più visitata al mondo in quell’anno. Successivamente, è stata presentata alla 54. Biennale di Venezia nel 2011. Mike e Doug Starn lavorano insieme da oltre vent’anni focalizzandosi principalmente sull’arte concettuale e sulla fotografia. Le loro opere, concepite come inedite strutture organiche in evoluzione, sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private, e sono state esposte in musei e gallerie di tutto il mondo, fra cui il Museum of Modern Art, il Metropolitan Museum of Art e il Guggenheim Museum di New York, la National Gallery of Victoria di Melbourne, lo Yokohama Museum of Art in Giappone, la Maison Européenne de la Photographie di Parigi. Rappresentati dal celebre gallerista Leo Castelli dal 1989 fino alla sua morte, nella loro carriera artistica gli Starn hanno ricevuto numerosi riconoscimenti. Attualmente, oltre a Enel Contemporanea 2012, è in corso la loro mostra “Gravity of Light” ospitata dal Cincinnati Art Museum. Lavorano a Beacon, New York.
Con l’avvio della sesta edizione di Enel Contemporanea, rinnovando la partnership con il MACRO e creando un’opera d’arte per la città di Roma, Enel riconferma la propria volontà di sostenere l’arte e la cultura nelle sue diverse forme ed espressioni, lavorando a fianco di importanti istituzioni e a beneficio della collettività.
Enel Contemporanea è il progetto promosso da Enel che prevede ogni anno la realizzazione di opere sul tema dell’energia da parte di artisti di diverse nazionalità (www.enelcontemporanea.com). Un’iniziativa, oggi alla sua sesta edizione, che si propone di esplorare il concetto di energia attraverso il linguaggio universale dell’arte. Da alcuni anni infatti Enel ha sposato il linguaggio dell’arte contemporanea per la sua capacità di esprimere e trasmettere i valori di innovazione, attenzione all’ambiente e internazionalità, che oggi costituiscono le tre direttrici fondamentali su cui si gioca la sfida di un futuro sostenibile e che in questo momento ben rappresentano il percorso di sviluppo di un’azienda come Enel.
Le precedenti edizioni di Enel Contemporanea hanno presentato gli interventi di nove artisti internazionali: nel 2011 la doppia giostra in movimento Double Carousel with Zöllner Stripes realizzata dal tedesco Carsten Höller; nel 2010 la “casa di farfalle” Are you really sure that a floor can't also be a ceiling? del duo olandese Bik Van der Pol che ha inaugurato il nuovo MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma; nel 2009 l’installazione a cielo aperto dell’americano Doug Aitken sulla punta dell’Isola Tiberina a Roma. Nel 2008: una sala d’attesa eco-sostenibile dello statunitense Jeffrey Inaba al Policlinico Umberto I di Roma, un percorso di immagini, neon e video proiezioni degli assume vivid astro focus fra le rovine di Largo Argentina a Roma e un giardino nascosto del gruppo A12 nella laguna di Venezia in occasione della 11. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Nel 2007 a Roma: una grande opera-cantiere dell’italiano Patrick Tuttofuoco in piazza del Popolo, una fontana d’acqua interattiva del danese Jeppe Hein nel quartiere della Garbatella e una suggestiva eclissi lunare dell’inglese Angela Bulloch sopra l’Ara Pacis.
Fondata nel 1962, dopo uno storico dibattito politico che portò alla nazionalizzazione di 1.300 aziende elettriche locali per creare un’infrastruttura energetica in grado di unire il Paese e promuoverne lo sviluppo, a distanza di 50 anni, Enel è oggi la più grande azienda elettrica d’Italia e una delle prime utilities del mondo. Enel è un operatore integrato, attivo nei settori dell’elettricità̀ e del gas. Oggi opera in 40 Paesi del mondo, con una capacità installata netta di circa 97.000 MW e vende elettricità e gas a più di 61 milioni di clienti.
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Inaugurazione: lunedì 10 dicembre 2012, ore 19.30. Dj set fino alle 24.00
MACRO Testaccio
Piazza O. Giustiniani 4, Roma
Da martedì a domenica ore 16.00-22.00
Chiuso il lunedì
Ingresso gratuito