The Little Man of the Forest With the Big Hat. Installazione scultorea che si compone di una serie di ceramiche e illustrazioni manipolate, tratte da libri di micologia, raffiguranti insoliti funghi velenosi.
Federica Schiavo Gallery è lieta di annunciare la seconda personale di Salvatore Arancio a Roma, dal titolo The Little Man
of the Forest With the Big Hat.
La mostra ruota attorno all’omonima installazione scultorea, progettata e realizzata dall’artista nel 2012 a Faenza, in
occasione della residenza presso il Museo Carlo Zauli. L’opera si compone di una serie di ceramiche e illustrazioni
manipolate, tratte da libri di micologia, raffiguranti insoliti funghi velenosi. La correlazione tra i diversi elementi del lavoro si
riallaccia vagamente all’estetica legata alle collezioni scientifiche. L’approccio distaccato e metodico si affianca a misteriose
ed esotiche forme naturali, a tratti falliche, e cerca di suggerire, attraverso la mimesi e la distorsione di studi scientifici di
natura empirica, una crisi di categoria e significato.
La permanente fascinazione dell’artista per il disorientamento visivo,
interroga e riconsidera in questo nuovo lavoro gli elementi socio-culturali presenti nella visione di ogni singolo individuo.
Salvatore Arancio presenta inoltre il nuovo film Birds, girato in Super 8 all’interno del Museo di Zoologia di Bologna. Con
questo nuovo lavoro l’artista mostra al pubblico una visione soggettiva della collezione ornitologica riunita da Zaifagnini-
Bertocchi nella prima metà del secolo.
Attraverso l’editing accurato della pellicola, sovrapposto al profondo e roboante
suono gravitazionale di Expo 70, progetto musicale di culto di Kansas City, i fermo immagine ravvicinati e i lenti movimenti
di camera, mettono in scena la sinistra e misteriosa natura di ogni inquadratura, suggerendo una temporalità ambigua e
un’esperienza visionaria, che trascende e trasforma l’originario proposito scientifico-illustrativo di queste collezioni.
Il fascino estetico legato a passati sistemi di classificazione scientifica è tema centrale anche dell’ultima sala dove, tramite
l’allestimento di una nuova opera scultorea e di un’inedita serie di opere su carta, l’artista crea giustapposizioni evocative e
seducenti riflettendo sull’idea di natura posta a confronto con la scienza, i miti e le leggende. Attraverso la riorganizzazione
dei significati già esistenti, l’artista stimola una riflessione sulle infinite possibilità di interpretazione e conoscenza del mondo
che ci circonda.
Salvatore Arancio è nato a Catania nel 1974.
Vive e lavora a Londra. Ha studiato fotografia al Royal College of Art di Londra. Tra le sue
mostre in programma: “Alternating Layers of Contrasting Resistance”, Rowing, Londra, UK (personale); Solo Presentation, Art
Rotterdam, Rotterdam, Paesi Bassi; “The Little Man of the Forest With the Big Hat”, Federica Schiavo Gallery, Roma (personale);
“Cyclorama”, Museo Tamayo Arte Contemporáneo, Città del Messico, Messico (collettiva); “Relatively Absolute”, Wysing Arts Centre,
Cambridge, UK (collettiva).
Le sue mostre recenti includono: “The Little Man of the Forest With the Big Hat”, MCZ-Museo Carlo Zauli,
Faenza, 2012; “An Arrangement of the Materials Ejected”, Spacex, Exeter, UK, 2011; “Vedere un oggetto, vedere la luce”, Fondazione
Sandretto Re Rebaudengo, Guarene d’Alba, 2011; “Sentinel - PPS//Meetings#4”, Palazzo Riso - Museo d’Arte Contemporanea della
Sicilia, Palermo, 2011; “SI-Sindrome Italiana”, Le Magasin-Centre National d’Art contemporain de Grenoble, Francia, 2010; “An Account
of the Composition of the Earth’s Crust: Dirt Cones and Lava Bombs”, Frame, Frieze Art Fair, Londra, Gran Bretagna, 2010;
“Catastrophe? Quelle Catastrophe!” Manif d’Art 5, The Quebec City Biennial, Engramme, Quebec City, Canada, 2010; Prague Biennale
4, Karlin Hall, Praga, Repubblica Ceca, 2009; “I giovani che visitano le nostre rovine non vi vedono che uno stile”, GAM-Galleria d’Arte
Moderna, Torino, 2009.
Arancio è stato selezionato a partecipare alla Résidences Internationales aux Recollets, Parigi, Francia, 2013;
Sundaymorning@ekwc, European Ceramic WorkCentre, ‘s-Hertogenbosch, Paesi Bassi; Wysing Arts Center Artist Residency,
Cambridge, UK, e la residenza d‘artista e laboratorio di ceramica del Museo Carlo Zauli di Faenza nel 2012. E’ stato uno dei vincitori
dell’Elephant Trust Grant, Londra nel 2011; vincitore del Premio ‘New York’ nel 2009 ed è stato selezionato per Bloomberg New
Contemporaries, Londra nel 2006.
Inaugurazione: Venerdì 1 Febbraio 2013, 19.00 – 21.00
Federica Schiavo Gallery
piazza Montevecchio, 16, Roma
Orari: martedì-sabato 12-19
Ingresso libero