Quest'anno il Festival offre alla citta' un programma con ben 46 mostre fotografiche, suddivise in diversi spazi di Padova tra la zona di Porta Molino e la Specola, percorrendo il vecchio cardo cittadino. Una rassegna fotografica dove la creativita' di fotografi nazionali e internazionali si unisce e confronta con quella di fotografi del territorio.
Padova Photo-Graphia è la rassegna curata da Maria Beatrice Autizi e Angelo Maggi,
realizzata con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, che
l’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova dedica all’attualità dell’arte fotografica.
L'edizione 2013, dal titolo Breaking the media. Al di là dell’immagine, offre spazi di indagine e
sedi espositive a fotografi affermati a livello nazionale e internazionale, ad artisti europei,
alle associazioni e a giovani fotografi. Una serie di eventi che si snodano dal Centro
Culturale Altinate/San Gaetano a Palazzo Angeli in Prato della Valle, dalla Galleria Civica
di piazza Cavour allo storico Caffè Pedrocchi, dall’Oratorio di San Rocco al Sottopasso
della Stua fino al Centro Universitario di via Zabarella. Padova Photo-Graphia 2013 crea un
dialogo tra espressività apparentemente convenzionale e linguaggi anticonvenzionali, tra
immagini che sembrano create al computer e invece sono interamente reali, tra fotografie
che appaiono tratte dal mondo che ci circonda e al contrario sono ricreate al computer con
assemblaggi sul filo del concettuale.
La musica è la grande protagonista della mostra di Graziella Vigo, Verdi in scena, ospitata
al Centro Culturale Altinate/San Gaetano (20 aprile- 23 giugno), che promuove a Padova le
celebrazioni dell’anno verdiano. A duecento anni dalla nascita di Giuseppe Verdi, le
coinvolgenti immagini di Graziella Vigo, scattate nei più prestigiosi teatri del mondo in
occasione di rappresentazioni verdiane, sono un tributo al grande maestro. Realizzate solo
con l’illuminazione della scena, stampate su tela fotografica, senza alcun intervento di
postproduzione, le immagini trasmettono emozione, si arricchiscono di un pathos sonoro
coinvolgente.
Il Centro Altinate/San Gaetano ospita anche la mostra Circuito Integrato (20 aprile - 23
giugno), che presenta le fotografie di tre noti artisti europei e di un artista padovano, le cui
immagini si interrogano sul valore della comunicazione, dell’apparenza, della sorpresa e
della percezione.
La fotografa svizzera Anna Halm Schudel, spazia dalla danza dei tulipani, di cui, dopo la
bellezza, coglie il processo di appassimento registrandone la nuova vitalità estetica, fino ai
ritratti a mosaico, costituiti da innumerevoli piccole immagini fotografiche assemblate
tramite computer.
Svizzero è anche Peter Schudel, raffinato indagatore della vita di città, le cui fotografie,
rimontate in digitale, creano una visione panoramica, nei contenuti, più reale del reale stesso.
Rielaborazioni al computer, che contestualizzano e decontestualizzano la società
contemporanea e su cui si inseriscono stimolanti citazioni artistiche e simboliche.
Il fotografo tedesco Sascha Weidner, con le sue installazioni, crea percorsi fotografici
talvolta enigmatici, che alludono alle tensioni esistenziali e alla complessità del vivere
contemporaneo.
Artista padovano, Antonio Lovison approda alla fotografia come continuità di una ricerca
sviluppata nell’ambito della pittura e della scultura nell’arco di un trentennio.
Giovanni Sato, fotografo, poeta, musicista, presenta la mostra Percezioni al Caffè
Pedrocchi ( 28 marzo - 14 aprile). Le sue immagini-percezioni, trasformate in forma
attraverso la luce, intrecciano forme e parole, musicalità e poesia, in una sorta di
sollecitazione a percepire l’invisibile che sta dietro alle cose e il vero senso della vita.
