La Realta' e' interazione. Luci dalla Birmania. La mostra "pone l'accento sulla Vita e sul suo Senso, come questione principale ed urgente".
-Se siamo ciò che guardiamo allora è importante avere uno sguardo critico ed incerto, insaziabile, avido di luce, sempre rivolto al nuovo, al possibile, all’invisibile. Con questo tipo di sguardo, affronto ogni luogo e ogni viaggio.- Così Gianni Borta mi introduce alla serie di opere realizzate durante e dopo il suo viaggio in Birmania.
Ho visitato anch’io questo Paese alcuni anni fa, e come Gianni riprovo una forte emozione nel ricordo dei suoi colori cangianti, intensi, fatti di energica luce sempre nuova. Certo gli stessi lampi che facevano brillare le acque del Lago Inle e illuminavano i fiori e gli orti galleggianti, devono aver incantato anche l ‘artista udinese, ma Gianni Borta non si ferma alla pura osservazione esteriore, egli esplora il mondo a partire da dentro la mente, e nell’emozione del cuore.
Per questo dipinge conciliando il peso della Materia con la leggerezza imponderabile del Tempo. Quest’operazione cognitivo/gestuale (assimilabile ai tentativi di conciliare la Teoria della Relatività con la Meccanica Quantistica) produce immagini del mondo radicalmente nuove, in cui Spazio e Tempo, interagendo, si dissolvono.
Per questo le opere di Gianni Borta possono essere interpretate come visioni cromogenetiche da dentro la Natura.
Sono fuochi centrifughi vivi (più che fiori giganti), sono nessi che hanno a che fare con l’artista più che con i soggetti e i luoghi rappresentati.
Sono “per sempre” relazioni instabili, rapide ed effimere.
Sono pretesti per mostrare non il punto di vista dell’autore ma il suo essere vivo nella visione.
Gianni Borta non pensa per immagini ma attraverso le opere delinea il rapporto con la vita. Condividerne il segreto significa aprire l’occhio dell’anima inquieta, che non si “intrattiene” con descrizioni letterarie della Natura e dei suoi fiori ma, piuttosto, “trattiene” il Tempo e trasforma l’attimo in Eternità.
L’arte di Gianni Borta è una via diversa, una proposta ridente, vitale, positiva, una straordinaria opportunità per scoprire la Natura molteplice e in costante divenire dell’esistenza, il suo caldo colore materico, mobile e malleabile.
La mostra - LA REALTA’ E’ INTERAZIONE: Luci dalla Birmania - pone l’accento sulla Vita e sul suo Senso, come questione principale ed urgente.
Al lettore è lasciato il compito di cogliere non tanto la trama narrativa, quanto la bellezza indubitabile del piacere di vivere.
Questo gusto dell’immagine lascia appagati anche se imprigionati da una filigrana stregata di gesti, a volte bizzarri, sempre espressivi.
Tutti noi interpreti della globalizzazione, abbandonata l’impronta di appartenenza al genere umano per nascita, scopriamo in queste opere l’importanza dell’incontro, della prossimità. È lo stare in contatto, vicinissimi a forme massive essenziali, composte mentre vengono plasmate, a farci cogliere il senso benefico della vita, lo stesso che avvertiamo quando stiamo accanto al fuoco che scalda e incanta.
La capacità di sintesi, che rappresenta accanto al colore la cifra stilistica di Gianni Borta, conferisce ad ogni opera una bellezza inesplorata, che l’artista osserva attraverso un grandangolo e realizza con forza, concentrandosi sulla composizione performativa del primo piano.
La realtà, ribadisce Gianni Borta, è interazione/interpretazione del mondo, è gusto di esserci, è sapore enigmatico, visibile in queste sue coloratissime astrazioni concrete.
Alessandra Santin
Inaugurazione 9 febbraio ore 18.45
Centro Culturale Aldo Moro
via Traversagna, 4 - Cordenons (PN)
lun-sab 16-19