Knut Asdam
Soren Thilo Funder
Sigurdur Gudjonson
Hannu Karjalainen
Nina Lassila
Trine Lise Nedreaas
Sini Pelkki
Il progetto itinerante individua, riattiva e occupa spazi architettonici convertendoli temporaneamente in dispositivi di trasmissione di pensiero. Questa mostra, suddivista in due capitoli, vede protagonisti nove artisti del Nordeuropa. Il secondo capitolo inaugura il 16 febbraio.
FATAMORGANA è un progetto itinerante di ricognizione intorno alla videoarte internazionale ideato e prodotto dal collettivo Like A Little Disaster. www.likealittledisaster.com
Il progetto individua, riattiva e occupa spazi architettonici – senza alcuna preclusione o categoria che chiude ed esclude – convertendoli temporaneamente in dispositivi di trasmissione di pensiero, in alloggi provvisori di miraggi. Muovendo dalla duplice idea che sia l’arte a “fare” il luogo e non il contrario e che l’esperienza artistica possa offrire modello di dialogo alternativo con la complessità del reale.
Si raddrizzò e con lui si raddrizzarono anche le sue immagini.
Abbassò lo sguardo sul suo corpo e lo confrontò col corpo delle sue immagini,
e le immagini abbassarono lo sguardo sul loro corpo e lo confrontarono col suo,
e mentre osservava se stesso e le sue immagini,
constatò d’essere fatto come le sue immagini:
Ritenne di essere una creatura fra molte creature uguali.
(F. Dürrenmatt, Minotauro. Una ballata)
FATAMORGANA#1 a cura di Giuseppe Pinto prevede il coinvolgimento di nove artisti provenienti dall’area nordeuropea; Norvegia, Islanda, Svezia, Finlandia, Danimarca, suddivisi in due capitoli.
Capitolo I
Knut Åsdam
Søren Thilo Funder
Sigurdur Gudjonson
Hannu Karjalainen
Nina Lassila
Trine Lise Nedreaas
Sini Pelkki
Capitolo II (dal 16 Febbraio 2013)
Jenny Åkerlund
Anna Wignell
Le opere selezionate, in stretta collaborazione con gli autori, conducono il visitatore in un percorso che va dalla identificazione oggettiva degli “accadimenti” alla graduale perdita di questa certezza visiva, fino a raggiungere l’annullamento del reale.
I lavori di Knut Åsdam, Nina Lassila, Trine Lise Nedreaas instaurano un dialogo che pone il corpo umano come elemento visivo totalizzante, disponendo di un attitudine concettuale che oscilla dalla concentrazione estrema dell’azione alla deliberata perdita di controllo. Con un’attenzione poetica e allo stesso tempo ontologica e attraverso dinamiche fortemente performative generano un gioco di specchi e riflessi, di continui sguardi e “visioni” incrociate tra soggetto rappresentato e osservatore.
Nelle opere di Sigurdur Gudjonson, Hannu Karjalainen e Sini Pelkki l’impianto del riconoscimento di se stessi in quanto corpo umano de-finito inizia a perdere i suoi netti contorni, si sfuma sino a mostrarne una forma meno determinata e netta. La resa indefinita della figura nello spazio, costringe l’osservatore a variare continuamente il suo punto focale, per catturare il visivo in una dimensione che non ha mai il centro della messa a fuoco visiva. E ancora una volta guardiamo e siamo visti, nell’opera Blink di Søren Thilo Funder in cui l’artista rimane per 52 minuti di fronte alla camera senza mai chiudere gli occhi.
Con gli interventi site specific delle artiste svedesi Jenny Åkerlund e Anna Wignell, ci s’inoltra in un territorio decisamente diverso; freddo, astratto e minimale.
Se l’esperienza sensoriale è stata fin qui dominata dalla visione del corpo umano per poi perderne i lineamenti, si raggiunge ora il livello zero del visivo, il visitatore si ritrova in uno spazio che non dichiara alcuna volontà rappresentativa e nella ricerca del senso nascosto di un situazione così ermetica ritroverà il proprio corpo come l’elemento generativo e dell’esperienza visiva.
