Conestabo Art Gallery
Trieste
via Fonderia, 5
335 8273449
WEB
Domine Doctor
dal 15/3/2013 al 4/4/2013
mar-ven, 17 - 19.30

Segnalato da

Studio Conestabo



approfondimenti

Domine Doctor



 
calendario eventi  :: 




15/3/2013

Domine Doctor

Conestabo Art Gallery, Trieste

Beyond Petroleum. La tecnica dell'artista da' risalto alle tematiche affrontate per mettere in scena i conflitti tra le spinte del singolo e le necessita' di molti.


comunicato stampa

Lo psicoanalista Luigi Zoja nel suo breve saggio “La morte del prossimo” riflette su come sia mutata la nostra società: "Dopo la morte di Dio, la morte del prossimo è la scomparsa della seconda relazione fondamentale dell'uomo. L'uomo cade in una fondamentale solitudine. È un orfano senza precedenti nella storia. Lo è in senso verticale - è morto il suo Genitore Celeste - ma anche in senso orizzontale: è morto chi gli stava vicino. È orfano dovunque volti lo sguardo.” L'altro non è più il Prossimo, diventa semplicemente il vicino, che per quanto accosto, rimane lontanissimo dal punto di vista emotivo e affettivo, un estraneo che ci rimane il più delle volte indifferente, uno straniero che quando non ci spaventa, suscita il nostro odio.

Ma il vuoto lasciato dalla doppia perdita, esige di essere colmato: il narcisismo subentra allora all’estetica, la ricerca dell’appagamento materiale anestetizza la ricerca spirituale, nuovi idoli si ergono imponenti, esigendo non più l’antico tributo di sangue, ma nuove offerte: ad essi consacriamo il nostro tempo, le nostre aspirazioni, la nostra intimità.

Anche senza dar retta a profezie, veggenti e segni della Natura, le plumbee nuvole di un nuovo Medioevo sembrano addensarsi sulla nostra civiltà: l’incertezza del futuro, la perdita della stabilità economica e il sovvertimento dei valori, ci rendono fragile preda degli istinti. Potere, Sesso, Ignoranza, prendono il sopravvento, piantando gli ultimi chiodi sulla bara dell’Arte.

Domine Doctor, alter ego di Marko Vodopivec, ne constata l’avvenuto decesso con Rigor Mortis, performance di un giorno alla galleria Vetrina, per poi annunciarne la rinascita il pomeriggio seguente, questa volta alla Conestabo ArtGallery. L’artista si collega idealmente a due momenti della storia dell’arte: iconograficamente le sue opere si legano alla pittura fantastica e allegorica di matrice fiamminga, Hieronymus Bosch e i Brueghel paiono i progenitori ideali, vuoi per certosina minuzia, vuoi per i toni e la stesura del colore - le velature faticano a trattenere l’opulenza dell’impasto- che per un nordico e riformista spirito di denuncia. Proprio l’impellenza delle istanze, il gusto della dissacrazione e lo slittamento delle categorie (non solo visive, la sovrapposizione tra l’arte e la vita in Domine Doctor si fa a volte inquietante) derivano dal cabaret dadaista e dal gusto surrealista, dissacrante e grottesco, alla costante ricerca dell’informe e dell’inaspettato.

La tecnica magistrale di Domine Doctor dà risalto alle tematiche affrontate: l’ecodisastro a opera della British Petroleum nel Golfo del Messico diviene il pretesto per indagare sulle moderne schiavitù, per mettere in scena i conflitti tra le spinte del singolo e le necessità di molti, tra la cieca avidità e la ricerca di un contatto profondo ed empatico con la Natura. L’arte si è sempre assunta l’impegno di comunicare, denunciare, spesso di anticipare fermenti e malumori; ora, sembra dirci attraverso le sue opere, le si chiede un ulteriore passo avanti: ad essa spetta il non facile compito di ricostruire i rapporti tra le persone e di risanare il tessuto sociale, per una reale e armonica crescita spirituale. Come già affermato da Kandinsky: “La pittura è un’arte, e l’arte non è inutile creazione di cose che svaniscono nel vuoto, ma è una forza che ha un fine, e deve servire allo sviluppo e all’affinamento dell’anima. È un linguaggio che parla all’anima con parole proprie, di cose che per l’anima sono il pane quotidiano, e che solo così può ricevere. Se l’arte si sottrae a questo compito rimane un vuoto.”
Lorella Klun

Vetrina – “Rigor Mortis “
apertura della camera ardente
sabato 16 marzo ore 15,30 a finire
Via Udine 2/1 Trieste
ore 20 laudatio funebris di Antonella Coen

Inaugurazione: Domenica 17 marzo 2013 alle ore 17.30
con intervento di Lorella Klun

Conestabo Artgallery
via Fonderia 5 (primo piano) - Trieste
Orari: dal martedì al venerdì dalle ore 17.00 alle 19.30
Ingresso libero

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