Palazzo Angeli in Prato della Valle, edificio che fu un tempo la residenza di Andrea
Memmo artefice di una delle più belle piazze d’Europa, è sede della mostra dedicata a
Mimmo Castellano (3 maggio - 23 giugno), graphic designer noto anche per le sue
inchieste etnologico-fotografiche, già docente di progettazione grafica, autore di diversi
fotolibri di rara bellezza. La mostra intitolata Nuovi Territori Espressivi è organizzata in
collaborazione con l’Archivio Fotografico Toscano (Prato) e il gruppo Mignon e
patrocinata dall’Alliance Graphique Internationale. In occasione della mostra in
collaborazione con Università IUSVE presso il Centro Culturale Altinate/San Gaetano è
previsto un incontro con l’autore e altri protagonisti nel mondo della comunicazione
visiva (8 maggio).
Bernardo Cesare, all’Oratorio di San Rocco, presenta Pietre inquadrate (11 aprile - 12
maggio). Professore di Petrografia all’Università di Padova, Bernardo Cesare da una pietra
ricava una fetta sottilissima e trasparente, e la riprende con una fotocamera digitale
abbinata a un microscopio ottico a luce trasmessa e polarizzata, senza alcuna elaborazione
digitale dopo lo scatto, con risultati cromatici di grandissima suggestione ed effetto.
Partecipano a Padova Photo-Graphia anche le due più importanti associazioni fotografiche
cittadine, il Fotoclub Padova e il Gruppo Fotografico Antenore. Presso la Galleria
Sottopasso della Stua il Fotoclub Padova presenta le opere di Massimo Maggiolo, Luca
Norbiato, Matteo Smania e Maria Elisa Zoccarato (12 aprile - 4 maggio), che in un
particolare percorso interpretano l’(Ir)realtà attraverso la fotografia. Un oggetto del
quotidiano, elementi quasi pittorici che indeboliscono il concetto di morte, paesaggi di
materia e ritratti inusuali svelano gli infiniti mondi possibili della fotografia.
Il Gruppo Fotografico Antenore si muove tra il recupero della tradizione tecnica e
l’elaborazione di un’idea manifesto. Al Caffè Pedrocchi (18 aprile - 4 maggio) Giuseppe
Toffoli presenta immagini di Padova usando con perizia l’antica tecnica del collodio
umido, di rimando altri fotografi assemblano singoli particolari urbani per dare una
visione dinamica della città.
Selezionati da Moreno Segafredo e Prosdocimo Terrassan nell’ambito del Progetto Spazio
laboratorio per la fotografia, alla Galleria Sottopasso della Stua (9 maggio - 1 giugno)
vengono presentati i lavori di giovani fotografi che hanno affrontato alcune tematiche
urbanistiche della Padova dell’Ottocento.
Il Centro Universitario Padovano accoglie i lavori di giovani autori formatisi presso
l’ISFAV, Istituto Superiore di Fotografia e Arti Visive (12 aprile - 10 maggio) con la
mostra L’altro io. Autoritratti accomunati da un approccio di tipo sperimentale e da
un’estetica talora visionaria per ottenere un risultato volutamente anticonvenzionale.
Tra le novità di questa rassegna, l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Padova,
nell’ambito delle iniziative promosse da Work-ING / Giornate dell’Ingegneria, lancia il
Concorso di Fotografia Work-ING Photography/ Broad Horizons sul ruolo della
rappresentazione fotografica dell’opera d’ingegneria intesa nel senso più ampio del
termine.
Il concorso è aperto a due categorie:
a tutti gli appassionati fotografi e a tutti gli ingegneri iscritti a qualsiasi Ordine che
utilizzano il media fotografico professionalmente e come amateur. Per ciascuna delle due
categorie è previsto un
primo premio di mille euro e una premiazione che si terrà presso la Sala Samonà (25
giugno – 10 luglio). Breaking the Media associato al concorso Broad Horizons vuole essere
anche un’importante opportunità di riflessione nazionale e internazionale sui protagonisti
dello scenario tecnologico, in continuo sviluppo e alla ricerca di nuove soluzioni.
Infine il 22 aprile alle ore 18.00 al Caffè Pedrocchi, Angelo Maggi presenterà il libro Venezia
circumnavigazioni e derive, con fotografie e testi di Roberto Salbitani.
Rassegna e catalogo a cura di Maria Beatrice Autizi e Angelo Maggi.
Con il contributo di: Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo
Per qualsiasi informazione potete scrivere una mail a info@padovafotografia.it o venirci a trovare. Durante il Festival saremo aperti dal lunedì al sabato nei seguenti orari: 10:00 – 13:00 . 15:00 – 19:30
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