I lavori in mostra non percorrono strade dritte e già collaudate, ma strade secondarie che forse non porteranno sempre in luoghi lontani ma spostano il nostro punto di vista, permettendoci di considerare altre possibilità. Un campo aperto a poetiche assolutamente distinte entro cui possa realizzarsi il desiderio di scambiare esperienze, idee, riflessioni, e anche di provocarle.
Ci piacerebbe che il labirintico percorso dell’arte fosse vissuto non come una storia compiuta ma come un processo definito in termini di relazione tra soggetti, forme, idee, spazi diversi, assomigliando più ad un centro di sperimentazione che ad un cumulo di certezze.
Nel suo complesso l’azione di FATAMORGANA tenta di focalizzare l’attenzione sul continuo tentativo degli artisti di costruire mondi estetici personali, di stabilire necessità formali proprie, di fabbricarsi una nuova realtà. Gli artisti stabiliscono il senso e l’utilità della propria ragion d’essere e la sopravvivenza del gesto artistico in un mondo dominato dai mass-social media nel quale la realtà pare non manifestarsi fuori dalla rappresentazione.
Ci interessano le idee che appaiono come un ammasso di resti e sedimentazioni, frammenti, sbozzi e tentativi, le opere che permettono allo spettatore di ricreare la propria esperienza umana ed estetica, gli artisti capaci di rinnovare la facoltà d’immaginare diversi modi di abitare il mondo e di innestare sensi.
Tali premesse ravvisano anche un approccio che respinge la logica di una visione distratta, superficiale. Al visitatore è invece affidato un ruolo fondante. FATAMORGANA prende le mosse da una forma urgente e diretta di indagine e ricerca composta da un’incompiutezza concettuale intenzionale che contemporaneamente nasconde e mostra le sue stesse premesse, in un momento in cui tutto sembra dover essere semplicemente chiaro, visibile, spettacolare, quantificabile e condivisibile, FATAMORGANA lascia irrisolti alcuni punti, tentando la via di una trama dialettica che possa consentire esperienze soggettive differenti elaborate individualmente. In questo contesto aporetico i visitatori possiedono assoluta libertà di azione, non importa quanto l’esperienza possa essere disorientante e alienante.
I
Knut Åsdam è considerato internazionalmente una delle figure più importanti del panorama artistico contemporaneo. Ha rappresentato i Paesi Nordici alla Biennale di Venezia nel 1999, ha preso parte alle Biennali di Melbourne (1999) Istanbul (2003) Liverpool (2010) Manifesta 7 (2008). Il suo lavoro è stato esposto al MOMA/P.S.1. New York – Mambo Bologna – MACRO Roma – GAMec Bergamo – Galleria Gian Carla Zanutti Milano – Palazzo delle Papesse Siena – Tate Britain Londra – Gagosian Gallery New York – Kunsthalle di Bergen – Galleria Sonia Rosso Pordenone – Locarno Film Festival, Locarno.
Nel 2011 ha presentato i film Abyss (2010) e Tripoli (2010) alla Tate Modern di Londra.
Søren Thilo Funder nel 2011 ha preso parte alla 12° Biennale di Istanbul e alla mostra “I Feel Like I’m Disappearing…”, West Gallery, Den Haag, Paesi Bassi. E’ stato coinvolto in importanti progetti internazionali che lo hanno visto esporre alla 6° Biennale di Liverpool – Museum of Contemporary Art Zagreb (Residency Program), Croatia – MASA Art Space, Istanbul – IMO Projects, Copenhagen – SOMA Residency Program, Città del Messico – The Danish Arts Foundation – Asolo Film Festival – Nikolaj Copenhagen Contemporary Art Center – Konsthall Oslo – Kalmar Art Museum, Kalmar, Sweden – Holstebro Art Museum, Holstebro, Dk – Manifesta 8 (Parallel Events) Murcia, Spagna – National Art Gallery, Sofia.
