Salvatore Alessi
Pier Giorgio Ballerani
Marco Bellomi
Walter Bernardi
Marina Berra
Alberto Besson
Marta Boccone
Andrea Boldrini
Fiorenzo Bordin
Andrea Borghi
Simone Boscolo
Ivano Boselli
Marco Bozzini
Annamaria Bracci
Elena Camesasca
Valentina Carrera
Vito Carta
Anna Cesi
Alfredo Colombo
Lorenzo Curioni
Alessandro Crini Raffaele De Francesco
Giuseppe De Michele
Bruno De Santi
Laura Di Fazio
Isa Di Battista
Siberiana Di Cocco
Daniela Doni
Paolo Facchinetti
Carlo Fontanella
Massimo Gasperini
Silvio Gatto
Paulus Helbling
Michelle Hold
Angela Ippolito
Toshiko Kitatani
Paolo Lo Giudice
Fiorella Manzini
Marbaf
Claudia Margadonna
Franco Maruotti
Giovanni Mattìo
Eleonora Mazza
Massimo Meucci
Natalia Molchanova
Maurizio Molteni
Bruno Moretti Sanlorano
Silvio Natali
Giuseppe Orsenigo
Beatrice Palazzetti
Domenico Paolo
Virgilio Patarini
Alessandro Pedrini
Marco Pedroni
Gabriele Perissinotto
Angelo Petrucci
Luigi Profeta
Emanuele Racca
Michele Recluta
Marialuisa Ritorno
Alessandro Rossi
Imerio Rovelli
Luciana Schiazza
Susanna Serri
Rosa Spina
Catherine Schmid
Ivo Stazio
Claudia Stra'
Mariangela Tirnetta
Luciano Valensin
Federica Vairani
Lyudmila Vasilieva
Jarmila Vesovic
Tea Volk
Gianfranco Zazzeroni
Valentina Carrera
Virgilio Patarini
70 artisti per un linguaggio comune dell'arte contemporanea. Una mostra che riassume e sintetizza la programmazione della stagione appena conclusa alla Galleria Zamenhof di Milano e che presenta opere di tutti gli artisti proposti fino a oggi.
A cura di Valentina Carrera e Virgilio Patarini
Opere di
Salvatore Alessi, Pier Giorgio Ballerani, Marco Bellomi, Walter Bernardi, Marina Berra , Alberto Besson, Marta Boccone, Andrea Boldrini, Fiorenzo Bordin, Andrea Borghi, Simone Boscolo, Ivano Boselli, Marco Bozzini, Annamaria Bracci, Elena Camesasca, Valentina Carrera, Vito Carta, Anna Cesi, Alfredo Colombo, Lorenzo Curioni, Alessandro Crini Raffaele De Francesco, Giuseppe De Michele, Bruno De Santi, Laura Di Fazio, Isa Di Battista, Siberiana Di Cocco, Daniela Doni, Paolo Facchinetti, Carlo Fontanella, Massimo Gasperini, Silvio Gatto, Paulus Helbling, Michelle Hold, Angela Ippolito, Toshiko Kitatani, Paolo Lo Giudice, Fiorella Manzini, Marbaf, Claudia Margadonna, Franco Maruotti, Giovanni Mattìo, Eleonora Mazza, Massimo Meucci, Natalia Molchanova, Maurizio Molteni, Bruno Moretti Sanlorano, Silvio Natali, Giuseppe Orsenigo, Beatrice Palazzetti, Domenico Paolo, Virgilio Patarini, Alessandro Pedrini, Marco Pedroni, Gabriele Perissinotto, Angelo Petrucci, Luigi Profeta, Emanuele Racca, Michele Recluta, Marialuisa Ritorno, Alessandro Rossi, Imerio Rovelli, Luciana Schiazza, Susanna Serri, Rosa Spina, Catherine Schmid, Ivo Stazio, Claudia Strà, Mariangela Tirnetta, Luciano Valensin, Federica Vairani, Lyudmila Vasilieva, Jarmila Vesovic, Tea Volk, Gianfranco Zazzeroni.
Un appuntamento fisso (e alcune varianti)
Com’è ormai d’abitudine, fin dal suo primo anno di vita, la Galleria Zamenhof di Milano ha un appuntamento fisso con quella che potremmo definire “la mostra delle mostre”. Tutti gli anni infatti, a fine stagione o al principio della stagione successiva, c’è questa specie di rito che consiste nell’allestire una sorta di riassunto delle puntate precedenti: una mostra che riassuma e sintetizzi la programmazione della stagione appena conclusa e che presenti opere di tutti gli artisti proposti. Al tempo stesso è un’occasione per fare il punto di un anno di lavoro e per meglio comprendere, forse, il senso di quello che si è fatto.
Per i visitatori è un’occasione per vedere opere e artisti che magari erano sfuggiti.
Per noi, fin dal principio è stato chiaro che significava anche mettere a fuoco la nostra idea di arte contemporanea: quello che ci sembrava rilevante, e accostando un autore all’altro, spesso apparentemente diversissimi, provare a capire se qualcosa ci fosse in comune e cosa e se questo “qualcosa”, questo terreno comune fosse la possibile base, il possibile punto di partenza per definire i termini e la sintassi di una lingua comune dell’arte contemporanea. In greco antico infatti col termine “koinè” si indicava la lingua comune dei greci, al di là delle differenze dei dialetti e delle lingue locali (l’attico, il dorico, ecc.).
Ora più che mai è evidente la necessità di definire se ci sia un minimo comun denominatore nell’infinità di variabili dell’arte contemporanea, al di là delle mode o dei fenomeni di superficie, al di là di inutili distinzioni tra generi, figurazione e astrazione, tra moderno e contemporaneo.
Quest’anno c’è un’importante novità: così come nel 2012 la mostra “Koinè 2012” oltre che a Milano era stata proposta nel prestigioso Palazzo Zenobio a Venezia (una delle sedi della Biennale), quest’anno la mostra da Milano arriva a Ferrara, nello storico e centralissimo Palazzo della Racchetta, in un programma di collaborazione tra Zamenhof Art e Palazzo della Racchetta che in due anni ha dato numerosi frutti artistici e culturali.
Valentina Carrera e Virgilio Patarini
inaugurazione sabato 9 marzo 2013, alle ore 16.30
Palazzo della Racchetta
via Vaspergolo, 6 - Ferrara
Tutti i giorni dalle 15 alle 19
Ingresso libero