Metamorfosi, lavori su carta 1959-62. Un'imponente serie di opere realizzata in scultura o su carta il cui soggetto e' improntato sull'incontro/scontro tra l'essere umano e la natura.
Ha studiato a Milano presso l'Accademia di Brera sotto Manzù, Funi e Marino Marini.
Per oltre trenta anni ha svolto la sua attuività didattica all' Accademia di Brera
succedendo a Marino Marini nella cattedra di Scultura.
Subito dopo i suoi esordi Alik Cavaliere ha sviluppato il proprio lavoro verso esiti
espressionisti e visionari, catterizzati da una modellazione molto scabra nella
scultura e fortemente espressiva nel disegno e sulla carta. Nascono così tra il 1959
e il 1963 tutta una serie di lavori chiamati Giochi proibiti e in seguito
Metamorfosi, che esporrà poi alla Biennale di Venezia del 1964.
Una imponente serie
di opere realizzata in scultura o su carta il cui soggetto era improntato su
l'incontro/scontro tra l'essere umano e la natura: una natura sia vegetale che
animale da lui vista come terreno ostile, bestiale. In piena epoca esistenzialista
la sua ricerca diventava una metafora della difficile relazione tra l'esistenza
umana e i fenomeni naturali ma anche tra gli istinti primitivi e il pensiero
razionale, tra la ragione e la violenza. Un tema che rimarrà centrale in tutta la
sua ricerca artistica anche futura.
In questa mostra a Livorno sono esposte alcune tecniche miste su carte di grande
formato appartenenti proprio al ciclo delle "Metamorfosi". Un ciclo di opere rimaste
ancora inedite e riordinate oggi in occasione della mostra grazie alla
collaborazione del Centro Artistico Alik Cavaliere di Milano.
Nel catalogo che accompagna la mostra introduzione di Flaminio Gualdoni.
Inaugurazione: sabato 6 aprile alle ore 18,00
Galleria Peccolo
piazza Repubblica, 12, Livorno
Orari di apertura: h. 10/13 – 16/20 esclusi festivi e lunedì
Ingresso libero