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12/2/2013

Patrick Tuttofuoco

Istituto Italiano di Cultura, Madrid

Se diffondere e rafforzare i valori dell’Italia antica e moderna, in tutti i suoi aspetti, è lo scopo essenziale dell’Istituto Italiano di Cultura di Madrid, non è da meno il compito di tentare di inserire, nel modo più naturale possibile, i diversi eventi artistici nel nucleo della vita culturale spagnola. E’ il caso dell’esposizione intitolata “Focus on his eyes”, firmata da Patrick Tuttofuoco, senza dubbio uno dei giovani artisti italiani più affascinanti e influenti della sua generazione. Si tratta di un progetto promosso dall'Istituto in collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, che si terrà nelle sale del Palazzo di Abrantes nell'ambito del programma ufficiale di ARCO, Fiera dell’arte contemporanea in corso a Madrid dal 13 al 17 febbraio.

“Focus on his eyes” è una installazione site specific (creazione artistica realizzata appositamente per un determinato luogo), concepita e ispirata dagli affascinanti spazi dell’Istituto, un edificio antico che risale al XVII secolo, nella centralissima calle Mayor.

La mostra è inserita anche nel programma “After Arco”: sabato 16 febbraio infatti, alle 20, l'Istituto organizza una visita guidata speciale, con la partecipazione dello stesso artista, e dedicata al pubblico di collezionisti e addetti ai lavori presenti in fiera.

Patrick Tuttofuoco (Milano, 1974), è considerato uno degli artisti più interessanti della sua generazione. Da alcuni anni vive e lavora a Berlino, dove si è reso famoso per le sue sorprendenti installazioni urbane, proposte anche in molte altre città, attraverso le quali reinventa il paesaggio in modo fantastico "attraverso suggestioni inaspettate".

Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, una delle grandi signore dell’arte contemporanea in Europa, ha scritto di lui: "Ha inventato un mondo di interazioni ludiche, sorprendenti e accelerate, in costante movimento", anche se la celebre collezionista torinese è consapevole che negli anni berlinesi Tuttofuoco ha acquisito "una dimensione più intima, più raccolta, che torna alla scala umana e alla soggettività".

Lo stesso artista si spiega così quando riflette sull'idea emersa da questa nuova istallazione. Parla infatti dell’individuo come soggetto e dell’individuo in quanto elemento sociale, parla di concetto di realtà, e mette in guardia circa l'influenza della tecnologia nella nostra vita: “In tale continuo scambio tra l'identità della persona e il mondo globale, la tecnologia gioca un ruolo di acceleratore, smaterializzando e rimodellando il concetto di identità”. E così, Tuttofuoco è sicuro che "l'onnipresenza della tecnologia di cui godiamo si scontra con la dimensione fisica dei nostri corpi".

Nell'ambito del Foro Abierto di Arco, anche quest’anno l'Istituto Italiano di Cultura di Madrid ha organizzato un dibattito dal titolo “Arte e curatori in Italia”, che si terrà il 14 febbraio, alle 18, nello stesso padiglione della fiera (Padiglioni 8-10). Alla tavola rotonda partecipano, oltre allo stesso Patrick Tuttofuoco, anche Sara Cosulich Canarutto, direttore di ARTISSIMA (Fiera Internazionale dell’Arte Contemporanea di Torino) e Stefano Collicelli Cagol, coordinatore del programma Young Curators Residency per la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Il dialogo sarà moderato dal direttore dell'Istituto Italiano di Cultura di Madrid, Carmelo Di Gennaro.

Ufficio stampa Istituto Italiano di Cultura:
Alessandra Grassi Tel. +34. 91. 758.98.62 prensa.iicmadrid@esteri.it

Ufficio stampa Fondazione Sandretto Re Rebaudengo:
Silvio Salvo t. 011 3797600 silvio.salvo@fsrr.org

Istituto Italiano di Cultura di Madrid
Palazzo d'Abrantes calle Mayor, 86 - 28013 Madrid
Orari: Dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 18.
Ingresso libero

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