La pubblicita' che uni' l'Italia. In mostra pupazzi, disegni, originali, materiali di lavorazione, dischi, giochi, giornali dell'epoca e naturalmente tanti caroselli. Con l'occasione vengono mostrati centinaia di pezzi della collezione di modernariato di Carlo Tranchina.
Dall’8 febbraio WOW Spazio Fumetto, Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata di Milano (Viale Campania, 12) ospiterà La Fabbrica di Carosello la pubblicità televisiva che unì l'Italia, una mostra-evento dedicata alla storia di Carosello, il mitico programma televisivo che per vent’anni, dal 3 febbraio 1957 al 1° gennaio 1977, ha tenuto compagnia agli italiani, diventando un vero e proprio fenomeno di costume e quindi specchio animato della società di quegli anni.
A distanza di quarant’anni dalla fine di quell’era irripetibile, ancora filmati, slogan, musiche e modi di dire creati per quelle pubblicità sono ricordati con simpatia e nostalgia da chi li ha accolti nella propria memoria e sanno ancora incuriosire e affascinare il pubblico giovane di oggi. Sarà per la
patina vintage o perché a Carosello hanno lavorato le firme migliori, i registi più importanti, attori e presentatori e creativi di una televisione di qualità, con la quale si andò formando anche il gusto dell’Italia.
La Fabbrica di Carosello è un viaggio che si snoda tra ricordi e preziose testimonianze per la prima volta esposte al pubblico in omaggio a quel gruppo di pionieri della comunicazione che fu appunto la “Fabbrica di Carosello”, dai fratelli Pagot (il cui mitico Calimero compie 50 anni) a Osvaldo Cavandoli, dallo studio De Mas a Bruno Bozzetto, da Paul Campani a Armando Testa.
La mostra presenta un percorso originale attraverso la creazione del mondo di Carosello, gli Studi, gli autori, i registi e gli interpreti. In mostra fotografie, rodovetri, schizzi e disegni originali, storyboard, dischi, albi, libri e giornali a fumetti, giochi, video. Un percorso storico che non è dedicato solo all’animazione ma anche ai protagonisti in “carne ed ossa” come Luciano Emmer,
Marcello Marchesi (l’uomo di mezz’età), Gino Cervi con la Vecchia Romagna e Sorbolik, il tenente Sheridan, Ernesto Calindri con il suo bicchiere di Cynar... E accanto a Calindri è
possibile farsi immortalare, perché la sagoma a grandezza naturale del grande attore è uno delle migliaia di oggetti raccolti da Carlo Tranchina, l’appassionato collezionista che ha collaborato
con WOW Spazio Fumetto per dare vita a un allestimento straordinario che raccoglie oltre un centinaia di pezzi: da Susanna e la Mucca Carolina agli abitanti del pianeta Papalla, da
Carmencita al pupazzo di Unca Dunca fino a Ercolino Sempreinpiedi.
Sabato 6 aprile, ore 16
L'Animazione italiana tra il 1911 e il 1949
Incontro con Raffaella Scrimitore, autrice di "Le origini dell'animazione italiana"
Domenica 7 aprile, ore 16
Dopo Carosello tutti a nanna!
Incontro celebrativo di Carosello, con numerosi ospiti d'eccezione, protagonisti o testimoni dell'epoca d'oro del programma. Tra questi, Gino Gavioli, Guido de Maria, Marco Pagot, Emilio Uberti, Sergio Cavandoli, Fabio Bignardi, Paola Biassoni, Enrico Melegari, Carlo Tranchina...
Ufficio Stampa di WOW Spazio Fumetto e Fondazione Franco Fossati:
Enrico Ercole, cell. 349 5422273 – enricoercole@libero.it
WOW SPAZIO FUMETTO Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata
viale Campania 12, Milano
dal martedì al venerdì dalle 15.00 alle 19.00 e il sabato e la domenica dalle 15.00 alle 20.00
L'ingresso alla mostra costa 5 euro (ridotto 3 euro)