Sigurdur Gudjonsson è considerato uno degli astri nascenti della videoarte nordeuropea, negli ultimi anni è stato coinvolto nelle più importanti manifestazioni internazionali d’arte contemporanea e ha esposto nei più autorevoli spazi d’arte come; Tromsø Kunstforening – Frankfurter Kunstverein – Alessandro Marena Project Torino – Galleria Adler New York/Francoforte – Galleri Priestor Bratislava – Reykjavik Art Museum – Arario Gallery Beijing – Bergen Kunsthall – Casa Masaccio, Centro per l’arte contemporanea, San Giovanni Valdarno – Hendrik Christian Andersen Museum Roma – Northwave a cura di Lorella Scacco, book and video screening, Biennale di Venezia – The building, e-flux video rental, Platz Der Vereinten Nationen Berlin – Kunsthalle Wien – KW Institute for Contemporary Art, Berlin – Vienna Biennale. Recentemente ha preso parte alla Biennale di Liverpool, inaugurata nel settembre 2012.
Hannu Karjalainen ha recentemente preso parte alla mostra “Il Museo privato” a cura di Giacinto Di Pietrantonio e M. Cristina Rodeschini, GAMeC, Bergamo, e alla mostra “Broken Fall” a cura di Giovanni Iovane e Alessandra Pace, Galleria Astuni di Bologna. Negli ultimi tre anni ha esposto le sue opere in importanti musei e gallerie private tra cui; Bryce Wolkowitz Gallery, New York, USA – Kunsthalle Helsinki – Kiasma Contemporary Art Museum, Helsinki – Studio at Kunsthalle Helsinki – Gallery Rotwand, Zurigo – Korjaamo Gallery, Helsinki – Tampere Art Museum, Finlandia – Rotwand Gallery, Zurigo – Galerie Adler, Fracoforte/New York – Kunsthalle Lophem, Bruges, Belgium – Helsinki City Art Museum – Sammlung Hoffmann, Berlin – Artissima, Gallery Taik, Torino – Armory Show, New York – Borås Art Museum, Borås, Sweden – Parrotta Contemporary Art, Stuttgart – Engholm Engelhorn Galerie, Vienna.
Nina Lassila ha preso parte ad importanti manifestazioni internazionali d’arte e ha esposto nelle più prestigiose istituzioni museali tra cui; Centre Georges Pompidou Parigi, ATA (Artists Television Access) San Francisco, PLATFORMA VIDEO9 Festival Atene, Nightcomers Biennale di Istanbul, Raumerweiterungshalle Berlino, Biennale di Göteborg, Performance Stammtisch Berlino, Atelierhof Kreuzberg Berlino, Kunsthalle M3 Berlino, Beaconsfield Londra, CologneOFF 2011 Colonia, IG BILDENDE KUNST Vienna, Minken & Palme Berlino. Nel 2011 ha esposto al MACRO di Roma nella mostra SHIDEVIL5.
Trine Lise Nedreaas è internazionalmente riconosciuta come una delle protagoniste della scena artistica contemporanea. Ha esposto, tra gli altri, presso l’Everson Museum of art di New York – Stephan Stoyanov Gallery, New York – George Polke Gallery Londra – Gallery MK /Milton Keynes Gallery London – Galerie Eva Hober Paris – LUXE Gallery New York – Galerie Michael Janssen Berlin. COMA Berlin – New Center for Contemporary Art Louisville – Kunstverein Schwerin, D – Baltic Biennale 3rdSPACE San Pietroburgo – Kunstnernes Hus, Oslo – Museum of Fine Arts Boston – Mori Art Museum Tokyo – PAN Napoli. Nel 2006 ha preso parte alla mostra “In to me/Out of me” curata da Klaus Biesenbach tenutasi al MOMA PS1 di N.Y. e riproposta al Museo MACRO di Roma.
