L'artista utilizza l'immagine seriale e la modifica in infinite versioni. Il suo linguaggio, all'incrocio tra il decoupage di Rotella e le icone pop di Warhol, apre un dialogo tra la street art e le avanguardie dell'arte contemporanea.
Una delle pratiche più radicate della streetart, sia dei pionieri che delle avanguardie, è quella della ripetizione e della produzione in serie, una formula che va dalle tag fino all’elaborazione di vere e proprie icone e che si incrocia per molti versi con la serialità dei poster pubblicitari: è come se, di fronte a una città bombardata da messaggi e immagini commerciali, gli artisti decidessero di riappropiarsi illegalmente degli spazi pubblici, iniziando a riempire muri e strade così come i manifesti pubblicitari avevano fatto in modo legale.
L'opera di UNO è in stretto dialogo con questa dinamica. Se la poster art e la sticker art infatti prendono spunto dai meccanismi di ripetizione della pubblicità, il lavoro di UNO aggiunge uno scatto fondamentale. Non solo l'elemento della serialità e dell'affissione rimandano al meccanismo dell'advertising, ma il soggetto principale della sua opera è esso stesso un'immagine pubblicitaria: il volto simbolo di una famosissima barretta di cioccolata per bambini.
Ed ecco che la rivoluzione si completa. L'immagine seriale che ci ha bombardati sin da bambini e che abbiamo subìto diventa l’oggetto da cui nasce il lavoro dell’artista: UNO la modifica in infinite versioni e supporti, mettendo in campo da un lato un atto di rivolta e allo stesso tempo aprendo una via d’accesso alla sua più intima personalità artistica, legata all’infanzia e al suo immaginario.
L'unicità del lavoro di UNO sta in una pratica che fa della reiterazione di una singola immagine all'infinito il suo punto di forza. Un linguaggio che, all'incrocio tra il decoupage di Rotella e le icone di pop di Warhol, apre un dialogo tra la Street art e le avanguardie dell’arte contemporanea.
UNO Nasce in Russia in un freddo venerdì 17 del 1981, primogenito di una famiglia di antichi tipografi moscoviti di origine italiana. E' nell'antica tipografia della famiglia che cresce: sin da bambino si diletta a giocare con tutto ciò che fosse cartaceo e rimediabile all'interno del negozio.Trasferitosi a 14 anni in Germania con la famiglia, partecipa ad un provino per una pubblicità. E' in questa occasione che conosce Günter Euringer, colui che tanto tempo prima aveva prestato il suo volto per la vecchia confezione delle barrette Kinder. Ancora un adolescente ingenuo e spensierato, UNO si entusiasma subito alla storia di Günter, storia che diventerà la sua ossessione e che caratterizzerà tutta la sua esperienza artistica. Dopo qualche anno decide di trasferirsi in Italia. A Roma, nei primi anni del 2000, comincia ad appassionarsi al Situazionismo e alla tecnica del detournement. Disilluso e disincantato verso tutte le regole che la società italiana gli impone, decide di non decidere, di abbandonarsi ad un atteggiamento Blasé. L’interesse per la street art, che da sempre l’aveva affascinato, comincia a diventare strumento di sfogo. Anche senza mai voler veicolare nessun messaggio particolare e per nessun apparente motivo, si ritrova profondamente incuriosito da questo forma di comunicazione. È in questo momento che riaffiora la sua vecchia passione per colla e montaggio sregolato di brandelli cartacei, questa volta misto ad una sorta d’iconografia spicciola e alla ripetizione ossessiva del volto di Günter.
Le tecniche usate nella sua produzione sono quelle classiche della street art, anche se la sua predilezione, già dalle prime esperienze in strada, sono i poster, la ripetizione, i collage, i decoupage e ogni cosa che abbia a che fare con la carta e la sua manipolazione, con la strada e l’effimero, con il perenne e incessante bisogno di vagare di notte bruciati dal fuoco.
UNO ha preso parte a numerosi festival e mostre di streetart tra i quali: Poster Exhibition (Firenze, 2008), con Hogre e Alt97; International Poster Art (Roma, 2008); Turin Poster Festival (Torino, 2008); Madrid Poster Art (Madrid, 2009); Crack! Fumetti Dirompenti (Roma, 2009); WTC (Torino, 2011); Mura Mura (Pizzo Calabro, 2012). Ha inoltre collaborato con diverse gallerie, tra le quali ricordiamo Cancer Sell (London); MondoPop International Gallery (Roma); MF Gallery (Genova); Amantes (Torino).
Inaugurazione: 15 Dicembre ore 19
Laszlo Biro (nuova sede)
Via Braccio da Montone, 56 - Roma
Ingresso gratuito