She Got Love. La retrospettiva rilegge la figura dell'artista cubana come modello e icona per la performance e il video, la body art e la fotografia, la land art, l'autoritratto e la scultura, tutti linguaggi che Mendieta coniuga nel suo alfabeto visionario e materico per raccontare l'identita' femminile.
a cura di Beatrice Merz e Olga Gambari
Dal 30 gennaio prossimo nei suggestivi spazi della Manica Lunga sarà allestita la rassegna Ana Mendieta. She Got Love, prima grande retrospettiva europea dedicata all’artista cubana. Il progetto, a cura di Beatrice Merz e Olga Gambari, si propone di rileggere la figura dell’artista come modello e icona per la performance e il video, la body art e la fotografia, la land art, l’autoritratto e la scultura.
Nel lavoro di Mendieta (1948 - 1985) confluiscono, infatti, tutte queste componenti, linguaggi coniugati in un personalissimo alfabeto visionario e materico, magico e poetico, politico e progressista che aspirano a raccontare l’identità femminile a partire dalle radici culturali cubane dell’artista sino ad arrivare alla donna contemporanea. Nel suo lavoro esplora temi come l’individuo, i generi, la morte e la vita, la violenza e l’amore, il sesso, la rinascita, lo sradicamento, sempre trascendendoli, però, in un’organicità che si fa spirituale.
Il suo corpo si mimetizza nella Natura, in una ricerca delle origini personali e collettive, con una volontà di ricongiungimento a un’eterna e universale energia cosmica, dove elemento umano, naturale e divino convivono. L’orizzonte concettuale e ideologico che ruota attorno alla figura femminile intesa non come fine a se stessa, ma come lente attraverso cui osservare la vita, muove da una fisicità carnale, impastata nella terra e nella natura, nella protocultura, per elevarsi alla spiritualità dell’essere, passando attraverso l’esperienza quotidiana. Segno inconfondibile delle sue opere è, infatti, una caratteristica silhouette femminile, un autoritratto essenziale realizzato in terra, fango, piume, fiori, foglie, cenere, polvere da sparo, rami, alberi, conchiglie, erba, ghiaccio, roccia, cera, corteccia, muschio, sabbia, sangue, acqua, fuoco.
Nel vissuto di Mendieta compaiono diversi luoghi, da Cuba agli Stati Uniti, dal Messico all’Italia, punti tra i quali l’artista era riuscita a tessere relazioni e scambi su canali alternativi.
Ogni performance dell’artista sarà presentata come una tappa, un ambiente profondo e avvolgente raccontato con video, schizzi, fotografie e documenti che creano un momento di grande condivisione emotiva da parte del pubblico, l’ingresso mentale ma anche fisico in un luogo.
In occasione della retrospettiva sarà pubblicato per i tipi di Skira un esaustivo catalogo con testi dei curatori, apparati bio-bibliografici e una ricca selezione di immagini. Durante tutto il periodo della mostra verrà proiettato un documentario sul periodo romano dell’artista.
La mostra è realizzata in stretta collaborazione con l’Estate of Ana Mendieta.
La mostra è realizzata grazie al contributo della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e con il supporto tecnico di Kuhn & Bülow Insurance Broker, Berlino
Immagine: fotogramma dal video / still from the video: Untitled (Blood Writing) (Senza titolo – Scrivere con il sangue), 1974 - film Super 8 riversato su DVD, colore, muto, 3' 11" - Super 8 fim transferred to DVD, color, silent, 3min. 11 sec. - © The Estate of Ana Mendieta Collection - Courtesy Galerie Lelong, New York
Ufficio stampa
Silvano Bertalot – Manuela Vasco T +39 011 9565209 - 211 / press@castellodirivoli.org / s.bertalot@castellodirivoli.org
Inaugurazione martedì 29 gennaio, alle ore 19 negli spazi della Manica Lunga
Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea
piazza Mafalda di Savoia - 10098 Rivoli (TO)
Orario d’apertura
da martedì a venerdì: 10.00 – 17.00
sabato e domenica: 10.00 – 19.00
lunedì chiuso, aperto il lunedì di Pasqua, chiuso 1 maggio
La Biglietteria chiude 30 minuti prima della chiusura del Museo.
Ingresso
Biglietto d’ingresso:
Intero 6,50 euro
Ridotto 4,50 euro, per ragazzi 11-14 anni, pensionati, insegnanti, studenti, disabili, militari, associazioni culturali ed enti convenzionati.
Gratuito per i minori di 11 anni.
Ingresso libero per i possessori di Abbonamento Musei e Torino Card.