L'archeologia industriale come emblema escatologico. Doppia personale di fotografia che si inserisce nella ricerca sulla tassonomia iconica delle fabbriche in disuso.
Gli antichi consideravano febbraio il mese della fine dell’inverno, il momento in cui si decideva chi sarebbe morto e chi invece era sopravvissuto alla stagione fredda. Quindi, febbraio era il mese della fine. Per la mostra di febbraio, Cayce’s Lab sceglie l’archeologia industriale come emblema escatologico.
I relitti dell’industria pesante e le loro architetture fatiscenti rappresentano la fine di un paradigma culturale, quello della Modernità. [Post]INDUSTRIAL, una bi-personale dei fotografi Cecilia de Bassa e Franco Monari, si inserisce nella ricerca sulla tassonomia iconica delle fabbriche in disuso.
I bianchi e neri caliginosi di Cecilia de Bassa sottolineano l’aspetto gotico di quest’estetica. De Bassa compie un’indagine radicale sull’iconografia dell’industria, risalendo alle sue origini tramite un sistema semiotico reticolare. A livello di grandiosità, il Gotico architettonico del XII secolo costituisce l’unico termine di paragone possibile rispetto alle architetture industriali. Franco Monari si focalizza sull’attualità, rendendo evidenti i processi di sgretolamento, crollo, disintegrazione. Ciò che si impone maggiormente agli occhi dell’osservatore sono i trionfi di fughe prospettiche, che vanno a comporre uno spazio razionale, costante ed omogeneo. Le architetture industriali fotografate da Monari dimostrano come la fabbrica possa essere considerata l’architettura più emblematica della Modernità, sia a livello ideologico, in quanto matrice di progresso, produzione, potere come segregazione, sia a livello visivo, per le sue prospettive infinite.
[Post]INDUSTRIAL è lo specchio della visione del mondo moderna, una visione totalizzante, economica, politica, simbolica. Ma, soprattutto, [Post]INDUSTRIAL è l’emblema della fine di quella visione.
Inaugurazione 16 febbraio ore 18
Cayce's Lab
via Carteria, 26/a - Modena
Aperture tutti i pomeriggi escluso giovedì e domenica, 16-19, mercoledì 15-18, venerdì fino alle 21
Ingresso libero