Urban stories. Tele e carte di piccole e medie dimensioni appartenenti a cicli diversi, tenuti insieme da un filo comune: il racconto di storie che appartengono all'urbano.
Sabato 9 febbraio 2013, alle ore 19,00 presso la sede del MARTE di Cava de’ Tirreni sarà
inaugurata la personale di Mary Cinque dal titolo Urban stories. Terzo appuntamento di un ciclo di
mostre progettate e curate da Ada Patrizia Fiorillo per la mediateca cavese, essa si avvale delle
collaborazioni di Linda Gezzi e Maria Letizia Paiato.
All’incirca trenta opere costituiscono il
percorso della mostra. Si tratta di tele e carte di piccole e medie dimensioni appartenenti a cicli
diversi, tenuti insieme da un filo comune, ovvero il racconto di storie che appartengono all’urbano,
come il titolo sintetizza.
Sulle pareti della Gallery 1st Floor si parte dunque da “Display”, tele
formato mattonella, raffiguranti oggetti quotidiani cui l’artista presta attenzione accogliendo
sollecitazioni dalle forme del nuovo design, dalle seduzioni indotte dalla capacità dell'uomo di
progettare e immaginare, per continuare con “Lifelines”, opere su carta dal taglio squisitamente
grafico che inquadrano architetture a sviluppo lineare, fino ad arrivare alle serie “Titled” e “Berlin”
propriamente dedicate al tema della città, tra gli ultimi affrontati dall’artista. L’urbano dunque nelle
sue sfumature più varie, ma anche nelle sue più varie geografie, giacché lo sguardo con il quale
Mary Cinque affronta tale soggetto è proprio quello di una viandante, nutrita di viaggi, di relazioni
costanti con i luoghi che ha abitato, non per questo privata di radici, di quei valori che ella porta
dentro.
È la città come organismo vivente, come rete di relazioni e di comunicazioni, di stratigrafie e
di superfici, come spazio di cose e di forme quella che si propone sulle sue pagine dipinte dai profili
lineari, affidati a tessiture di colori leggermente sfumati o pienamente saturi in vena di una vaga
matrice pop. Due modi di affrontare la realtà, di scoprirla attraverso l’esercizio formale che sembra
evidente per l’artista trova un punto di congiunzione nel disegno, nel tratto spedito e scorrevole del
pennarello evidenziato in particolare dalla serie “Lifelines” che più di ogni altra denuncia la sua
appartenenza ad una generazione nutritasi di una cultura del visivo fatta di confidenziali rapporti con
la fotografia, con il fumetto, con il video. “È la metropoli moderna – nota Ada Patrizia Fiorillo – a
catturare lo sguardo di Mary Cinque. Uno sguardo disincantato, ironico e profondo che di
contrappunto ella veste di semplicità e di fuggevolezza servendosi di primo acchito dell’istante, dello
scatto del mezzo fotografico.
Quell’attimo passato che l’artista ritrascrive consegnandolo,
all’orizzonte immaginativo che la sua pittura declina, quindi al futuro. Tale è l’iter sul quale si
costruiscono le esperienze creative di Mary Cinque: da quegli oggetti del desiderio e della memoria,
ai reticoli anonimi e seriali di una città le cui tracce di vita sono affidate alla luce, alla capacità che il
colore ha, in sinergia con il segno, di organizzare gli spazi, di farsi materia espressiva, fino a quegli
spaccati metropolitani dove silhouette si muovono alla stregua di quelle tratte da un racconto di
animazione. L’artista tira così le somme del suo dialogo con la realtà apparentemente richiamata
tutta in superficie.
Non bisogna però cedere all’inganno perché dietro di essa si celano riflessioni ed
un modo tutto suo di intercettare il presente che lascia al filtro di quei sottili spiragli luminosi il
compito di scoprire a se stessa in primo luogo ed agli altri il senso del suo essere testimone del
tempo”. Partendo da tali sollecitazioni che richiamano interrogativi sugli odierni linguaggi dell’arte
contemporanea, durante il corso della mostra, è previsto un incontro tra l’artista ed il pubblico,
aperto soprattutto alla partecipazione dei giovani e delle scuole.
