A' Travers. 30 opere testimoniano il contributo che il mezzo virtuale sta dando alla cultura figurativa contemporanea, contaminando tutto quello che e' espressione artistica in una vera rivoluzione estetica.
A cura di Chiara Fuschini
In A’ Travers, mostra a cura di Chiara Fuschini, il filo conduttore è la rappresentazione del
corpo ‘attraverso’ l’utilizzo di più generi, dalla pittura alla fotografia al digitale e
viceversa. Come sottolinea la curatrice della mostra, le trenta opere proposte attuano
interessanti e provocatorie manipolazioni e testimoniano il contributo che il mezzo
virtuale sta dando alla cultura figurativa contemporanea, contaminando tutto quello che è
espressione artistica in una vera rivoluzione estetica.
Figure emozionanti, barocche, coinvolgenti, ricche di particolari descritti attraverso
un disegno minuzioso, sono quelle di Matteo Bosi, che si muovono in ambienti dal sapore
romantico simbolista che, nel primo Novecento, fece scuola nella pittura.
Mentre Luca Merendi ci trasporta in un mondo onirico e drammatico, con corpi ricchi di
citazioni della storia dell'arte del '900. Opere dal sapore surreale ed equivoco dove il
confine tra pittura, collage e fotografia è molto labile e alcune modalità di trattamento
dell’immagine citano modi alla Toccafondo, Bacon o McKean.
Nella sua collezione intitolata Pretenders - ci racconta Luca Merendi - sono presenti corpi
senza volto che non hanno un genere definito, sfumature di bit bloccati in un unico istante,
quasi radiografati dalla pittura digitale.
Matteo Bosi, artista di estrema eleganza, parla di sé tramite le dinamiche del corpo e del
gesto proponendo opere dal grande impatto emozionale. In un momento in cui la
fotografia viene spesso usata in maniera distaccata, o fredda, il nostro autore la elabora e
la riconduce alla carne e al sangue.
Gli strumenti digitali, il gioco virtuale, sono le condizioni fondamentali dei due artisti,
che ci mettono di fronte un mondo piuttosto inquietante, fatto di simboli. Con complicità
intellettuale, la loro arte tecnologica, mente, nella sua contaminazione dei generi
maschile e femminile, con figure provocatorie, dalla gestualità spinta all'estremo.
Luca Merendi Stanghellini Perilli nasce a Ravenna nel 1974 e risiede attualmente a
Milano.
Diplomato allo Istituto Europeo di Design (IED) in illustrazione multimediale, lavora
come art director per importanti agenzie di pubblicità milanesi, dedicandosi
contemporaneamente a sviluppare un proprio percorso artistico attraverso l'illustrazione e
la pittura digitale e la scultura. Presenti all’esposizione 9 pezzi tratti da Pretenders e i due
trittici God Principles e Redheadgirls.
Matteo Bosi é nato nel 1966 a Cesena dove risiede. Diplomato all'Istituto d'Arte della
Ceramica di Faenza nel 1985, intraprende un lungo percorso artistico caratterizzato da
una continua sperimentazione che lo porta ad utilizzare molteplici strumenti espressivi;
dalla ceramica alla pittura, dalla fotografia alle tecniche digitali. Presenti all’esposizione 10
opere fotografiche su fine art certificate e numerate e 7 stampate e dipinte a mano su
legno.
Ufficio Stampa - Elisa Galante
cell. 338451928
e-mail: galante.elisa@gmail.com
Inaugurazione - 12 Gennaio 2013 alle ore 18.00
Ninapì Nesting art gallery
via G. Pascoli 31, Ravenna
Orari: Ven-Sab-Dom 16-19
Lun-Gio su appuntamento 348 4928190.
Ingresso libero