Galleria Giovanni Bonelli
Milano
via Luigi Porro Lambertenghi, 6(interno cortile)
02 87246945
WEB
Stazione Inganni
dal 20/3/2013 al 4/5/2013
mar-sab 11-19

Segnalato da

Galleria Giovanni Bonelli




 
calendario eventi  :: 




20/3/2013

Stazione Inganni

Galleria Giovanni Bonelli, Milano

La collettiva, che include opere di Pino Pascali, Bruno Munari, Vik Muniz, Wim Delvoye, Davide Nido, parte una riflessione sui concetti di mimesi, gioco e simulazione, spostandosi nell'ambito dell'illusionismo e della magia.


comunicato stampa

Con grande entusiasmo la Galleria Giovanni Bonelli annuncia l'apertura della mostra collettiva Stazione Inganni, secondo appuntamento del nuovo spazio nei locali dell'ex-Binario Zero, nel quartiere Isola a Milano. Una ristretta e accurata selezione di autori, significativi nel panorama italiano quanto internazionale, ma soprattutto delle opere esposte, emblematiche per qualità e unicità.

Partendo da una riflessione sui concetti di mimesi, gioco e simulazione, spostandosi nell'ambito dell'illusionismo e della magia, si definisce un contesto nel quale artisti estremamente differenti per formazione ed esperienza coesistono in uno stesso spazio aprendo appositamente un dialogo sul tema. Un’occasione per vedere utilizzati i materiali più diversi, più o meno all’avanguardia, difficili da trattare per composizione organica, durezza, asperità e talvolta troppo sfuggevoli, oltre alle tecniche più inaspettate e innovative applicate alla produzione artistica. Se artisti come Liu Bolin o Andrea Galvani ingannano lo spettatore attraverso «immagini di immagini» riflesse e finte spazialità, Aldo Mondino, Piero Gilardi e Pino Pascali ricercano lo straniamento del pubblico e accentuano questo effetto scegliendo sostanze spesso e volentieri “sperimentali” per le scienze dei materiali. Quando a metà degli anni sessanta Gilardi sceglie il poliuretano espanso per realizzare i suoi tappeti natura, apre indubbiamente la strada a Mondino, che circa vent’anni dopo inizia a usare l’eraclite – una particolare tipologia di truciolato - per realizzare altri tappeti, stesi.

Sulla stessa scia e con altrettanta ironia si colloca il lavoro di Vik Muniz, forse uno degli artisti eclettici più apprezzati nel mondo. La sua fantasia non vede limiti nell’utilizzo di polvere, cioccolato, rifiuti, diamanti, caramello, segatura, zucchero e nonostante i rischi, il risultato è ogni volta una sorpresa.

Chi è davvero in grado di sfuggire a ogni etichetta è Bruno Munari, uomo stravagante quanto geniale, che è riuscito a fare del paradosso e dell’assurdo il suo “modus operandi”. Macchine inutili, libri illeggibili, forchette parlanti, sculture da viaggio, sono solo alcuni esempi dell’universo rovesciato di questo grande inventore.

Guardando il lavoro di Wim Delvoye alcuni scambieranno per pregiati piatti in ceramica le seghe circolari dipinte in stile azulejos, riposte e ordinate in lucide credenze lignee o le grandi cartine per mappe territoriali chiare e affidabili. Irriverente e caustica, l’opera di Delvoye riesce ogni volta a non essere banale ma anzi, consapevolmente affascinante. Si riconoscono da lontano, le composizioni in colla termofusibile multicolore di Davide Nido, che nonostante la loro dimensione sintetica, riescono ad essere tremendamente optical e deliziosamente pop.
Infine, Michelangelo Galliani e Antonio Trotta cercano l’illusione ottica nel marmo, il primo attraverso sculture realizzate con la maestria e la precisione degli scultori di un tempo, il secondo, con «sculture impossibili«» in lotta con i concetti di spazio e tempo, in grado di generare malintesi per via di forma, dettaglio e plasticità del materiale stesso che le compone.

Stazione Inganni, vuole essere un breve ma denso percorso attraverso il concetto di mimesi, ricco di esperimenti, piccole illusioni, inganni materici e formali. Se per alcuni autori questo ambito di ricerca interessa un periodo limitato della propria carriera, per la maggior parte di essi e soprattutto per gli autori contemporanei, inganno e illusione fungono da segno particolare oltre che distintivo.

Durante l’inaugurazione viene presentato il catalogo della mostra Vienna e Dintorni, realizzata tra novembre 2012 e febbraio 2013 e curata da Gianni Pettena. Il volume è realizzato con il contributo di Enrico Fornello.

inaugurazione 21 marzo ore 18.30

Galleria Giovanni Bonelli
via Porro Lambertenghi, 6 - Milano
Orario: mar-sab 11-19
Ingresso libero

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