Loving Look - Sguardi di passione e compassione. Doppia personale per i vincitori ex equo del Premio Marc Chagall nell'ambito de Il Segno 2012.
A cura di Paola Gatti e Virgilio Patarini
Sabato 19 gennaio alle h 16.30 si inaugura all’Atelier Chagall, Alzaia Naviglio Grande 4, Milano, la mostra dei vincitori ex equo del Premio Marc Chagall - Il Segno 2012: Daniele Duò e Giorgio Cecchinato.
Quest’anno la sede del Premio Il Segno giunto alla quarta edizione , è stato Palazzo Zenobio a Venezia e la mostra delle opere finaliste si è svolta alla fine di ottobre. La giuria era composta da: Riccardo Licata (presidente onorario) – artista di fama internazionale; Marco Agostinelli – artista e direttore artistico di Palazzo Zenobio (Venezia); Michele Govoni – giornalista e critico de “La Nuova Ferrara”; Izabella Lubiniecka – curatrice e autrice di pubblicazioni sull’arte contemporanea per l’editore parigino Harmattan; Massimo Nicotra - Artista e curatore, direttore artistico del Festval Ar(T)cevia dalla sua fondazione al 2011; Virgilio Patarini - Artista, critico e curatore, direttore della Galleria Zamenhof, autore di cataloghi dell’Ed. Giorgio Mondadori; Valentina Carrera - Artista e curatrice, direttrice dell’Atelier Chagall di Milano; Barbara Vincenzi – curatrice.
Daniele Duò è un giovane artista che dipinge e disegna con maestria passando dal segno pittorico al segno grafico con naturalità e leggerezza. I suoi soggetti sono i timori che si mostrano perfettamente negli sguardi, nei tratti tesi e austeri da lui rappresentati e che vengono immediatamente suscitati in chi l’opera la guarda.
Intimoriscono i suoi cieli cupi, i suoi netti bianchi e neri, ma anche tutte quelle sfumature che l’autore sapientemente utilizza per creare atmosfere oniriche ma non sognanti. Ciò che vediamo nelle sue tele si avvicina spesso agli incubi e alle paure che accomunano soggetti e fruitori. Tuttavia qua e là incontrano volti dalle espressioni in bilico tra l’angoscia e l’ironia,fino ad arrivare, nella produzione più recente, a soggetti dagli sguardi meno enigmatici, meno ansiosi e talvolta sereni.
In queste tele dai paesaggi a metà fra il fiabesco e il surrealista, dopo esserci fermati e soffermati ad ammirare la pittura di Duò con i suoi volti ritagliati e il realismo dei suoi corpi, ci sorprendiamo nel trovare oggetti comuni che si trasformano in arma, grandi insetti che riempiono lo spazio e il pensiero, piccoli teschi a foggia di fiorellino o mosche al naso che si trasformano nei baffi di Dalì.
Paola Gatti --
Giorgio Cecchinato è un poliedrico artista milanese vincitore ex equo del premio Marc Chagall con un’opera su tela. L’artista, che ha ricevuto diversi riconoscimenti in rassegne di satira a livello internazionale grazie ai suoi pungenti lavori grafici, presenta in questa mostra una serie di sculture che, come le sue stampe, hanno tratti che le collocano fra il reperto fossile e la radiografia.
Nei lavori in mostra utilizza materiali quali il polistirolo, il fil di ferro, il tessuto e la carta, materiali malleabili e leggeri che trasformano le sue figure in apparizioni. Ci sono sibille, angeli e profeti, tutti lì, agganciati alla parete; ci sono le “memorie della prima sete”, dove il fil di ferro o la plastica, con le loro linee disegnate nello spazio, creano non solo la figura ma anche la fonte del suo desiderio.
I colori del metallo predominano nelle sue opere quasi totalmente monocrome, dove tutto è alla portata dell’occhio dell’osservatore: l’involucro, la scatola umana, così come la struttura interna e il contenuto. Tutto è teso verso un qualcosa che ci cattura, ci incuriosisce e ci rende inevitabilmente partecipi di un’inquietante emozione.
Paola Gatti
Inaugurazione 19 gennaio ore 16.30
Atelier Chagall
via Alzaia Naviglio Grande, 4 - Milano
mer-sab 15-19, dom 11-19