Cycle des Souvenirs / Exploitation des Concepts 2 (1995 - 2000). In mostra l'installazione dalla durata indeterminata, composta da 6 fonti audio e 4 video proiezioni. Cycle des Souvenirs, tra le ultime opere di Ferrari, mette a punto un vero e proprio metodo di lavoro, seguendo la logica di quella che puo' essere definita una meticolosa architettura del caso.
Dal 4 al 9 marzo, O’ ospita per la prima volta in italia, l’installazione Cycle des Souvenirs del comnpositore ed eclettico artista francese Luc Ferrari (nato a Parigi nel 1929, scomparso ad Arezzo nel 2005), personalità di rilievo internazionale nella stagione della prima grande sperimentazione dell'arte sonora a partire dai primi anni Cinquanta.
Luc Ferrari è stato una figura emblematica non solo per il suo ambito specifico di pertinenza; l’emancipazione del suo linguaggio, perfettamente sincronizzato con le differenti attitudini postmoderne della filosofia degli anni ’70, la libertà e vivacità intellettuale, ne fanno a pieno titolo uno dei grandi interpreti del pensiero europeo.
Cycle des Souvenirs/Exploitation des Concepts 2 (1995 - 2000) tra le ultime opere di Luc Ferrari, è un’installazione dalla durata indeterminata, composta da 6 fonti audio e 4 video proiezioni. I materiali, tra loro indipendenti, hanno durate e contenuti differenti e sono riprodotti in loop, cosicché né le immagini, né il suono si incontrino più di una volta nella stessa situazione.
Come scrive l’artista nelle sue note personali, ci si trova dentro le immagini della sua infanzia, del suo metrò, dei luoghi da cui é rimasto talmente colpito da volerli registrare. Ne fanno parte certi villaggi in Italia o il mare del Portogallo, i suoi luoghi di lavoro, gli oggetti-ricordo e, insiema a molti altri, la sua casa.
Con Cycle des Souvenirs, Luc Ferrari ha messo a punto non solo un’autobiografia volutamente fatta di frammenti, ma un vero e proprio metodo di lavoro, seguendo la logica di quella che può essere definita una meticolosa architettura del caso. Lo spettatore che ha accesso a questo ambiente immersivo pregno di ricordi é posto al centro della considerazione dell’artista. Tutti gli stimoli sonori e visivi che vengono offerti sono sovrapposti tra loro in modo da avvolgere il fruitore completamente, in una sinfonia in cui il reale si fonde con l’immaginario, il concreto con l’astratto. «L’architecture hasardeuse» di suoni e immagini che Luc Ferrari mette in scena con Cycle des Souvenirs conduce in un viaggio che riesce a oltrepassare i confini fisici del corpo, in un girotondo di immagini e suoni dove la memoria è incisa come in uno specchio deformante in cui però ogni cosa, messa a nudo, é vera.
Per Ferrari i suoni sono innanzitutto ricordi, evocazioni personali, che sebbene si distacchino dall'importanza della loro fonte materiale, fondano intensamente il proprio significato artistico nell'esperienza privata della vita dell'artista. Nelle sue registrazioni é possibile sentire non soltanto una collezione variegata di suoni abilmente ricomposti e offerti all’ascoltatore, ma anche e soprattutto il sottile umorismo, l’eleganza di pensiero e la profonda sensibilità di un artista che non ha mai rinunciato a esprimere la sua forte personalità.
La presentazione al pubblico italiano di Cycle des Souvenirs é resa possibile grazie alla preziosa collaborazione della moglie dell’artista, Brunhild Meyer Ferrari. Compositrice di origine tedesca, é stata per oltre quarant’anni la più stretta collaboratrice di Ferrari. Il legame che unisce i due musicisti si riconosce, oltre che in un’intera vita trascorsa assieme, nel profondo sodalizio artistico che ancora oggi emerge nella comune produzione.
Il tape concert di martedì 5 marzo alle ore 21.00 ed ‘eseguto’ da Brunhild, presenterà ‘Tranquilles Impatiences’ (di Brunhild Meyer Ferrari, dur. 20’ 25’’, 2010) e ‘Les Arythmiques’ (di Luc Ferrari, 40’ 20’’, 2003).
Nelle giornate dedicate al compositore, verrà anche proiettato il film-documentario ‘Presque Rien Avec Luc Ferrari’ di Jacqueline Caux e Olivier Pascal prodotto e pubblicato nel 2010 da Elica Edizioni. Per l’oscurità necessaria alla fruizione, l’installazione Cycle des Souvenirs rimarrà in funzione la sera dalle 18.00 alle 21.30.
L’appuntamento è realizzato grazie alla collaborazione di Andrea Cernotto, Elica Edizioni;
con il sostegno di Fondazione Nuovi Mecenati, Roma e Institut Francais, Milano.
L'allestimento elettroacustico, realizzato da Eraldo Bocca, è basato sull'impiego di parte dei diffusori utilizzati con l'acusmonium mobile AUDIOR con Amplificatori Kind.
Un ringraziamento speciale a Wolfgang Natlacen, Matteo Milani e Dante Tanzi.
Un progetto di O’ e Die Schachtel.
inaugurazione lunedì 4 marzo h.19.00
tape concert/ascolti 5 marzo h.21.00
O' | residenze | fotografia | suono | performance
associazione non profit | via pastrengo 12, 20159 milano
aperto da lunedì a sabato dalle 18.00 alle 21.30
ingresso libero