Da Napoli all'Europa. Dipinti
A partire dal 1919 Cefaly e' a Napoli, presso la scuola del pittore Giuseppe Aprea ove consegue la basilare formazione tecnica ed il primario approccio ai rudimenti della pittura gia' in un clima culturale di rinnovamento avviato a Napoli intorno al 1910, con la secessione dei Ventitre e l'arrivo del Futurismo. Una brevissima parentesi a Venezia, appena in tempo per visitare la XXIV Biennale d'Arte Internazionale (che aveva aperto i battenti in giugno), segna e sconvolge nel 1948 il linguaggio artistico di Cefaly che inizia un nuovo cammino. Momento capitale della sua esperienza, la 'folgorazione' ricevuta nell'occasione dalla visione delle opere impressioniste francesi, presenti in quell'edizione all'interno di una mostra storica del variegato movimento, dalle origini ai piu' tardi sviluppi. Dopo questa esperienza l'artista sembra ripartire dopo aver fatto tabula rasa di tutto quanto stesse a monte nel suo operare; tardo impressionismo, Fauves e soprattutto l'opera di Oskar Kokoschka sembrano essere i plausibili nuovi riferimenti del nostro che stravolge la sua maniera, repentinamente, per ricostruire, poi, con una progressione che stupisce, fino a non essere piu' nella sua pittura legame alcuno con la formazione e la tradizione italiana. Da allora in avanti Cefaly procedera' nella direzione di una progressiva conquista di liberta' ed unicita'; rinnegato il passato e spezzato ogni altro ponte piu' o meno diretto con tradizione ed avanguardia, l'artista interrompera' qualsivoglia misurazione con l'esterno. Sabato 9 Febbraio 2013, alle ore 16,30, presentazione.