La mostra affronta alcuni dei problemi piu' gravi del sistema cibo mondiale e delle possibili soluzioni, iniziando con un giro del mondo per immagini attraverso una mostra fotografica. Vengono anche presentati consigli su come acquistare in modo piu' consapevole ed esempi di resistenza alla dilagante follia del sistema alimentare mondiale.
La mostra “Cibi che cambiano il mondo” realizzata all'interno del progetto 4cities4dev, sta viaggiando nelle quattro città partner europee (Tours, Bilbao, Riga e Torino) per raccontare un approccio alla cooperazione allo sviluppo che parta dal cibo come motore di cambiamento.
È un approccio integrato che mette il cibo al centro dell'attenzione, per unire punti che di solito sono separati: tutela della biodiversità e sostenibilità ambientale, attenzione alle comunità locali e alle loro tradizioni e culture, riscatto economico per i produttori.
È un modello che vuole coinvolgere anche i consumatori in Europa, perché comprendano che le loro scelte possono avere un impatto decisivo, che il mondo è tutto collegato e ciò che viene deciso in un determinato posto ha sempre conseguenze altrove.
Slow Food ha sperimentato questo modo di lavorare per anni: per questo si batte perché tutti abbiano accesso a un cibo buono, giusto e pulito.
La mostra “Cibi che cambiano il mondo” si propone di affrontare alcuni dei problemi più gravi del sistema cibo mondiale e delle possibili soluzioni, iniziando con un giro del mondo per immagini attraverso una mostra fotografica. Successivamente vengono presentati al visitatore alcune riflessioni su come acquistare in modo più consapevole invitandoli a fare la spesa in un piccolo supermercato che attraverso le scelte fatte spiega quali sono le conseguenze che ne derivano. Viene raccontata la storia poco conosciuta e inaspettata di cibi che pensiamo di conoscere bene e attraverso un piccolo percorso interattivo viene mostrato come il cibo si possa riconoscere e apprezzare non solo attraverso il gusto, ma anche con il tatto, l'olfatto e perfino l’udito. E' possibile scoprire che un semplice orto può insegnarci moltissimo.
Infine, attraverso le parole e le immagini dei protagonisti dei documentari girati in Africa sulle comunità del cibo adottate nell'ambito di 4cities4dev, vengono presentate piccole ma significative storie di possibili alternative virtuose, esempi di resistenza alla dilagante follia del sistema alimentare mondiale.
Ufficio Comunicazione MRSN: comunicazione.mrsn@regione.piemonte.it
Inaugurazione giovedì 22 novembre, ore 17.30
Museo Regionale di Scienze Naturali
via Giolitti 36, 10123 Torino
Orario apertura Museo e Mostra: tutti i giorni: 10 – 19 / Chiuso il martedì
Inaugurazione lunedì 10 dicembre, ore 11,00
Ingresso € 5,00 intero, € 2,50 ridotto