Il bianco, poesia del tempo. Aime decifra "l'ultimo frullo d'ali tra le siepi, nel vasto grembo del tramonto" (G. Cattaneo), attraverso una pittura ricca di evocazioni.
Il bianco come luogo dell’anima e dimensione spirituale di ricerca, tra le meraviglie della montagna povera rivisitate dalla inconfondibile pronuncia poetica di Tino Aime, amatissimo artista di rara finezza: “Il bianco, poesia del tempo” è il titolo della mostra che la Galleria Losano Associazione Arte e Cultura di Pinerolo inaugura il 23 febbraio (resterà aperta fino al 30 marzo), nella quale Aime propone una selezione particolare di opere, immerse nella dimensione più intima di una contemplazione rivelatrice, che ricorda da vicino la poetica montaliana dei “Limoni”, lontano dai “poeti laureati” che “si muovono soltanto tra le piante dai nomi poco usati”.
Nell’appartata geografia di Aime, che “non sa staccarsi da terra”, davvero “tocca anche a noi poveri la nostra parte di ricchezza”, ed è il nitore terso del bianco, la «tregua del cielo» – come scrive Giorgio Cattaneo nella presentazione del catalogo – che svela «la bianca verità, l’assorto fermento del silenzio». Aime decifra anche «l’ultimo frullo d’ali tra le siepi, nel vasto grembo del tramonto», attraverso una pittura nutrita di evocazioni e alimentata da una profonda dedizione, poetica e civile, condivisa con scrittori come Nuto Revelli e Mario Rigoni Stern. «Bianca è la strada medicata da memorie care», intraviste da «finestre bianche come l’anima del mondo nell’attimo segreto che precede lo sfacelo». Finestre che Tino Aime custodisce, per tutti, al riparo dalla bufera: «Bianca è la luce, nitida e tersa oltre il peso sfinito di perduti passi». Bianco su bianco, «fin dove si nasconde l’infinito».
Inaugurazione 23 febbraio
Galleria Losano Associazione Arte e Cultura
via Savoia, 33 - Pinerolo (TO)
feriali 16-19, sabato e festivi 10-12 e 16-19, lunedi' chiuso
Ingresso libero