Sini Pelkki è stata coinvolta in numerosi progetti in spazi pubblici e privati tra cui, Triennale d’arte Finnica, In Search of The Miraculous, Kunsthalle di Helsinki a cura di Luigi Fassi – Overgaden Institute of Contemporary Art di Copenhagen – Galerie 5räume Ludwigsburg – Finnish Institute in Stockholm – Riga Art Space, Riga – Baltic Sea Culture Centre of Danzig – Santralistanbul Istanbul, 5°.
Nel 2011 ha tenuto un importante mostra personale “Embarkation” presso la Kunsthalle di Helsinki
Nel 2012 (insieme a Jani Ruscica) ha realizzato “Screen Test (For A Living Sculpture)” film commissionato da MTV e MoMA PS1 N.Y. Il lavoro sarà presentato all’ Armory Show di N. Y. (marzo 2013). Con Fatamorgana#1 Pelkki espone per la prima volta in Italia.
II
Jenny Åkerlund nel 2011 ha tenuto un importante mostra personale intitolata Sidereal Time presso la KMH Gallery di Malmö, sempre nel 2011 insieme a Sebastian Wahlforss espone “Fragment” presso la Detroit Gallery di Stockholma. E’ stata coinvolta in numerosi progetti tra cui; Dear Gertrud, PLEASANT, Copenhagen – “Projet Gutenberg”, Galerie Jeanroch Dard, Parigi. “Our Origins” Museum of Contemporary Photography, Chicago – “PANG AEA Superkontinent” Inter Arts Center, Malmö – “Five days of collective attempts” Projektraum Bethanien Berlin – Bachelor of fine arts exhibition, Bildmuseet, Umeå. “Alla ting är tre” Wasagallerian, Umeå.
I suoi lavori fanno già parte di importanti collezioni pubbliche e private tra cui quella del Museum of Contemporary Photography di Chicago. Con FATAMORGANA#1 Åkerlund presenta per la prima volta il suo lavoro in Italia.
Anna Wignell nel 2011 ha tenuto la mostra personale “I twill be shown” in uno dei più interessanti spazi d’arte contemporanea della scena berlinese, Infernoesque. Sempre nel 2011 ha tenuto una doppia personale insieme a Per Kesselmar nel prestigioso Konstnärshuset, di Stockholma. E’ stata coinvolta in numerosi progetti tra cui; “Sorting” Galeri Mejan di Stockholma – Repetition, Malmö Konsthall, Malmö – Massor av video, Haninge Kulturhus, Stockholm – Konstakademien, Stockholm – Skånes Konstförening, Fotografi i Centrum di Malmö – Nova gallery, Zagabria – KAZ gallery, Västerås – “Accommodation” Galleri Rotor 2, Göteborg – Video-Salon 5, Gallery Duplex/10m2, Sarajevo – InterAccess, Electronic Media Arts Center, The Images Festival (23:rd), Toronto – Rumstering, Bonniers konsthall, Stockholm – Galleri Box, Göteborg – My Computer, 300m3 Art Space, Göteborg – Labyrinth, Botkyrka Konsthall, Stockholm.
Anche Anna Wignell con Fatamorgana#1 espone per la prima volta in Italia.
http://www.likealittledisaster.com
info@likealittledisaster.com
AVset: Valentina Dell’Aquila + Floating heads
The Oval Dinner lovefood di Grazia De Palma & Le Dernier Restaurant.
Capitolo I – 15 Dicembre 2012 – 15 Gennaio 2013
Knut Åsdam – Søren Thilo Funder – Sigurdur Gudjonson – Hannu Karjalainen
Nina Lassila – Trine Lise Nedreaas – Sini Pelkki
Capitolo II – 16 Febbraio – 16 Marzo 2013
Jenny Åkerlund – Anna Wignell
Inaugurazione: Sabato 15 Dicembre 2012, start ore 20:00
Omphalos
via Pietro Toselli 21, Terlizzi, BA
Orari galleria: solo su appuntamento