Biblioteca Nazionale Universitaria
Booklillers, anatomie di un'ipovisione. L'immersione nei libri - il padre fu editore d'arte - conducono Battaglini a investigare le pagine cartacee e web attraverso l'occhio dell'acaro dei libri di carta (mite) e del baco (bug) degli ebooks.
La Biblioteca Nazionale Universitaria presenta la mostra fotografica di Andrea Battaglini "BOOKILLERS, ANATOMIE DI UN’IPOVISIONE"
Le installazioni rappresentano il punto di vista, l’occhio dell’acaro dei libri di carta (mite) e del baco (bug) degli ebooks: gli occhi del bookiller, il mangiacarta, mangia parole, mangiaidee, mangialibri.
Per fare questi polittici/installazioni fotografiche,Andrea Battaglini ha costruito un obiettivo speciale con materiali Leica M (anelli, soffietti, obiettivi...) che è macro e basculabile al tempo stesso e cioé mette a fuoco un solo particolare ravvicinatissimo“...perché i bookillers sono infatti ipovedenti”.
“L’acaro dei libri chiamato cheyletus doctus o book-mite è un previsto mangiacarte, un orribile e instancabile divoratore di pagine. L’acaro dei libri elettronici detto imprecisamente bug è imprevedibile, inaspettato e dispettoso. Entrambi hanno occhi curiosi e mobili ma sono ipovedenti: l’acutezza visiva è limitata. Vedono la preda, un pezzo di virgola, un accento tonico, una vocale o, viva l’abbondanza, una consonante. Mai abbracciano per intero una parola e tanto meno una riga o una frase.
Non mettono bene a fuoco, o almeno, focalizzano solo porzioni di realtà e di fantasia, di idee e di pensieri. Non vedono l’intera composizione in modo simultaneo ma osservano un elemento alla volta. Nel baco (bug) e nell’acaro, ignari dell’alfabeto, la percezione è passiva, inintenzionale. Hanno pochi muscoli ciliari, non aumentano né diminuiscono il cristallino per una corretta messa a fuoco. Elaborano poco, non hanno giudizio visivo, né creatività. Mangiano e distruggono guidati da attese basate solo sulla visione periferica; attaccano i margini delle lettere senza vedere orizzonti o angoli. Vivono in zone d’ombra, non cercano significati quando si fissano sulle lettere che incertamente focalizzano. Fissano lettera per lettera, obnubilati dalla fame. Percepiscono in modo vago, indovinano, frammentano ma non prevedono, né capiscono. E dimenticano, non immagazzinando, parole e cose. Però esplorano indefessi e mordono. Così cancellano sapere e storia, scienza e conoscenza.
Inaugurazione 1 marzo ore 18
Biblioteca Nazionale Universitaria
piazza Carlo Alberto, 3 Torino
orari: da lunedì a venerdì 10,00-18,00; sabato 10,00-13,00; domenica chiuso.
Ingresso gratuito.