L'intento dichiarato dello Sperimentale p. (p. = puro) era di costituire un linguaggio veramente intersoggettivo per superare l'alienazione e l'incomunicabilita' dominante.
Nelle sue sale espositive VICO GALLERY a Verbania dal 9 marzo fino al 13 aprile 2013 presenta la mostra del gruppo binomio Sperimentale p. , Lia Drei e Francesco Guerrieri (opere anni ’60) che recentemente ha partecipato a Percorsi riscoperti dell’Arte Italiana, VAF/Stiftung 1947-2010, a cura di Gabriella Belli e Daniela Ferrari, MART Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto (2011) e ad Arte programmata e cinetica, a cura di Giovanni Granzotto e Mariastella Margozzi, GNAM, Galleria Nazionale d’Arte Moderna ,Roma (2012).
Il gruppo Sperimentale p. nacque ufficialmente nel settembre 1963 con una dichiarazione di poetica al XII Convegno Internazionale di Artisti, Critici e Studiosi d’Arte, Verucchio (Rimini) in seguito alla scissione del Gruppo 63 formato a Roma l’anno precedente da Francesco Guerrieri insieme a Lia Drei, Lucia Di Luciano e Giovanni Pizzo, per l’esigenza di andare oltre l’Informale che aveva ormai esaurito la propria creatività fondata essenzialmente sulla gestualità irrazionale e condannata ad una ripetitività accademica, comunque distante dalle nuove istanze costruttive della società di quegli anni. Come dice lo stesso Guerrieri nell’intervista di Teodolinda Coltellaro in catalogo: “Era il momento dell’Utopia. Tutti noi pensavamo di poter contribuire alla costruzione di un Mondo nuovo più bello e più giusto. In vista di questo fine e per l’esigenza di collaborare e approfondire la ricerca nacque spontanea la volontà di riunirsi in gruppo”.
L’intento dichiarato dello Sperimentale p. (p. = puro) era di costituire un linguaggio veramente intersoggettivo per superare l’alienazione e l’incomunicabilità dominante. A tale scopo la sperimentazione doveva essere pura, cioè non condizionata da qualsiasi schematicità teorica.
Altra peculiarità dello Sperimentale p. fu che nel corso degli anni, pur operando all’unisono in mostre, dibattiti, convegni, scritti, Lia Drei e Francesco Guerrieri hanno sempre conservato e sviluppato la propria identità artistica, per cui oggi possiamo considerarli obiettivamente due personalità inconfondibili. Scriveva Filiberto Menna: “All’interno della poetica comune è comunque sempre possibile individuare la diversità delle due declinazioni, più mentale e riflessiva quella di Guerrieri, più emozionale e felice quella di Drei”. Nelle opere dei due artisti è comune la programmazione di una musicalità visiva di forme elementari in variazione continua all’infinito con modulazioni cromatiche in Lia Drei e con strutturazioni ritmiche in Francesco Guerrieri.
Il catalogo Sperimentale p., Lia Drei e Francesco Guerrieri, in due volumi, contiene testi critici di Teodolinda Coltellaro, Cinzia Folcarelli, Luciano Marziano, e Antologia Critica con testi di Giulio Carlo Argan, Rosario Assunto, Sandro Barbagallo, Chiara Ceccucci, Germano Celant, Giorgio Di Genova,Luigi Paolo Finizio, Emilio Garroni, Filiberto Menna, Guido Montana, Sandra Orienti, Nello Ponente, Gabriele Simongini, oltre a cronologia e bibliografia a cura di Chiara Ceccucci, Cinzia Folcarelli e Francesco Guerrieri (Edizioni Monogramma Arte Contemporanea,Roma, e Valmore Studio d’Arte, Vicenza, in occasione delle mostre di Sperimentale p. nelle rispettive gallerie nel 2007 a Roma e nel 2010 a Vicenza).
Oltre che nei sopra citati cataloghi del MART e della GNAM opere di Lia Drei e Francesco Guerrieri sono riprodotte (12 foto) nel volume VAF/Stiftung, La Collezione,Silvana Editoriale, 2012.
Inaugurazione 9 marzo
Vico Gallery
Vicolo del Freschetto,22 Verbania
Ingresso libero