Mary Cinque (Castellammare di Stabia (NA) 1979). Nel 1996 consegue la Maturità classica e nel 2001 si diploma in Pittura
presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli..Nel 2006 soggiorna per tre mesi negli Stati Uniti, tra Philadelphia e New York, dove
svolge attività di art assistant per Jennifer Blazina, artista e docente alla Drexel University di Philadelphia, esperienza questa che
influenza sensibilmente il suo lavoro. Successivamente, nel 2008 consegue il Diploma di Secondo Livello presso il Biennio
Specialistico Area del contemporaneo presso l’ Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, e nel 2009 quello di Arte Applicata in
Grafica e Fotografia presso l’Istituto d’Arte U. Boccioni di Napoli. Nel 2010 partecipa al workshop Capturing the elusive here tenuto
dall'artista ispano-americano Isidro Blasco presso AreaOdeon a Monza e nello stesso anno è invitata alla mostra Eruption presso la
White box gallery di New York e partecipa alla collettiva Impresa da talenti organizzata dal PAN di Napoli. Nel 2012 viene
segnalata al Premio Bice Bugatti – Giovanni Segantini e concorre come finalista al Premio Marina di Ravenna. La sua opera Salon
d’automne è stata recentemente acquisita dal Museo di Arte Ambientale di Giffoni Sei Casali (SA). Mary Cinque si esprime
soprattutto attraverso il disegno con un tratto veloce e spontaneo. I suoi disegni si mostrano perlopiù nella forma dello schizzo e
dell’appunto da taccuino, mentre in altre occasioni privilegia l’essenzialità e la regolarità della linea.
Negli ultimi anni la sua ricerca
si è concentrata sul tema della città, realtà che essa considera fondamentale nella storia dell'umanità e che interpreta come un
organismo vivente. Vive e lavora tra Napoli e la costiera Amalfitana. Tra le personali: mARTtedì del Magenta, Milano, 2007; Aereo,
Largo Baracche, Napoli, 2009; Display, Da a, Napoli, 2008; Giramondo, Foundry, London, 2009; Acque Chiare, Palazzo Sasso,
Ravello, 2009; Cover, Caffetteria Museo MADRE di Napoli, 2010; Città in istanti, Chiostro di San Galgano, Facoltà di Lettere,
Università di Siena, 2011; Acque d’Italia, Biblioteca della Facoltà di Architettura dell’Università Federico II di Napoli, 2011. Tra le
principali collettive: Il sentiero degli Dei. Documenti ’99, Agerola, 1999; c/arte, Accademia delle Belle Arti di Napoli, 2000;
Anatomie, Accademia delle Belle Arti di Napoli, 2002; Notes, Villa Rufolo, Ravello, 2005; Muri d’Autore, Furore (SA), 2006; Slim,
Galleria Diapason, Napoli, 2006; 13x17, Sede Berengo Studio Murano, Campiello della Pescheria 4, Murano – Venezia, 2007; Il
Viaggio, Trip, Napoli, 2007; Resident artist, Wannabee gallery, Milano, 2007; Ceres 4 Art, Wannabee gallery, Milano, 2008;
Sguardi Irrequieti, Castello dell’abate, Castellabate, 2009; La dèfense, Fes, Minori, 2009; Kunstart 09, Bolzano, 2009; Premio
Razzano, Museo ARCOS, Benevento, 2010; Oleum, sedi varie, Bitonto, 2010; Capturing the elusive here, AreaOdeon, Monza, 2010;
Inside & Outside – Geografiche visioni, Scafati (SA), 2010; Artefatto, Candy world, Trieste, 2010; Athens for art, Technopolis,
Athens, 2010; Impeachment – L’Italia fatta a pezzi, Villa Bruno, San Giorgio a Cremano (NA), 2010; Chiedi di loro, Palazzo della
corte, Noci, 2010; Impresa da talenti, PAN - Palazzo delle Arti Napoli, Napoli, 2010; Eruption/eruzione, White Box gallery, New
York city, 2010; Lo stato dell’arte – Campania Padiglione Italia alla 54° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di
Venezia, Tabacchificio Centola, Pontecagnano (SA), 2011; Nuove rotte della pittura, Museo degli Antichi Arsenali della Repubblica
di Amalfi, Amalfi, 2011; Chain Letter, Samson projects, Boston, 2011; DiviNA commedia Largo Baracche project, PAN - Palazzo
delle Arti Napoli, Napoli, 2011; Oleum, Museo FRAC, Baronissi (SA), 2011; God save the culture, Largo Baracche, Napoli, 2011;
Interrail, Art's events, Benevento, 2012; Green Dreams, Tempio di Pomona, Salerno, 2012; Premio Segantini – Bice Bugatti
(partecipazione, Nova Milanese, 2012; Premio Marina di Ravenna (finalista), Ravenna, 2012; NINa Nuova immagine napoletana,
PAN - Palazzo delle Arti Napoli, Napoli, 2012.
Ufficio stampa: Davide Speranza davidespes@libero.it
Inaugurazione: Sabato 9 febbraio 2013, alle ore 19
Marte Mediateca
Corso Umberto I, 137, Cava de’Tirreni (SA)
Orari: martedì-venerdì 17-20
Ingresso libero