Galleria Civica
Monza (MB)
via Camperio, 1
039 2302192 FAX 039 361558
WEB
Mario De Biasi
dal 13/2/2013 al 13/4/2013
mar - ven 15-19; sab, dom e festivi 10-19
WEB
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13/2/2013

Mario De Biasi

Galleria Civica, Monza (MB)

Un mondo di baci. Sono esposte 36 fotografie "vintage print" in bianco e nero e 12 a colori: una preziosa sintesi della ricerca che De Biasi, nome di punta del fotogiornalismo italiano del secondo 900, ha compiuto dagli anni '50 a oggi.


comunicato stampa

a cura di Raffaella Ferrari e Daria Jorioz

«A volte basta un bacio per cambiare lo stato d'animo di una persona», scrive Mario De Biasi. E proprio a questo segno di amore e affetto, fratellanza o semplice saluto, a questo un gesto così comune e, al tempo stesso, così simbolico, è dedicata la mostra Mario De Biasi. Un mondo di baci, che apre al pubblico il giorno di San Valentino.
Appuntamento alla Galleria Civica di Monza, in via Camperio, dove, fino al 14 aprile, grazie all'accurata selezione compiuta dalle curatrici della mostra Raffaella Ferrari e Daria Jorioz, saranno esposte 36 fotografie "vintage print" in bianco e nero e 12 a colori: una preziosa sintesi della ricerca che Mario De Biasi, nome di punta del fotogiornalismo italiano del secondo Novecento, ha compiuto nel corso di mezzo secolo, dagli anni '50 a oggi.
Da New York a Vienna, passando per Rio de Janeiro, Londra, Parigi e Milano: i baci di Mario De Biasi sono stati immortalati in giro per il mondo. Ecco allora "Budapest, 1956", che ritrae quello, struggente e liberatorio, di una coppia di profughi ungheresi si scambia appena oltrepassato il confine. E poi il baciamano di Anthony Quinn a Giulietta Masina, in gondola con Fellini a Venezia nel 1955; una coppia di adolescenti degli anni '80, sulla spiaggia tedesca di Travemünde. E ancora, giovani sulle sabbie della California o nascosti tra l'erba di un parco a Vienna.
Inizia nel 1945 la carriera di De Biasi quando, deportato a Norimberga, trova tra le macerie prodotte dalla guerra una macchina fotografica. Comincia allora a scattare: nasce così, all'improvviso, una passione che non lo abbandonerà più. Entrato a far parte della redazione di "Epoca" nel 1953, firma, anche sotto la direzione di Enzo Biagi, centinaia di reportage, ottenendo riconoscimenti internazionali. Sulla sua pellicola fissa la violenza della guerra, l'anima di un Paese, il sorriso di persone sconosciute o il costume di un'epoca. Uno scatto su tutti, esposto anche al Guggenheim di New York, "Gli italiani si voltano", in cui una giovanissima Moira Orfei, ritratta di spalle, catalizza gli sguardi di decine di uomini.

Mario De Biasi nasce nel 1923 a Sois, in provincia di Belluno. Presenta la sua prima mostra personale nel 1948 a Milano, dove vive e lavora. Ha pubblicato oltre 90 libri fotografici e il suo nome compare nel prestigioso volume The Faces of Photography: Encounters with 50 Master Photographers of the 20th Century. Insignito di numerosi premi internazionali, nel 2003 riceve il titolo di Maestro della Fotografia Italiana, massima onorificenza della Federazione Italiana Associazioni Fotografiche. Nel 2006 il Comune di Milano gli conferisce l'Ambrogino d'Oro.
La mostra, a ingresso gratuito, è promossa dall'Assessorato alle Politiche culturali e di sostenibilità.

Inaugurazione giovedì 14 febbraio alle 18.

Galleria Civica
via Camperio 1 Monza
Orari: da martedì a venerdì 15-19; sabato, domenica e festivi dalle 10-19; chiuso lunedì
Ingresso libero

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