Palazzo Pitti Museo degli Argenti
Firenze
p.zza Pitti, 1 (Palazzo Pitti)
055 294883, 055 2388709 FAX 055 2388710
WEB
Lusso ed eleganza
dal 17/3/2013 al 22/6/2013
marzo: 8.15-17.30 (18.30 nei giorni seguenti al cambio da ora solare a ora legale); aprile e maggio: 8.15-18.30; giugno: 8.15-18.50

Segnalato da

Salvatore La Spina



 
calendario eventi  :: 




17/3/2013

Lusso ed eleganza

Palazzo Pitti Museo degli Argenti, Firenze

La porcellana francese a Palazzo Pitti e la manifattura Ginori. Una mostra con circa 120 opere che mette in evidenza al contempo l'importante collezione museale e la produzione della manifattura di Doccia del periodo fra la dominazione napoleonica e la Restaurazione lorenese (1800-1830).


comunicato stampa

a cura di Andreina d'Agliano

In occasione dei quarant'anni dalla apertura del Museo delle Porcellane di Palazzo Pitti, la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze e l'Associazione Amici di Doccia hanno voluto ricordare questo felice anniversario con una mostra che metta in evidenza al contempo l'importante collezione museale di Palazzo Pitti e la produzione della manifattura di Doccia del periodo fra la dominazione napoleonica e la Restaurazione lorenese (1800-1830).

Il cambiamento che l'avvento dell'impero napoleonico portò nel governo della Toscana ebbe i suoi riflessi nelle discipline artistiche fin dal regno di Etruria (1801-1807) con Luisa di Borbone Parma, ma soprattutto negli anni della presenza di Elisa Baciocchi. La sorella di Napoleone, dapprima principessa di Lucca e Piombino (1805-1809) e poi granduchessa di Toscana (1809-1814), promosse un rinnovato interesse per le arti di cui da tempo si sentiva la mancanza. Il suo mecenatismo non soltanto richiamò a Firenze scultori, pittori e musicisti, ma sostenne anche le industrie artigiane toscane, incentivando la lavorazione della seta, della mobilia e della porcellana.

In questo nuovo fervore artistico, la manifattura di Doccia ebbe un posto di rilievo, accogliendo importanti influssi francesi sia nella ricerca delle forme che nei moduli decorativi. In particolare, la manifattura, sotto l'illuminata direzione di Carlo Leopoldo Ginori Lisci (1792-1838) fu partecipe di importanti innovazioni tecniche e stilistiche provenienti dalla Francia, creando una tipologia decorativa che rimase in voga fino a tutto il terzo decennio del XIX secolo. L'influenza dello stile impero francese continuò infatti con il ritorno a Firenze di Ferdinando III di Asburgo Lorena che, rientrato dal suo esilio a Würzburg, ebbe modo di integrare le raccolte granducali con le porcellane di Sèvres donategli da Napoleone Bonaparte.

L'arrivo di questi importanti donativi di porcellana ebbe un forte impatto sullo sviluppo artistico della manifattura Ginori, che negli anni della prima Restaurazione lorenese non solo copiò alcuni di questi modelli, ma perfezionò la sua produzione grazie all'intenso scambio con le manifatture francesi, in particolare con Sèvres di cui era direttore Alexandre Brongniart. L'apporto di artisti stranieri, fra cui Jean David, Joseph de Germain e Abraham Constantin, abilissimi nella riproduzione su porcellana delle opere delle antiche Gallerie Fiorentine e chiamati a formare giovani pittori della manifattura come Giuseppe Baldassini e Giovanni Fanciullacci, portò ad un ulteriore innalzamento della qualità della manifattura.

Attraverso lo spoglio di documenti provenienti dagli archivi della Corte Lorenese, dal Museo di Doccia e dall'archivio Ginori Lisci, verrà esaminato quanto eseguito e venduto dalla manifattura Ginori nel primo trentennio dell'Ottocento, gettando così nuova luce sia sui committenti che sui diversi artisti attivi nella manifattura. In particolare, in collaborazione con il Museo di Sèvres, verrà indagata l'opera del pittore ginevrino Abraham Constantin, attivo a Sèvres e inviato a Firenze per copiare su porcellana i più noti quadri delle Gallerie Fiorentine; un nucleo importante di opere di Abraham Constantin fu acquistato da Carlo Alberto di Savoia Carignano ed è oggi alla Galleria Sabauda di Torino.

La mostra sarà composta da circa centoventi opere per la maggior parte provenienti dalle raccolte di Palazzo Pitti e dal Museo Richard-Ginori della manifattura di Doccia, dai principali musei italiani e francesi che raccolgono questo genere di manufatti e da collezioni private.

Soprintendente: Cristina Acidini
Direttore del Museo degli Argenti e della mostra: Maria Sframeli
Progetto scientifico: Andreina d'Agliano
Segreteria scientifica:Riccardo Gennaioli

Catalogo
Giunti Editore - Sillabe
Produzione e gestione della mostra
Opera Laboratori Fiorentini S.p.a
Civita Group

Ufficio Stampa
Opera Laboratori Fiorentini - Civita Group
Piazza Pitti 1, 50125 - Firenze

Per Firenze Musei
Salvatore La Spina
Tel. +39 055 290383 - Cell. +39 331 5354957 - ufficiostampa@operalaboratori.com
Camilla Speranza
Tel. +39 055 217265 - Cell. +39 333 5315190 - camilla.speranzaufficiostampa@gmail.com
Barbara Izzo e Arianna Diana - Civita Servizi
Tel. +39 06 692050220-258 - Cell. +39 348 8535647 - izzo@civita.it - diana@civita.it

Anteprima stampa lunedì 18 marzo 2013 ore 12.00
Inaugurazione 18 marzo ore 18

Palazzo Pitti Museo degli Argenti
p.zza Pitti, 1 (Palazzo Pitti) Firenze
Orario
marzo: 8.15 – 17.30 (18.30 nei giorni seguenti al cambio da ora solare a ora legale)
aprile e maggio: 8,15 – 18,30
giugno: 8.15 – 18.50
Biglietto
intero € 10.00
ridotto € 5.00

IN ARCHIVIO [12]
Lapislazzuli - Magia del blu
dal 7/6/2015 al 10/10/2015

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede