Tagli netti. Nessun filtro subentra nei suoi gesti, e' solo atto diretto. Un piacevole tagliare e curato incollare danno vita a opere pratiche, fisiche e visive.
“La mia famiglia mediamente è poco conservatrice, qualche suo componente è
più credulone dell’altro… ops. volevo dire credente, però sappiamo
affrontare le novità, i sistemi touch, i social network, il VoIP.
Una cosa
però non cambia de secoli: tutti i gatti si chiamano Puffi e i cani si
chiamano Lillo. In fondo è una questione di vitale importanza, un animale
deve capire di essere parte della famiglia e di sapere che ogni tradizione
deve essere rispettata così come ogni autorità ostacolata.
Rispettare le tradizioni vuol dire riconoscere la classicità di alcune
strategie e comportamenti, ammettere la continuità di alcune forme, che
anche se in parte variate, veicolano attraverso i secoli stesse regole.
La regola a differenza dell’autorità non è un atto di potere, ma un
comportamento codificabile, riconoscibile e interpretabile.
Cioffi è uno di quegli individui che conosce perfettamente le regole, i
codici e le strategie da potersene apparentemente svincolare e far fluire
il pensiero liberamente.
Apparentemente, perché i collage di Cioffi sono frutto del suo libero atto
creativo, un vero e proprio flusso ordinante e ristrutturante. Non si
tratta di prodotti in sé, ma più che altro di eccedenze del suo agire.
Da osservatore curioso raccoglie quotidianamente una serie di forme già
date, già colorate e le riordina, e riusa. Il suo atto artistico
post-produce, ecologicamente, delle immagini ed attraverso una manualità
quasi scomparsa custodisce e potenzia il suo stesso flusso creativo.
Nessun PC o software subentra tra i suoi gesti e i risultati, nessun
filtro, ma solo atto diretto. Un piacevole tagliare e un meraviglioso e
curato incollare danno vita ad opere pratiche, fisiche e visive.
Talmente visive che il mezzo, la “modalità di esecuzione” resta all’autore
e nella fruizione acquistano maggior forza i toni cromatici, le linee e
l’organizzazione spaziale disorientante quasi dadaista.
In fondo Cioffi ama le immagini, le cataloga con cura e con esse
costruisce messaggi ironici, non simbolici, bensì totalmente emotivi.
Anche quando è presente un volto, un testo essi sono utilizzati non per
descrivere o raccontare, ma come un segno grafico, un fatto visivo:
contorni, colori e testura.
Il fraseggio è facile, il tono è piacevole l’ironia sottaciuta e il
rischio alto, ammiccante, ma non per questo semplici i collage parlano
del fruitore più di quello che egli stesso è interessato a chiedere,
questo è il nocciolo del gioco con le sue regole semplici, ancora una
volta nessuna autorità ma tradizionali strategie.”
Testo critico di Luca Giocoli
Inaugurazione: Venerdì 1º Febbraio
Big Star
via Mameli, 25, Roma
Ingresso libero