Tagliare e cucire parole. Le forme del dolore divengono opere estetiche che lasciano lo sguardo dello spettatore sgomento. Percorsi di malattia e disperazione trasformati in sculture.
Il mondo di Graziella Menichelli è un mondo assolutamente interiore eppure definito e delineato. La forza creativa e plastica dell’artista dà forma a percorsi di malattia e disperazione ed immediatamente dopo li sublima in sculture cariche di poesia e libertà oppure negli arazzi forme e geometrie essenziali e pulite. Le forme del dolore divengono opere estetiche di altissimo livello che lasciano lo sguardo dello spettatore sgomento e perplesso, timoroso di scavare e scontrarsi in simili ed universali”incidenti”.
La soluzione, il continuum vitale, il divenire sono conservati attraverso il recupero ed il riutilizzo nonché la rinascita di oggetti di scarto prima disfatti e poi assemblati in dialogo teatrale reciproco.
Un lavoro umile che esce dal cerchio preordinato delle convenzioni pittoriche e plastiche dell’accademismo.
Inaugurazione 9 dicembre ore 18.30
Galleria Massella
via dietro Filippini, 13 - Verona
Ingresso libero